INFLAZIONE e PROSPETTIVE: Citigroup inflation surprise index

Scritto il alle 11:09 da Danilo DT

In questi giorni, sono assorbito totalmente da vicende di tipo personale che purtroppo stanno influenzando le mie giornate. Sono stato meno presente sul blog e vedrò di rientrare nei ranghi della normalità.
Anche se poi non sono successe cose srraodinarie.

Su Sintra, certo, ci sarebbe da dire ma alla fine è stato un teatrino mal riuscito dove ci sono state alcune esternazioni poco felici e anche poco coerenti, mettiamole nel mucchio assieme al resto.
La verità è che si possono fare tante parole ma poi alla fine, tutto gira ad alcune variabili.
La guerra in primis, e poi la recessione e l’inflazione.

Tre potenziali bombe che stanno sfuggendo dal controllo di chi nel corso degli anni ne aveva assunto il pilota automatico, ovvero le banche centrali.
Se poi ci aggiungete un debito aggregato impressionante, abbiamo un quadro quantomai preoccupante, anche tenendo conto dell’eventuale impatto dei tassi di interesse sul debito in generale (e relativo aumento del rischio insolvenza)

Tenendo conto del fatto che la guerra non la possiamo controllare e decidere noi, cerchiamo di capire qualcosa in più sulle altre due varianti. La recessione si, è uno scenario ormai più che probabile ma se ci pensate bene, chi può muovere i mercati nell’immediato potrebbe essere il tasso inflazione.

Le notizie si susseguono tutti i giorni, ma attenzione, finalmente sembra che quanto abbiamo ipotizzato in altre sedi, sia confermato dai fatti. Il picco inflattivo potrebbe essere stato raggiunto.

(Teleborsa)  – Rallenta il passo l’inflazione tedesca a giugno. Secondo la stima preliminare pubblicata da Destatis, i prezzi al consumo sono saliti dello 0,1% su mese dopo il +0,9% del mese precedente, risultando superiore alle attese degli analisti(+0,3%).

Su base annuale, la variazione dei prezzi è indicata a +7,6%, inferiore al consensus (+8%), dopo il +7,9% di maggio.

Il consensus era ben differente. Certo, parliamo di un +7.6% ma è pur sempre uno scenario che finalmente sembra rallentare la sua corsa.
Non vi presenterò le cose che trovate in ogni dove su internet, ma uno dei grafici che spesso ospito e che considero interessante perché è di prospettiva.

Citigroup Inflation Surprise Index

Notate bene questo grafico. Si tratta degli scostamenti tra i dati attesi e quelli reali.
In Eurozona, dopo aver raggiunto picchi mostruosi, abbiamo quella che possiamo definire un’inversione. Nella fattispecie possiamo pensare che il picco sia stato raggiunto e la Germania oggi ce lo sottolinea.

Gli USA il picco dovrebbero già averlo visto come anche il g10 in generale.
E poi guardate la Cina. La sorpresa per il 2022 di cui vi ho parlato più volte.

Se così fosse, in chiave prospettica è una buona notizia perché poi va a generare un repricing che colpisce politica monetaria, bond ed equity.
Attendiamo conferme.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

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