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Economic Surprise Index: passaggio di testimone?
Ritornando dalle ferie mi sono ritrovato con una valangata di commenti, di notizie, di analisi da leggere. Il difficile è cercare di fare una scrematura tra quello che è ritenuto importante e quello che invece può essere tranquillamente catalogato come “superfluo” o addirittura inutile o fuorviante.
Beh, a parte la macroeconomia che sembra andare sempre peggio negli USA (vedi anche l’ECRI Index a questo proposito), mi sembra abbastanza chiaro un fatto.
Oggi le prospettive e le previsioni economiche danno all’area Euro delle chanches di ripresa che invece sembrano mancare al motore dell’economia mondiale (fino a quando? Almeno ancora per un bel po’…) che sarebbero gli Stati Uniti.
A dirlo sono proprio i dati macroeconomici che sono deficitari negli USA ma in Europa, grazie soprattutto alla galoppante Germania, si dimostrano ben più forti e tonici.
Ma la storia insegna.
Insegna che il ciclo economico USA e il ciclo economico Euro continuano ad essere correlati e il vero decoupling tra queste due economie è secondo me, oggi, impensabile.
E quindi? E quindi facciamo attenzione chela ruota potrebbe girare.
Una cosa è la speranza e una cosa è la statistica
Detto così sembra il più classico ragionamento “da tifoso” del mercato e non da investitore oculato. Infatti lo sperare non è certo il miglior argomento da presentare quando uno vuole investire.E allora andiamo a vedere la statistica. E qui il discorso si fa molto interessante.
Citigroup Economic Surprise Idex
Per l’occasione andiamo a scomodare il colosso USA Citigroup che, tra le tante cose che fa, aggiorna con grande costanza un indicatore il CESI. Alzi la mano chi conosce il CESI… Beh, qualcuno probabilmente lo conoscerà, ma credo siano ben pochi: Nulla di grave, ben inteso.
Il CESI, alias il Citigroup Economic Surprise Index, è appunto unindice che racchiude un insieme di misure quantitative relative ad una o più economie. Per farla molto breve e per semplificare il tutto, il CESI è un po’ come l’ECRI Index e ci illustra le previsioni sull’andamento dell’economia USA.
Ma cosa ce ne facciamo di un clone dell’ECRI? Sulla carta nulla, ma in pratica moltissimo, e ora capirete perché.
Citigroup Economic Surprise Index: CESI Europe
Questo è il CESI per l’area Euro.
Citigroup Economic Surprise Index. CESI USA
Questo è il CESI per gli USA
Citigroup Economic Surprise Index. CESI G-10
E questo invece è il CESI dei paesi facenti parte del G-10. E’ quindi evidente a livello mondiale sia il rallentamento che la tendenza della crescita economica.
Il confronto
Proviamo a mettere uno contro l’altro il CESi dell’area Euro e il CESI degli USA.
Come potete vedere, però, il CESI dell’area Euro manifesta una forza relativa decisamente superiore rispetto a quanto invece possiamo visualizzare con CESI USA.
La domanda sorge spontanea: è una situazione momentanea oppure realmente in futuro questo divario verrà mantenuto? Se le cose non cambiano, se non interviene il decoupling, se credete che l’economia Europea e USA continueranno ad essere fortemente correlate, allora guardate il grafico a seguire, credo sarà di grande interesse per voi.
Ho messo a paragone il CESI EUR con il CESI USA. Il grafico è molto interessante. Infatti potete vedere che abbiamo raggiunto il livello di “spread” massimo tra i due grafici.
Tradotto in altri termini, in questo momento il mercato dà il massimo della fiducia all’Europa rispetto a quella che dà agli USA.
Morale: facciamo molta attenzione. Il grafico ci suggerisce quindi che d’ora in avanti la possibilità di ritrovarci con gli USA che sovraperformeranno l’Europa è molto elevata.
STAY TUNED!
DT
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