Il paradosso della liquidità

Scritto il alle 14:35 da Danilo DT

Una delle questioni sicuramente più intrigate e curiose è quello che io definisco il “paradosso della liquidità”.
Liquidità che è stata generosamente girata alle banche per salvarle dalla crisi con una politica di quantitative easing, liquidità che doveva essere riassorbita dalla BCE con un’adeguata exit strategy, liquidità che teoricamente oggi, grazie ad una migliorata situazione dei bilanci bancari, dovrebbe inondare il mercato del credito contribuendo ad un innalzamento dell’inflazione, ma liquidità che invece viene depositata in BCE e ora, torna a mancare…
Ma insomma, la liquidità c’è o manca?

Di liquidità ce né , eccome, solo che le banche non si fidano e non la prestano. Preferiscono ri-depositarla in BCE anziché utilizzarla per finanziare le imprese o per prestarla ad altre banche. Si, perché come ho già detto sia in Trends di questo week end e sia in alcuni post la settimana scorsa, oggi le banche tornano a NON fidarsi più l’una dell’altra.
Un chiaro segnale che la situazione economica delle banche torna a far preoccupare. Morale: i depositi overnight sarebbero saliti a 320,367 miliardi di euro, circa 4 miliardi in più rispetto al precedente record di 316,405. Mai stati così alti.
Intanto però non dimentichiamo anche un altro simpatico fattore: mi risulta che forse qualche problemino nell’area Euro c’è… Infatti gli stessi stati europei si trovano in situazione di difficoltà economica e quindi necessitano di liquidità. E poi, a rincarare la dose, ci pensano anche gli spread sul Bund che si stanno allargando considerevolmente, rendendo più onerosi i costi di rifinanziamento.

Ted Spread e spread AAA-Baa

Grafico TED Spread e spread tra titoli di massimo rating e bond al limite dell’investment grade.
Sono 2 grafici che illustrano perfettamente la rinnovata percezione di rischio finanziario sul mercato obbligazionario ed interbancario.

Nuove operazione di finanziamento

E la BCE, vista la nuova crisi di liquidità, sarà costretta a fare delle operazioni di iniezioni della stessa liquidità, nei mesi di luglio , agosto e settembre di un importo teoricamente illimitato. (Come si genera il denaro dal nulla….). Anche perché la banche faticano sempre di più a finanziarsi, hanno in portafoglio titoli troppo rischiosi che nessuno vuole. Ma non fa nulla, ci pensa mamma BCE che garantisce liquidità a josa.
Bene! Ma che bello! La crisi non ha proprio insegnato un cavolo!
E io paaaaaaaago!


Ma poi scusate, non si parla da mesi e mesi di exit strategy?
Oppss.. già… ma qui sono mesi e mesi che sosteniamo appunto che non ci saranno exit strategy.
Basta guardare questo grafico, da cui è visibile la salute che sprizza da tutti i pori.
M3 che torna negativa e tutte e 3 (M1+M2+M3 )in caduta libera.
Ma possiamo stare tranquilli ?

Lo strapotere delle banche

Ma ragioniamo un attimo. Anche analizzando questa situazione, ci rendiamo conto di una cosa, che stiamo sostenendo da tempo.
Signori, se leggete quanto scritto sopra, risulta quanto mai evidente il potere delle banche. Immaginatevi cosa potrebbe accadere se, dall’oggi al domani, le banche decidono di riversare sul mercato la liquidità depositata in BCE… Sarebbe inflazione da paura. Oppure immaginate cosa potrebbe accadere se le banche decidessero di non prestare più denaro al sistema o alle banche ritenute meno sicure. Sarebbe il congelamento della liquidità. Un dramma deflazionistico immane, altro che semplice giapponesizzazione!
Vi rendete quindi conto del grande potere che oggi hanno le banche? Sono le vere padrone della liquidità e sono loro che hanno il dominio della stessa BCE. Il loro comportamento costringe la banca centrale a manovre straordinarie, proprio come quella in arrivo nelle prossime settimane a sostegno della liquidità.
Non sarebbe invece meglio che a comandare fosse proprio la BCE (o nella fattispecie la FED visto che oltreoceano non è che sia poi così diverso?)
Ora avete un motivo in più per capire come mai spesso chiamiamo il cartello bancario “Cupola”.

Basilea 3

 

Un’ ultima cosa: proprio in questi giorni, dove la liquidità torna a mancare, le banche tuonano di brutto contro Basilea 3 ed i suoi nuovi requisiti di solidità patrimoniale e unanimemente viene chiesta a gran voce la revoca o la modifica radicale dei parametri. E indovinate con qualee mezzo alzano la voce? Con la minaccia.
Infatti i rappresentanti delle più importanti sigle bancarie dicono che tanto a rimetterci saranno proprio le imprese (a cui già oggi non prestano più i soldi) le quali non potranno più venire finanziate. Ma si… Poverelle ste banche…Sempre accusate, sempre messe sulla gogna.
Ma permettetemi un’ultima domanda. Ma visto che i soldi non li prestano più e anzi minacciano di fare anche di peggio, e gli utili li fanno con il trading e la speculazione che affossa i mercati, perché continuiamo a chiamarle banche?

STAY TUNED!

DT

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