Goldman Sachs: vampiri, lacrime ed inciuci
Qualche giorno fa, un ragazzo che di nome fa Piergiorgio Alessandri, che lavora alla Bank of England, scriveva un report, dall’alto dei suoi 34 anni, che ha riscosso elogi e pareri favorevoli ovunque.
Il report, che potete visionare CLICCANDO QUI , si intitola “Banking in the State” e, in modo molto sommario , dice una grande verità: a seguito della grande Crisi, il rapporto tra banche e Stati non è più lo stesso.
Da sempre queste due istituzioni sono legate da un chiaro cordone ombelicale, ma la situazione del rapporto si è diametralmente capovolta. Lo Stato, oggi, è diventato il finanziatore “d’emergenza” delle Banche e il più grande rischio percepito dai Governi è il fallimento degli Istituti di Credito.
Prima della grande crisi, lo scenario era assolutamente a parti invertite.
Infatti, continua Alessandri, le banche hanno ricevuto in dote la cifra di 14.000 miliardi di dollari, pari a circa il 25% del PIL mondiale. Un sostegno mai visto nella storia. E praticamente va a confermare quanto più volte ribadito su questo blog.
Oggi non sono più i Governi e gli Stati a comandare la finanza globale, ma le banche.
Scade il credit default swap, GS & co. incassano tutto
E quanto sto per raccontarvi, è l’ennesima prova che alla fine, chi comanda è sempre l’oligarchia delle banche che contano.
Cosa è successo? Niente di più semplice. E’ scaduto un prestito di AIG, il mega colosso assicurativo che qualche mese fa il governo USA ha salvato, proprio quando era ad un passo dal default. La FED si è ritrovata a dover rimborsare i credit default swap sulla società AIG appunto, titoli totalmente il liquidi, al 100% del loro valore nominale, accollandosi una minusvalenza pari al 40%, ovvero circa 13 miliardi di dollari USA. E chi sono i beneficiari di questo clamoroso agreement? Vediamo se indovinate… Ovviamente troviamo Goldman Sachs, ma anche altre banche tra cui Merrill Lynch (Alias Bank of America), Société Générale e così via.
Le banche pretendevano il 100% in quanto la FED garantiva per tutto, e la FED presa “per le palle” (scusate il fine tecnicismo) non ha potuto far altro che pagare.
Ennesimo caso in cui la crisi viene, alla fine della fiera, pagata dal contribuente (il debito pubblico USA non sta lievitando per motivi casuali) e le grosse banche invece dominano in lungo in largo.
Uno scenario pericoloso. L’interesse privato domina su quello pubblico.
Mi risulta che in passato certi scenari abbiano portato ad esiti non molto felici e alquanto bellico-tellurici dal putno di vista sociale.
Però la FED doveva comunque pagare
Vorrei però mettere in chiaro una cosa. Essendo i Credit Default Swap dei veri e propri contratti, non potevano NON essere onorati. Però, diciamo così, le varie banche avrebbero potuto concedere un agreement, visto che quando loro erano in difficoltà, fu proprio lo Stato USA ad aiutarle. Ora lo Stato non gode di brillante salute. Il debito pubblico ed il deficit fanno paura. E un segnale di qeusto genere, sarebbe stato importante. Ma così non è. Le banche sono meschine ed ingrate. Guardano solo ai loro interessi e se ne strafregano del pubblico, dello Stato e dei risparmiatori. E tanto meno dei contribuenti.
E mi fa tremendamente pena e rabbia, nello stesso tempo, la sceneggiata fatta da Lloyd Blankfein, il CEO di Goldma Sachs, quando due giorni fa, definendosi un “banchiere che fa il lavoro di Dio” al Sunday Times, ha anche detto:
“Abbiamo preso parte a cose sbagliate e abbiamo motivi di rimorso. Chiediamo scusa a tutti. E’ nostra intenzione lanciare un piano di investimento da 500 milioni di dollari per aiutare le piccole medie imprese ad uscire dalla recessione.”
Ovviamente non si parla di cifre a fondo perduto, sia ben inteso. Come non si tratta di importi proibitivi per Goldman Sachs, visto che 500 milioni di dollari rappresentano appern il 3% del monte-premi già accantonato per pagare i bonus ai suoi dipendenti.
Scusate il termine, ma tutto questo suona da tremenda “presa per i fondelli“. Avete capito? Il grande vampiro vuole redimersi con un’opera pia, che poi pia non è assolutamente ma sarebbe assolutamente di carattere ordinario (è il lavoro della banca prestare denaro alle imprese,no?). C’è poco da fare, il teatrino continua. Ma il burattino, alla fine, sta diventando lo stato e chi lo comanda , ovviamente, è Goldman Sachs con le sue grandi sorelle. O vista la sitauzione, sarebbe meglio dire con i suoi “compagni di merende”…
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