in caricamento ...

Imprese in crisi per colpa dello Stato. Uno scandalo che DEVE FINIRE!

Scritto il alle 10:47 da Danilo DT

Le aziende falliscono non solo per la crisi economica, ma anche per colpa dello Stato. Un assurdo che non può continuare ad esistere.

In questi giorni abbiamo avuto l’ennesima conferma della mala gestione delle finanze pubbliche, e degli sprechi, degli abusi e dei privilegi di cui la casta politica gode, la quale se ne approfitta in modo indecente.
La tematica dei finanziamenti pubblici ai partiti e dei rimborsi elettorali tiene banco nelle trasmissioni e sui giornali.

Intanto però, gli investimenti per l’economia languono. Lo Stato non sostiene la crescita, non sostiene lo sviluppo dell’impresa, non aiuto le piccole medie imprese, vera forza dell’economia italiana, non cerca di deviare le risorse in attività proficue e costruttive.

Per esempio, perché non usare questi fondi proprio per lo Sviluppo e per aiutare l’economia e le imprese?

Questa mia introduzione è doverosa per poi presentarvi questa email di un vecchio mio amico, un imprenditore già di medie dimensioni, che si trova con l’acqua alla gola. Colpa della crisi, direte voi. No. Non è colpa della crisi. E’ colpa dello Stato. Ed è una vergogna stratosferica.
Leggete qui.

Carissimo DT,

sono ormai anni che ci scriviamo, ci messaggiamo, ci parliamo. Oggi purtroppo il tono di questa mia missiva è una mistura di delusione, rassegnazione, disperazione, e permettimi il termine, incazzatura.
Tu conosci la mia azienda. Sai benissimo come lavoriamo, sai quante famiglie stipendiamo. Sai come sia impossibile nel mio settore fare anche del nero e quindi sono costretto (se avessi potuto, magari, col senno di poi…) a denunciare tutto.
Insomma, io rappresento il classico imprenditore “modello” per lo Stato, che però alla fine, risulta essere cornuto e mazziato.

Si, cornuto e mazziato. Perché sto per chiudere. Non lo avresti mai detto eh? Invece si. Colpa della crisi penserai tu e tutti quelli che, una volta sentita la notizia, la commenteranno nel bar di paese, scuotendo al testa e alzando le mani in segno di arresa. E invece no. Il giro di affari è buono, ho delle commesse importanti, dei contratti con aziende primarie e molto sane. E allora perché mai dovrei chiudere se io non subisco la crisi più di tanto? Per colpa dello Stato. Si, lo Stato. Quello che ha sempre preteso, che ha sempre incassato, che non mi ha mai aiutato e che ora mi sta facendo fallire. Una situazione al limite del paradossale, se si pensa che questa situazione non è causata da un eccesso di ricorso al debito, ma dai ritardi con cui lo Stato rimborsa alle aziende i crediti Iva.

Tanto per interderci ed andare al sodo, per il 2011 lo Stato mi deve rimborsare 8 diconsi 8 milioni di Euro. Tu sai cosa significa per il mio giro aziendale 8 milioni di Euro? Se poi devo dirla tutta, per il primo trimestre 2012 ci sarebbero poi da aggiungere altri 5 milioni di Euro. Totale 13 milioni. Nelle mie casse mancano 13 milioni di Euro. Sul tuo splendido blog, che merita tutta la stima e l’attenzione del mondo, hai più volte spiegato una cosa fondamentale. A farti fallire non è il debito. Ma la mancanza di cash. Io ora ho le casse vuote o comunque non sufficientemente piene per pagare le spese di ordinaria amministrazione. Vedasi pagare i creditori, i fornitori, e (giuro, mi piange il cuore) gli stipendi ai dipendenti con cui si faceva squadra e si andava ben oltre al semplice rapporto di manovalanza.

Questo è quanto. L’azienda va bene, ma fallisco. Grazie allo Stato che ha promesso sostegno e crescita e che per l’ennesima volta mi ha fregato perché NON PAGA. Ma lui può farlo, perché è lo Stato. Invece io i miei fornitori, i miei lavoratori DEVO pagarli. Due pesi , due misure. Io ho solo sempre pagato e ora mi vedo rovinato.

Scusa lo sfogo, ma tutto questo mi sta facendo impazzire tanto che sto iniziando a capire quegli imprenditori che ultimamente hanno fatto gesti estremi. Si, lo ammetto, ci ho pensato anche io. Ma non voglio riempire di dolore la mia famiglia, la mia amata E. con i miei tre angioletti a cui non potrò più regalare un futuro.
E come non potrò regalare un futuro a loro, così metterò a disagio quelle famiglie che, con me, portavano avanti un progetto nella mia azienda. Il sogno è finito, è una questione di giorni. 15 giorni. E poi sarà “game over”.
Con tutta la stima del mondo.
G.

Questa email, caro G., i ha fatto venire i brividi e mi ha fatto pensare. Pazzesco che in Italia anche chi difende il Made in Italy, chipredilige la qualità, che ha sempre pagato tutto, alla fine risulti rovinato.

Perché lo STATO pretende solo e non da? Perché non si pensa quantomeno al criterio di “compensazione fiscale” visto che le imposte G, deve pagarle regolarmente? Perché STIAMO FACENDO DI TUTTO PER FARE AFFONDARE L’ITALIA?
Sono sconcertato.
Non fatelo per me, ma fatelo per G. e per tutti quegli imprenditori come G. Commentate e diffondete questo post a tutti, in particolar modo a coloro che “contano” nel mondo della politica. BISOGNA FARE QUALCOSA. SUBITO.

PS: grazie dell’Email, G., passo a trovarti di persona uno di questi giorni.

§ § § § § § § § § §

UPDATE

Ho ricevuto in queste ore molte email di imprenditori, cittadini, professionisti e anche di semplici lettori che esprimono ovviamente solidarietà nei confronti di G. , ma che (diverse) denunciano gli stessi problemi che il nostro amico ha nei confronti dell’Erario. Ho deciso allora di fare una cosa. Con il Vs aiuto cercherò di essere un portavoce alternativo a questo drammatico problemi. E qui necessito del Vs aiuto. Se avete una storia da raccontare, un’esperienza che volete condividere, se vi sentite oppressi da un peso erariale insopportabile, scrivete un’email all’indirizzo intermarketandmore@gmail.com con oggetto “Imprese in crisi” e dite la vostra in poche righe. Il materiale ricevuto (facendo una scrematura cercando comunque di dare voce a tutti) verrà utilizzato per un documento di denuncia che prima verrà pubblicato sul blog (e sarà periodicamente aggiornato) e poi inviato alle più importanti testate giornalistiche nonché agli Enti Governativi. Signori, io ci provo.Col vostro aiuto, proviamoci insieme.  🙂

Sostieni I&M. il tuo contributo è fondamentale per la continuazione di questo progetto!

STAY TUNED!

DT

Tutti i diritti riservati © | Grafici e dati elaborati da Intermarket&more su database Bloomberg Professional | NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

35 commenti Commenta
lampo
Scritto il 13 Aprile 2012 at 11:11

😥 😥 🙄 😳

Scritto il 13 Aprile 2012 at 11:30

Esaurite le faccine?

pinco14
Scritto il 13 Aprile 2012 at 11:34

C’è poco da aggiungere purtroppo, se non la considerazione che questa povera itaglietta è finita, finita, finita….strozzata da un manipolo di politici disonesti e incompetenti
20-30 anni di malagestione indecente della cosa pubblica ci hanno ridotto in braghe di tela
Il problema è che siamo tanti, 60 milioni, non 8 milioni come in Grecia ed ho sincreamente paura di disordini sociali che ne scaturiranno
Incapacità totale ed incapacità di rinnovarsi, di fare delle riforme vere
Ultima notizia quella di stamani: nuovo presidente della principale banca italiana Giuseppe Vita, babbeo rincoglionito di 78 anni. Chissà quali innovazioni si prospettano per Unicredit 🙁

lampo
Scritto il 13 Aprile 2012 at 11:37

Dream Theater,

Quanto riporti in questo post è il rovescio della medaglia di quanto di dicevo ieri nell’email sui bilanci dello stato…
Scusa ma ultimamente sono molto demoralizzato… vedendo certi dati! Ho paura che non c’è via di uscita (ristrutturazione a breve… ma non solo di un Paese periferico…)
🙁 🙁

l.b.chase
Scritto il 13 Aprile 2012 at 11:48

E che cosa c’è da fare per g, che non vada fatto anche per tanti altri come lui?? Qua cari miei se non iniziamo a ribellarci come si deve a questi kazzoni di politicanti che ci vengono a illudere di essere lì per salvare il paese anzichè gli interessi delle banche, troppi ne vedremo di casi come questo…. E’è ora di finirla di idolatrare il caro mortimer dicendo che è grazie a lui che il paese si salverà e stronzate simili e cominciamo a guardare in faccia la realtà, questo in qualche mese ha finito di dare il colpo di grazia a gente come g. e ha pensato solo a come fare per togliere (momentaneamente) le castagne dal fuoco a queste banche ladre. Adesso cominciamo a vedere che era solo un millantatore ma è tardi e sarà sempre più tardi se non ci ribelliamo TUTTI!!!
Questo debito è illegittimo e dobbiamo pretendere (come prevede la costituzione) di opporci al suo pagamento! Solo così abbiamo qualche speranza…

daviosq
Scritto il 13 Aprile 2012 at 12:10

Davvero mi corre un brivido lungo la schiena, oltre alle faccine forse sono esaurite tutte le parole nonchè le speranze che qualcosa cambi. Io credo che a qualche politico italiano giungano spesso parole come quelle riportate nella lettera ma ormai la loro vergogna ha raggiunto un punto tale da cui non possono più staccarsi. Io mi auguro che il caro Monti possa un giorno prendere coscienza di tutto il male che sta facendo…. Intanto nel mio piccolo posso solo essere partecipe con il cuore alle vicissitudini dell’amico in lettera.

atomictonto
Scritto il 13 Aprile 2012 at 13:00

E pensate che ieri tornando da un viaggio di lavoro alla radio ho sentito che “per finanziare la protezione civile con un apposito fondo il governo ha prospettato 2 ipotesi, tassare con 2 cent gli SMS o mettere altri 5 cent di accise sui carburanti”.
Stamani l’ipotesi SMS è stata smentita.
Ora, a parte il fatto che sempre nello stesso viaggio ho visto la verde a prezzi che vanno da 1,91/litro (autostrada) a 1,69/litro (dopo uscita Broni-Stradella)…come è possibile, 400 lire/litro di differenza!!!, il fatto è che in un’altra radiotrasmissione poco dopo hanno iferito che l’unione petrolifera Italiaca ha comunicato che le vendite dei carburanti sono calate dell8,8% in media.
Dunque…se alzi ancora le accise portando l’aumento netto degli ultimi mesi al 12-13%…e diminuiscono (possibilmente) le vendite del 10-12%…di fatto lo stato non icassa NULLA piu di prima ma deprime di brutto i consumi e aumenta i prezzi in generale causa caro-trasporti!!
E’ assurdo, dilettantesco!!

atomictonto
Scritto il 13 Aprile 2012 at 13:02

atomictonto@finanza:
E pensate che ieri tornando da un viaggio di lavoro alla radio ho sentito che “per finanziare la protezione civile con un apposito fondo il governo ha prospettato 2 ipotesi, tassare con 2 cent gli SMS o mettere altri 5 cent di accise sui carburanti”.
Stamani l’ipotesi SMS è stata smentita.
Ora, a parte il fatto che sempre nello stesso viaggio ho visto la verde a prezzi che vanno da 1,91/litro (autostrada) a 1,69/litro (dopo uscita Broni-Stradella)…come è possibile, 400 lire/litro di differenza!!!, il fatto è che in un’altra radiotrasmissione poco dopo hanno iferito che l’unione petrolifera Italiaca ha comunicato che le vendite dei carburanti sono calate dell8,8% in media.
Dunque…se alzi ancora le accise portando l’aumento netto degli ultimi mesi al 12-13%…e diminuiscono (possibilmente) le vendite del 10-12%…di fatto lo stato non icassa NULLA piu di prima ma deprime di brutto i consumi e aumenta i prezzi in generale causa caro-trasporti!!
E’ assurdo, dilettantesco!!

Maledetta tastiera del laptop…naturalmente si parla di RIFERITO, ITALICA, INCASSA

raffaele9
Scritto il 13 Aprile 2012 at 13:26

Di quanto ha bisogno G. per superare questo momento?
IO ci metto i miei risparmi.

luigiza
Scritto il 13 Aprile 2012 at 13:34

Adesso capite chi c’é al governo?
Quale razza di stronzo e stronzetti guidano l’Italia?

E meno male che VOi siete gli esperti di economia e finanza perchè il pirlotto che vi scrive e chi si é sempre firmato qui ed altrove con luigiza, che sa fare a malapena i conti della serva, lo cap immediatamente definendolo il ‘governo del Marpione’ (che segue quello del Buffone).

Ci è rimasta una sola speranza allocchi: ed é che la Ferocia scenda su tutti noi.
Ultima speranza per sopravvivere.

bombadillo
Scritto il 13 Aprile 2012 at 14:43

Ogni volta che sento notizie come questa mi vengono i brividi lunga la schiena e mi fa vergognare ancora di più (se ancora possibile…) di far parte di questo paese, governato da un manipolo di insulsi e ignoranti leccac*lo (anche se hanno la laurea della Bocconi).

Mi sembra incredibile! Anche mia nonna (per sua fortuna trapassata qualche anno fa…) lo saprebbe che tirar fuori i soldi strozzando di tasse le aziende sane è come voler saziare la propria sete con un bel bicchiere di acqua marcia…

Ma in che razza di letamaio stiamo sguazzando? Ma dove sono finite l’intelligenza e la civiltà?

paolo41
Scritto il 13 Aprile 2012 at 15:00

…sono anziano e cammino male, ma, se c’è da andare con le scope a buttarli tutti fuori, vengo anch’io !!!!! ogni tanto mi vergogno di essere italiano e tanto per cominciare a partire dalle prossime amministrative sarebbe una dimostrzione di buon senso “non votare”.
Circa il nostro amico del post, proporrei di riportare la lettera su un paio di giornali nazionali e invitare i lettori e abbonati del blog a partecipare alla spesa. Personalmente io ci sto a partecipare….

gaolin
Scritto il 13 Aprile 2012 at 15:53

Questo post descrive perfettamente la tragedia in corso in molte imprese italiane che, per qualche ragione esterna, non riescono più a tirare avanti.
Ironia della sorte sta capitando proprio a tante di quelle imprese che hanno posto fra le proprie linee guida l’italianità, la correttezza, l’onestà verso tutti, stato compreso, oltre ben inteso capacità, spirito di innovazione, di sacrificio ecc.
Insomma tutto quanto si chiede a un’azienda/imprenditore modello.
Purtroppo per questi imprenditori sta arrivando addirittura la beffa finale, cioè si trovano ridotti in rovina per eccesso di correttezza e italianità. Di costoro sembra che nessuno abbia gran pena se non qualche battuta di dispiacere di circostanza, pronunciate dal nostro presidente in giù.
In questo paese si VUOL continuare a non accorgersi di quanto sta accadendo all’economia reale.
STA ANDANDO TUTTO IN ROVINA e quindi si salvi chi può, ovvero fare come INDESIT, chi può.
http://intermarketandmore.finanza.com/leconomia-reale-in-italia-sta-morendo-44248.html

daviosq
Scritto il 13 Aprile 2012 at 16:02

Circa il nostro amico del post, proporrei di riportare la lettera su un paio di giornali nazionali e invitare i lettori e abbonati del blog a partecipare alla spesa. Personalmente io ci sto a partecipare….

Come scrive Paolo e per quello che potrei ci sto, intanto chiedo: è possibile inviare la lettera (non servirà a nulla magari…..) già via internet alle varie redazioni, siti partiti politici, siti vari di informazione per cercarne la divulgazione?????

kry
Scritto il 13 Aprile 2012 at 16:38

Dream Theater,

Ciao Dream, sono stato anticipato da Daviosq,le parole si sono esaurite perchè dopo aver letto la lettera sono rimasto senza quelle. Sono certo che passerai a trovare G. e pur non conoscendolo porta anche i miei di saluti. Magra consolazione una volta recuperata parte della cifra poter ricominciare con dimensioni ridotte. Pensiamo ai suoi dipendenti, per 24 mesi possono stare relativamente tranquilli ( forse, qualcosa capita prima) e poi,poi possono ringraziare uno stato che ha permesso loro di trovarsi in strada? E’ lodevole la proposta di Raffaele9 e condivido la FEROCIA di Luigiza al punto che mi permetto di scrivere un esempio. Mi trovassi nei panni di uno di quei dipendenti, passerei le giornate fuori dal comune non per darmi fuoco ma per seguire quel dipendente pubblico che fa la pausa caffè. Entrerei nel bar e gli spezzerei il mignolo della mano sinistra (essendomi assicurato che non sia mancino) con la promessa che la volta dopo un mio ex collega gli spezzerà l’anulare,cosi può continuare a lavorare, poi andrei dai carabinieri e mi autodenuncerei per lesioni ad un dipendente pubblico in un posto lontano dal luogo di lavoro. Mi verranno concessi gli arresti domiciliari e sono certo che gratuitamente troverei un legale che mi assiste. Questo per dire fatti non parole visto che quelle sono finite, basta con scrivere ipotesi scriviamo cose fattibili senza la paura di essere denunciati per istigazione alla violenza. Io non mi domando” perchè stiamo facendo di tutto per far affondare l’italia”, il loro scopo è quello di farci schiavi e già lo siamo grazie al debito e all’uso errato del denaro. Senza dati alla mano azzardo un ipotesi: mesi fa siamo stati attaccati dalla speculazione e tutti hanno venduto i titoli di stato dei periferici. Non per vendetta ma se tutte le istituzioni finanziarie dei paesi periferici vendessero tutto ciò che è usa o GB vorrei vedere come se la cavano, paura di un crollo di $ o £ tanto quelli non producono più nulla sono le loro multinazionali che hanno delocalizzato quindi non avremmo neppure il timore di una concorrenza.

Scritto il 13 Aprile 2012 at 18:08

raffaele9@finanzaonline,

Bel gesto, veramente… Ho chiamato G. e gli ho detto del post. Non se lo aspettava che lo pubblicassi. Credo che avrà modo di leggere questi commenti e altri e poi, se non lui direttamente tramite il sottoscritto, risponderà.

Scritto il 13 Aprile 2012 at 18:12

paolo41,

Credo che una BUONA informazione e pubblicità per questo pezzo possano già essere MOLTO importanti. E sapete perchè? Perchè sono SOMMERSO (oggi ne ho ricevute 24) da email di piccoli imprenditori che si trovano nelle stesse condizioni di G.
Quindi è un FATTO MOLTO COMUNE che deve essere portato all’attenzione dei MEDIA…
Signori… credo sia arrivato il momento di dare una svolta.

calciatore
Scritto il 13 Aprile 2012 at 18:28

Purtroppo sono segni dell’….eurotempo (che sta per finire) il fatto del tracollo economico , in senso di imprese, e di crack di stati sovrani, costretti nella camicia di forza degli euroburocrati. Chiaramente non ci sono parole per commentare queste tragedie , cioe’ quando chiude un’impresa, ma tuttavia non sento ancora in italia quella voce che chiede potentemente di uscire dal maledetto euro, quando ancora il titanic (100 anni oggi) e’ a galla . Stiamo distruggendo un intero tessuto socio-economico per obbedire ai diktat di bruxelles. quando finira’?

gainhunter
Scritto il 13 Aprile 2012 at 19:30

E se in Compass&more, oltre ai vari portafogli, ci facessimo un fondo che investe in società del made in Italy come quella di G. ? (o che presta a queste aziende mentre aspettano i soldi dallo stato)
Io ho sempre sentito la mancanza di un fondo che dia la possibilità di partecipare agli utili delle tante aziende dell’eccellenza italiana che non si quotano perchè piccole o non interessate a condividere la proprietà. Questa può essere l’occasione, una sorta di “private equity” aperto a tutti, e in un certo senso etico, perchè va a sostenere le aziende.

Iniziativa lodevole e coraggiosa quella di Raffaele9: coraggiosa perchè è una scommessa sul fatto che G. riesca a reperire abbastanza soldi da tirare avanti fin quando lo stato si deciderà a pagare…

Confindustria, fondazioni bancarie, anche la CEI… hanno il potere di intervenire con grandi capitali. Chiedere a loro? Tentar non nuoce.

ottofranz
Scritto il 13 Aprile 2012 at 19:34

Un assurdo che non può continuare ad esistere

Devono esserne convinti anche in alto. Infatti oggi annuncio di altri 5 cm /lt carburanti per calamità naturali-

Scritto il 13 Aprile 2012 at 19:37

gainhunter,

Non ci crederai, ma con un altro amico blogger c’è l”intenzione di fare un progetto del genere che punta sulle start up italiane con la supervisione dell’università Bocconi…. Che ne pensate?

Scritto il 13 Aprile 2012 at 19:38

Amici, sto scrivendo un post che uscirà domani… che mi fa TREMARE le mani dal nervoso…
Mamma mia…. 👿 👿 👿

daviosq
Scritto il 13 Aprile 2012 at 19:48

Dream Theater,

Dream Theater,

D.T. domani è sabato e per quanto mi riguarda posso tremare più del solito visto che non lavoro, mi darebbero esaurito. Attendo il nuovo progetto sulle start up. Se insieme si prepara un bel articolo con la lettera e tutti si danno da fare per spedirla ai 4 venti, penso che qualcosa influenziamo.

lampo
Scritto il 13 Aprile 2012 at 19:49

Dream Theater,

Coraggio, come ti capisco in questi giorni… ricordati di mantenere, anche se sei giustamente incaxxato, sempre l’obiettività: è una delle poche virtù che ci rimane 😉

raffaele9
Scritto il 13 Aprile 2012 at 22:01

Meglio G. che BTP

Scritto il 13 Aprile 2012 at 23:53

UPDATE IMPORTANTE !!!

Leggete la frase finale all’interno del post!

vale77
Scritto il 14 Aprile 2012 at 11:49

qlcs già esiste, UNIRE LE FORZE, non disperdersi ORA

http://icrl.wordpress.com/

yaldus
Scritto il 14 Aprile 2012 at 14:31

Amici, sono con voi tutti !
E sono pronto, armato delle tre effe: Furia, Forconi, Ferocia!!!

ottofranz
Scritto il 14 Aprile 2012 at 19:26

Bravo Paolo 41. Mi associo anch’io , Dream se procedete avvisami.

Kry, attenzione alle derive , si potrebbe fare il gioco del nemico.

kry
Scritto il 14 Aprile 2012 at 21:24

ottofranz,

Confido nell’intelligenza di chi subisce che basti un dito non due e al massimo contro una sola persona che possa servire da esempio, per far capire che c’è bisogno di tutti nel svolgere il proprio dovere con responsabilità. I dipendenti di G rischiano di subire molto di più( io non sono dipendente) e quello che mi sono permesso di scrivere è dettato da quello che vivo nel mio comune di residenza e credo simile a molti altri. Ciao.

gainhunter
Scritto il 15 Aprile 2012 at 08:54

Dream Theater:
Non ci crederai, ma con un altro amico blogger c’è l”intenzione di fare un progetto del genere che punta sulle start up italiane con la supervisione dell’università Bocconi…. Che ne pensate?

Ottimo! 🙂
Solo startup, o anche aziende già affermate che decidono di reperire capitali aprendo la porta agli investitori (sempre che ci siano)?

Tornando al fatto che lo stato non paga, va rilevato l’assurdo che alcuni comuni hanno soldi in cassa per pagare ma non lo fanno per i vincoli del patto di stabilità. Situazione risolvibile… 🙄

elmariachi
Scritto il 15 Aprile 2012 at 17:31

E’ sempre colpa di qualcuno altro qua in Italia!

Perchè siete così irresponsabili voi italiani?

tataelisa
Scritto il 16 Aprile 2012 at 16:08

Ciao D.T,

Ciao a tutti!

Volevo mandare un caro abbraccio a G. e dirgli che lo capisco MOLTO bene …

Non sto a raccontare la mia personale storia … ma quando nel lontano settembre 2008 mi sono resa conto di cosa stava arrivando e le conseguenze che sarebbero derivate, ho messo tutto il mio tempo a disposizione “dell’informazione indipendente” affinché imprenditori, commercianti e i di loro collaboratori fossero quanto meno avvisati.

Per fare questo ho fatto più versi della scimmia, mettendoci la faccia … ho organizzato serate, incontri, dibattiti, ecc nella mia città; per avere più risalto mi sono persino messa in una lista civica nelle elezioni comunali … ma la gente comune preferiva andare agli aperitivi offerti dai politici piuttosto che venire a sentire parlare di “disastri & catastrofi” …

Nella vita ho sempre odiato i contaballe perché falsificando il reale mi impedivano di scegliere, limitavano la mia liberta’!!; anche in questo caso quindi mi sono messa a “combattere” l’informazione allineata perché non RACCONTAVANO MINIMAMENTE LA REALTA’ CHE AVEVAMO DAVANTI QUANDO ORMAI ERA PALESE e di conseguenza SI IMPEDIVA ALLA GENTE DI DECIDERE SUL PROPRIO FUTURO. E per futuro intendo anche solo comperare un tv a rate!!!!!!

Successivamente sono poi diventata una piccola blogger … sempre con lo stesso intento! Cercare di dire la verità! Aprire gli occhi a chi, VERAMENTE A SUA INSAPUTA, sta giocando la propria vita con le carte taroccate!

Oggi mi ritengo dunque sia imprenditrice che blogger …

Ed in questa doppia veste, anche se probabilmente non ne avrà neanche voglia … vorrei segnalare a G. l’esistenza di ImpreseCheResistono. Luca Peotta, il “papà” di ICR, è sempre a disposizione di tutti (cell 335 6982096) e se G. fosse disposto sarebbe “utile” che la sua testimonianza finisse in una delle trasmissioni a cui partecipiamo.

ICR inoltre, per cercare di dare supporto psicologico agli imprenditori, ha messo in piedi una rete di psicologi TERRAFERMA … vorremmo fermare quelli che io chiamo DELITTI DI STATO!

Sono contenta di vedere che anche voi state rilanciando il problema … ma non vi nascondo che temo sia troppo tardi.

Sarò solo stanca? Può essere …

Nel primo BlogEconomyDay ho lanciato l’idea poi verificatasi di affiancare ai blogger di economia e finanza gli imprenditori di ICR affinché gli uni si confrontassero con gli altri … abbiamo anche sostenuto ICR in ogni loro iniziativa …

Forse eravamo sempre troppo pochi per fare il botto e finalmente mettere al centro i veri problemi di questo paese.

Storie come quella di G. ne ho sentite a centinaia … e tutte si rispecchiano nella mia … ed ho rischiato più volte anche io di essere sopraffatta dalla depressione.

Dobbiamo fare qualcosa … ma dobbiamo veramente essere in tantissimi …

Ciao

Tata Elisa

I sondaggi di I&M

Come vorresti I&M?

View Results

Loading ... Loading ...