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IL PEGGIO E’ ALLE SPALLE?
La FED taglia di 25 bp, ma il PIL riesce a salire nel primo trimestre dello 0.6%.
Un dato superiore alle attese. Il dato sorprende in quanto sembra voler dire che i timori di una crisi pari a quella vista nel 1929, con successiva fase depressiva, sembra essere scongiurata. Se così fosse, dovremo dire che il buon Ben Bernanke ha fatto un lavoro egregio e, a suon di iniezioni di liquidità e di tagli di tassi, ha rimesso in piedi un’economia in grossa crisi. Per carità, non sarà crescita a due cifra, sarà una ripresa lenta, ma non si scenderà più.
O per lo meno questo è quanto si potrebbe dedurre dai dati e dalle parole emerse negli ultimi due giorni. Ma sarà veramente così?
Roubini: il peggio NON è alle spalle
Completamente di opinione diversa il prof. Nuoriel Roubini, che avrete già avuto modo di conoscere in passato sulle pagine di questo blog. Si tratterebbe di un “falso segnale” che poi ci rimanderebbe ad un secondo trimestre di profondo rosso.
A dare un particolare stimo al PIL sarebbe stato anche un motivo tecnico legato alal ricostituzione delle scorte di magazzino, il che ha dato ovviamente un impulso che però non sarà ripetibile nel prossimo trimestre.
Inoltre il mercato immobiliare non sta assolutamente rialzando al testa. E le restrizioni del credito continuano. Le banche si espongono sempre meno alla concessione del credito.
In vista delle elezioni…
Personalmente ho forti dubbi che tutto sia passato così. Anzi, avanzo un’ipotesi azzardata. Ci sono le elezioni negli USA. Chissà ancora che si stia creando ad arte uno scenario economico “migliore” in vista delle elezioni di novembre. Come ben sapete, i dati possono essere manipolati in caso di bisogno, e quindi tutto è possibile.
Mantengo la mia visione cauta sulla situazione macroeconomica, anche se (bisogna essere obbiettivi) ieri sera la borsa USA ha dato segnali positivi.
Continuiamo ad adeguarci ai mercati e stiamo comunque sempre all’erta. Il nemico è sempre in agguato….