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Gli errori della Troika porteranno nuovi danni all’interno dell’Unione Europea

Scritto il alle 09:00 da Danilo DT

Il FMI ammette i suoi sbagli sulla gestione della crisi Grecia (e non solo) ma poi chiede un nuovo taglio del debito (Haircut). Si crocefigge ora l’austerity ma non si danno vie alternative. Se non si cambia indirizzo, non si potrà che peggiorare.

Quanto è stato fatto per salvare la Grecia è stato sicuramente tardivo, poco utile ed anzi dannoso.
E la politica di pura austerity non ha certo portato i frutti sperati.
Fu così che in pochi giorni, le strategie della Troika vennero seppellite dai fatti e dal FMI che non solo ammette le proprie colpe, ma addirittura rincara la dose sull’haircut del debito.

Ma andiamo con ordine.

I grandi errori del FMI e della Troika

Qualche giorno fa, il FMI se ne usciva con un report definito «Strettamente confidenziale» dove lo stesso ammette di aver sbagliato nel salvataggio di Atene, sottovalutando i danni delle misure di austerità prescritte nel piano di salvataggio concesso alla Grecia.
Beh, non ci voleva certo un report  “TOP SECRET” per capire una cosa talmente ovvia! E’ fisicamente, matematicamente, umanamente per la Grecia ed il popolo greco continuare questa campagna di austerity, assurda della dinamica, nei risultati e anche nelle prospettive. Ma ormai è tardi. La Grecia ha subito le pressioni più assurde dalla Troika. Ma attenzione: questa repressione è poi stata anche “toccata con mano” da altri paesi. Qualche nome? Portogallo. Irlanda e perché no? Anche Italia.

Per carità. La Troika ha negoziato aiuti con questi stati raggiungendo cifre senza precedenti. Se prendiamo ad esempio i prestiti verso la Grecia, il FMI ha finanziato per 240 miliardi, cioè il 130% del Pil del Paese del 2013, molto più di quanto abbia mai ricevuto qualsiasi altro Paese, sia in valore assoluto che in termini relativi. Anche i prestiti verso l’Irlanda (85 miliardi) e il Portogallo (78 miliardi) sono più grandi di quelli normalmente forniti dall’Fmi.

Però a conti fatti, tre anni dopo, si scopre che questi aiuti hanno avuto esiti relativi. Prendiamo la disoccupazione. E’ aumentata dappertutto. Il conflitto sociale è lievitato. A parte l’Irlanda, dove però la crisi bancaria è stata gestita diversamente con forti perdite anche degli obbligazionisti bancari (vedi titoli subordinati), per gli altri è stato abbastanza disastroso.

La Grecia: il Pil si è ridotto del 20% dal 2009, rapporto debito pubblico/Pil è ora addirittura superiore a quello presente PRIMA dell’haircut (proprio a causa del crollo del PIL). E questo drammatico scenario è da imputare proprio alla Troika. Troppo tardivo il suo intervento per salvare e salvaguardare la Grecia, per poi creare un piano insostenibile e iperottimistico. Insomma, un comportamento da veri principianti.
Oppure volevano illudere tutti, mercato e greci, di un futuro che NON poteva esistere?

Una sola grande certezza: tutto questo DEVE servire come monito che però, ahimè, rischierà di avere altri seguiti. Infatti è palese il fatto che continuare a trattare i vari singoli casi di crisi in Europa SENZA valutare il complessivo rapporto oneri/benefici su TUTTA l’Eurozona è un errore madornale. Uno dei costi da dover pagare per un’Unione Europea che è tutto fuorchè una vera Unione.

Nuovo haircut per la Grecia?

E proprio a causa di questa errata gestione della vicenda greca, ecco arrivare la proposta di chi fa parte della Troika e che non solo ammette le colpe, ma propone nuovi sconquassi.

(AGI) – Berlino, 9 giu. – Per rimettere in sesto i conti di Atene e’ necessario procedere ad un nuovo taglio del debito greco. Lo ‘Spiegel’ rivela che il Fondo monetario internazionale (Fmi) sta aumentando le pressioni sui Paesi dell’Eurozona per far attuare un nuovo taglio del debito greco entro quest’anno, unica maniera per coprire il buco di bilancio di Atene di 4,6 miliardi di euro previsto per il 2014. Il settimanale di Amburgo aggiunge che l’Fmi e’ disposto a partecipare ulteriormente al programma di salvataggio della Grecia solo se il finanziamento dei conti di Atene e’ garantito per i prossimi 12 mesi. Per questo motivo, spiega lo Spiegel, il Bundestag deve dare al piu’ tardi entro dicembre il proprio assenso al nuovo taglio del debito greco, anche perche’ a subirne le conseguenze sarebbe la banca pubblica di sostegno agli investimenti “KfW”, che ad Atene ha gia’ concesso 15 miliardi di crediti. Il settimanale scrive che finora il governo tedesco si oppone ad un nuovo taglio del debito greco, poiche’ teme che una decisione del genere presa prima delle elezioni per la Cancelleria del 22 settembre evidenzierebbe che parecchi miliardi forniti ad Atene con i soldi dei contribuenti andrebbero perduti. Nei giorni scorsi l’Fmi aveva ammesso di aver stimato per anni in maniera troppo ottimistica la situazione greca. (AGI) .

Fatevi due conti e provate a dire chi pagherà anche stavolta. Forse le banche? Resta il fatto che una gestione così dissennata non potrà che portare ulteriori inefficienze all’interno degli stati già in crisi e nell’Eurozona stessa, aumentando il divario tra Nord e Sud, tarpando definitivamente le ali ad ogni ipotesi di ripresa economica, distruggendo quel poco di tessuto economico che ancora è rimasto.
Ovviamente il riferimento è anche per la Nostra Italia che ha già dovuto pagare l’amaro scotto dell’austerity (che era una strada OBBLIGATA, non scordiamocelo, perché IMPOSTA), una strada che tutti oggi ammettono come profondamente errata se “fine a se stessa”. Però non mi sembra di vedere all’orizzonte proposte credibili per ripartire. E queste proposte, se fosse una vera Unione Europea, dovrebbero partire PROPRIO dalla Troika.

STAY TUNED!

DT

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36 commenti Commenta
massimo84
Scritto il 10 Giugno 2013 at 09:30

schema ponzi nato alla metà degli anni ’70
il tutto è inevitabile

paolo41
Scritto il 10 Giugno 2013 at 09:49

il duo Merkozy ha la più grossa responsabilità di quanto è successo, perchè ricordiamoci, anche se lo abbiamo scritto mille volte, il loro principale interesse era quello di salvare/aiutare le loro banche fortemente esposte sul debito greco.
Quando si diceva che era meglio far fallire la Grecia e farla uscire dall’euro, i “grandi” economisti si schierarono quasi tutti contro tale soluzione per la paura dell’effetto domino.
Dopo la Grecia è toccata anche a noi la politica “intelligente” (sic!!!) dell’austerità e guardiamo in che situazione siamo caduti, senza trascurare i circa 35 MLD che abbiamo versato per il fondo salva-stati.
Non è solo la Troika quindi a essere colpevole, i maggiori responsabili sono Merkel e i signori della Bundesbank, il valletto Sarkozy e il supervalletto rag. Monti succube del suo anacronistico europeismo!!!!!

tommy271
Scritto il 10 Giugno 2013 at 09:58

Direi che dopo aver spazzolato retail e banche, ora tocca alla Troika … non fosse altro che l’esposizione debitoria di Atene è di circa 240 MLD con UE/BCE/FMI e di soli 30 MLD con bond rimasti sul mercato dal recente BB.
Non rimane altro che fare una OSI con danni il più possibile contenuti verso la UE.
Questa potrebbe inquadrarsi con un rimborso al PMC verso la BCE, una ulteriore riduzione dei tassi ed un accollo della ricapitalizzazione delle banche greche (circa 50 MLD) dallo stato greco all’ESM.
L’importo ricavato è sufficiente a riportare “sostenibilità” al debito di Atene.

Viceversa si potrebbe fare default sui TdS rimasti in circolazione (30 GR + 5 Isin Esteri) ma non è sufficiente. Quindi inutile. Unico risultato sarebbe quello di rimandare alla calende “greche” il ritorno sui mercati, quindi la Troika dovrebbe sostenere Atene sino al 2020 … cosa piuttosto difficile.

In soldoni bisogna recuperare circa 80 MLD.

john_ludd
Scritto il 10 Giugno 2013 at 10:29

tommy271@finanza,

da un pò la politica EU di “extend and pretend” è effettivamente cambiata…
ora è definitivamente “delay and pray”

la Grecia… un paese al passato remoto
il Portogallo non tornerà mai più sui mercati finanziari
l’Irlanda è virtuosa solo nelle menti bacate di certa gente
la Spagna è… troppo grossa x parlarne
l’Italia è… aveva… poteva…
la Francia… ha un Le Pen nel proprio non lontano futuro

il germanico terrore dell’inflazione, causa non unica di questo macello, ma certo rilevante, avrà un esito tragicomico qualunque esso sia: il ritorno dell’inflazione su vasta scala proprio in Europa (ma non necessariamente altrove) tra qualche anno.

Scritto il 10 Giugno 2013 at 11:01

tommy271@finanza,

Esatto… e quindi? Situazione gestita malissimo in partenza e ora si fa dura… Col senno di poi, con quattro soldi si poteva fare MOLTO meglio. E se la GErmania potesse tornare indietro, chissà…visto che, ai tempi, l’esposizione più forte della Grecia era proprio verso Berlino…

Scritto il 10 Giugno 2013 at 11:11

Questo grafico di ZH rende bene l’idea dei sogni di Troika….

bergasim
Scritto il 10 Giugno 2013 at 11:32

I danni della Tr..a ricadranno sui loro magnacci

john_ludd
Scritto il 10 Giugno 2013 at 11:49

e in più abbiamo già ora un euro forte, che probabilmente diverrà fortissimo in estate, ritoccando i massimi storici rispetto molte valute EM e salendo a rotta di collo rispetto le valute dei paesi produttori di commodities. Rispetto USD non saprei, ma se supera 1,325 vola a 1,38. Tutto questo farà molto bene alle nostre economie e forse solo i tedeschi, grazie al forte recente aumento delle retribuzioni potranno evitare inflazione prossima a zero o anche negativa… Poi un giorno tutto questo finirà…

idleproc
Scritto il 10 Giugno 2013 at 11:53

Scusate se mi soffermo sul lato politico…
Al popolo greco hanno imposto governi su ricatto finanziario e bloccato un referendum…
Qui in Italia non è andata diversamente…
Non sono precisamente ‘azzate…
I regimi si costruiscono lentamente giorno per giorno e quando ti ci trovi dentro fino al collo ormai è troppo tardi…

alex1984
Scritto il 10 Giugno 2013 at 12:44

Corte costituzionale tedesca tra domani e mercoledì dovrà decidere sulla legalità del piano di acquisto di bond della Banca centrale europea

paolo41
Scritto il 10 Giugno 2013 at 13:02

alex1984@finanzaonline,

guardate che se ci pensiamo è un paradosso: la corte costituzionale di un paese dell’EU decide se una operazione effettuata da una istituzione sovranazionale è legale o meno!!!!!
naturalmente Deutsche uber alles….

tommy271
Scritto il 10 Giugno 2013 at 13:18

john_ludd@finanza:
tommy271@finanza,

da un pò la politica EU di “extend and pretend” è effettivamente cambiata…
ora è definitivamente “delay and pray”

la Grecia… un paese al passato remoto
il Portogallo non tornerà mai più sui mercati finanziari
l’Irlanda è virtuosa solo nelle menti bacate di certa gente
la Spagna è… troppo grossa x parlarne
l’Italia è… aveva… poteva…
la Francia… ha un Le Pen nel proprio non lontano futuro

il germanico terrore dell’inflazione, causa non unica di questo macello, ma certo rilevante, avrà un esito tragicomico qualunque esso sia: il ritorno dell’inflazione su vasta scala proprio in Europa (ma non necessariamente altrove) tra qualche anno.

La Grecia è in fase di riequilibrio, la bilancia commerciale non è mai andata così bene da vent’anni a questa parte.

Il Portogallo è già tornato a riemettere, forse ti è sfuggito.

La cura in Irlanda stà dando buoni frutti, ma la situazione è diversa rispetto ad Atene e Lisbona.

Spagna e Italia, due problemi aperti.

Francia, il grande malato … ancora sotto controllo.

In questa situazione, concordo, sui pericoli inflazionisti nei prossimi anni. Ma ora la priorità è un’altra.
Frau Merkel cambierà rotta dopo le elezioni tedesche, quando avrà bisogno della SPD per un governo di coalizione.

tommy271
Scritto il 10 Giugno 2013 at 13:33

Dream Theater:
tommy271@finanza,

Esatto… e quindi? Situazione gestita malissimo in partenza e ora si fa dura… Col senno di poi, con quattro soldi si poteva fare MOLTO meglio. E se la GErmania potesse tornare indietro, chissà…visto che, ai tempi, l’esposizione più forte della Grecia era proprio verso Berlino…

Con il senno di poi la Germania doveva sostenere la Grecia nella primavera 2010, invece l’ha costretta ai due “Memorandum”.
Contrariamente, il processo di riforma non sarebbe però iniziato.

Quindi, visto che ora la Troika ha le mani legate (essendo creditore per 240 MLD) per non perdere definitivamente i propri crediti, continueranno a sostenere la Grecia.

Essendo il debito insostenibile (secondo i loro parametri) dovranno necessariamente ridurre il proprio debito. Le modalità le ho esposte nel post sopra.
Altrimenti possono fare un haircut brutale per una percentuale variabile tra il 25/30% e la faccenda finisce lì (ma non credo che accadrà, visto che poi Portogallo e Irlanda richiederebbero lo stesso trattamento).

Una mia impressione, il taglio del debito verrà ufficializzato a fine anno … ma sono già intavolate le trattative con Junckee … che nelle ultime settimane continua ad andare ad Atene … non certo per prendere il sole.

La vera problematica, non è l’OSI in quanto tale … ma come questa verrà suddivisa dai partecipanti.
Il debito della Troika non è un importo “unitario”, ma sottoscritto da diverse entità … dal FMI, dalla BCE e dall’Eurozona, quest’ultima tramite trattati bilaterali.

Quindi la questione è complessa, se ad esempio la Germania rinunciasse al credito (in cambio ad esempio di un accordo sui debiti di guerra) lo stesso ragionamento sarebbe diverso per l’Italia (o la Francia ecc.).
Ad esempio con la Finlandia il credito è garantito con fondi “terzi”, cosa che gli altri paesi non hanno, e potrebbero fare “eccezioni”.

Vedete, la faccenda non è semplice … ma risolvibile politicamente.
Basta volerlo.

bergasim
Scritto il 10 Giugno 2013 at 13:45

tommy271@finanza,

I dati li elabori in cantina?

bimbogigi
Scritto il 10 Giugno 2013 at 13:51

bergasim:
tommy271@finanza,

I dati li elabori in cantina?

Anche io sono rimasto basito da quanto scritto… 😯

john_ludd
Scritto il 10 Giugno 2013 at 14:02

tommy271@finanza,

notevole esercizio di fantasia, complimenti davvero. Straordinario l’esercizio di stile sulla Grecia. Siccome il reddito disponibile è calato del 50% ovviamente la grande maggioranza dei greci non è in grado di pagare alcun bene importato dall’estero, per esempio i medicinali. Nel contempo la Grecia continua a esportare olive e la sua bilancia commerciale splende. Stupendo. L’Irlanda con un debito complessivo (pubblico+privato) paria al 600% del PIL continua nel frattempo verso un mirabile futuro. L’unica cosa assennata che potresti scrivere è “guarda che con modalità differenti, il dramma esiste anche altrove…” ecco allora se ne potrebbe anche discutere…

poi capisco che devi essere in contatto diretto con Steinbrück che ti ha raccontato che farà una grande coalizione e imporrà alla Merckel di adottare la politica dell’SPD, radicalmente diversa da quella della cancelliera e fatta di… austerity, no euro bond ora e unione bancaria forse ma solo dopo che bla bla… lo stesso tizio che dopo averci insultato si è visto negare il colloquio con Re Giorgio che è tutto tranne che anti euro e anti Germania. Bah !

nel frattempo il surplus dell’area euro è passata a marzo a 23 miliardi rispetto ai 6 dell’anno precedente, crollo dell’import e calo dell’export, ricetta giapponese ma senza una banca centrale nel pieno dei suoi poteri e con disoccupazione 2,5 volte quella giapponese… euro sempre più forte nel breve periodo prima della sua inevitabile esplosione, approfittatatene, potrebbe essere l’ultima occasione.

tommy271
Scritto il 10 Giugno 2013 at 14:05

bergasim:
tommy271@finanza,

I dati li elabori in cantina?

No, in soffitta …

tommy271
Scritto il 10 Giugno 2013 at 14:14

john_ludd@finanza:
tommy271@finanza,

notevole esercizio di fantasia, complimenti davvero. Straordinario l’esercizio di stile sulla Grecia. Siccome il reddito disponibile è calato del 50% ovviamente la grande maggioranza dei greci non è in grado di pagare alcun bene importato dall’estero, per esempio i medicinali. Nel contempo la Grecia continua a esportare olive e la sua bilancia commerciale splende. Stupendo. L’Irlanda con un debito complessivo (pubblico+privato) paria al 600% del PIL continua nel frattempo verso un mirabile futuro. L’unica cosa assennata che potresti scrivere è “guarda che con modalità differenti, il dramma esiste anche altrove…” ecco allora se ne potrebbe anche discutere…

poi capisco che devi essere in contatto diretto con Steinbrück che ti ha raccontato che farà una grande coalizione e imporrà alla Merckel di adottare la politica dell’SPD, radicalmente diversa da quella della cancelliera e fatta di… austerity, no euro bond ora e unione bancaria forse ma solo dopo che bla bla… lo stesso tizio che dopo averci insultato si è visto negare il colloquio con Re Giorgio che è tutto tranne che anti euro e anti Germania. Bah !

nel frattempo il surplus dell’area euro è passata a marzo a 23 miliardi rispetto ai 6 dell’anno precedente, crollo dell’import e calo dell’export, ricetta giapponese ma senza una banca centrale nel pieno dei suoi poteri e con disoccupazione 2,5 volte quella giapponese… euro sempre più forte nel breve periodo prima della sua inevitabile esplosione, approfittatatene, potrebbe essere l’ultima occasione.

La bilancia è in forte riequilibrio non solo per il crollo dell’import (comune agli altri paesi in recessione) ma anche ad un incredibile risultato dell’export (dovuto ad una migliore competitività del prodotto, dovuto – purtroppo – alle riduzioni salariali).

Sebbene la Merkel vincerà le elezioni, non credo che la FPD riuscirà a superare lo sbarramento del 5% (ci sarà anche l’Alleanza per la Germania che toglierà voti a destra). Giocoforza dovrà fare un governo di coalizione con Grunen e SPD.
In politica estera le differenze sono poche, ma la “Sinistra” è più vocata per politiche antirecessive.

La fantasia è quella che dovrebbe avere ogni investitore.

tommy271
Scritto il 10 Giugno 2013 at 14:17

Anche oggi:

EL.STAT: aumento del 13,6% delle esportazioni nel mese di aprile su base annua – dell’1% diminuito le importazioni

06/10/13 – 13:11

Forte aumento registrato in aprile le esportazioni greche, secondo le stime dell’Autorità di statistica greco.

Secondo l’Autorità statistica ellenica, il valore totale delle esportazioni-spedizioni nel mese di aprile è pari a € 2476700000 a 2180300000 € nel corrispondente mese del 2012, registrando un incremento del 13,6% su base annua.

Viceversa, il valore totale delle importazioni-arrivi è salito in aprile a 3914100000 € da € 3954700000 era in aprile 2012 con una conseguente diminuzione del 1%.

tommy271
Scritto il 10 Giugno 2013 at 14:20

bimbogigi@finanza: Anche io sono rimasto basito da quanto scritto…

Il mio consiglio di sempre … leggere meno report di banche inglesi e/o statunitensi :mrgreen:

bimbogigi
Scritto il 10 Giugno 2013 at 14:23

tommy271@finanza: Il mio consiglio di sempre … leggere meno report di banche inglesi e/o statunitensi

Difatti quella roba la uso solo in bagno, vicino al WC.

paolo41
Scritto il 10 Giugno 2013 at 14:27

tommy271@finanza,

abbi pazienza, senza cercare la polemica: vuoi ammettere che finora non ne hanno azzeccata una che una e la situazione è ancora estremamente critica!!!!
Come possiamo avere la minima fiducia che siano in grado di prendere le decisioni giuste quando continuano a prevalere gli interessi e gli egoismi nazionali????
E’ una battaglia contro i mulini al vento….

bergasim
Scritto il 10 Giugno 2013 at 14:32

tommy271@finanza,

http://www.firstonline.info/a/2012/12/10/grecia-bilancia-commerciale-in-attivo-per-la-prima/c95df21e-2feb-418e-90a8-16b7936e462c

Questo sul finire dello scorso anno, oggi non credo che sia diverso ( stesso discorso per la spagna, bilancia commerciale in attivo dopo 40 anni ).

john_ludd
Scritto il 10 Giugno 2013 at 14:32

tommy271@finanza,

il problema dell’investitore non è avere “fantasia” ne ha pure troppa… il problema è quello che traspare in tutta evidenza dalle tue note, la “razionalizzazione” di ogni dato economico e il suo utilizzo in funzione della propria tesi. E’ poi buffo che in altro commento, chiedi di non farsi imbrogliare dai report anglo sassoni. Infatti, anche loro piegano i dati economici alla loro tesi precostituita. Si può fallire in modi diversi, sugli anglo sassoni ho smesso di avere dubbi anni fa, sugli europei è dato più recente, entrambi hanno scelto una strada diversa per una meta comune. Uno dei due ex alleati arriverà primo a toccare il fondo, questa l’unica differenza.

bimbogigi
Scritto il 10 Giugno 2013 at 14:40

John_Ludd mi hai proprio tolto le parole di bocca! 8)

tommy271
Scritto il 10 Giugno 2013 at 14:49

bimbogigi@finanza: Difatti quella roba la uso solo in bagno, vicino al WC.

Allora sei sulla buona strada.

tommy271
Scritto il 10 Giugno 2013 at 14:57

paolo41:
tommy271@finanza,

abbi pazienza, senza cercare la polemica: vuoi ammettere che finora non ne hanno azzeccata una che una e la situazione è ancora estremamente critica!!!!
Come possiamo avere la minima fiducia che siano in grado di prendere le decisioni giuste quando continuano a prevalere gli interessi e gli egoismi nazionali????
E’ una battaglia contro i mulini al vento….

La situazione rimane critica, questo non lo nega nessuno.
Come pure tutte le ricette somministrate si sono rivelate un parziale fallimento.

Però ritengo che le controproposte (Grexit e ritorno alla Dracma) sarebbero state peggiori, rispetto ai risultati attuali… con vantaggi maggiori per gli esportatori di capitali e peggiori per salariati e pensionati (con inflazione alle stelle).
Dato che l’intera società era (è) permeata dalla corruttela solo un ancoraggio alle istituzioni europee può dare il via ad un movimento di riforma.

tommy271
Scritto il 10 Giugno 2013 at 15:01

john_ludd@finanza:
tommy271@finanza,

il problema dell’investitore non è avere “fantasia” ne ha pure troppa… il problema è quello che traspare in tutta evidenza dalle tue note, la “razionalizzazione” di ogni dato economico e il suo utilizzo in funzione della propria tesi. E’ poi buffo che in altro commento, chiedi di non farsi imbrogliare dai report anglo sassoni. Infatti, anche loro piegano i dati economici alla loro tesi precostituita. Si può fallire in modi diversi, sugli anglo sassoni ho smesso di avere dubbi anni fa, sugli europei è dato più recente, entrambi hanno scelto una strada diversa per una meta comune. Uno dei due ex alleati arriverà primo a toccare il fondo, questa l’unica differenza.

Tieni ragione … le mie fantasie vado poi a confrontarle con i dati reali … razionalizzandoli.
Diciamo, allora … ho la mia “view”, pur fantasiosa che sia…

ihavenodream
Scritto il 10 Giugno 2013 at 15:08

tommy271@finanza,

Guarda ke sei nel blog sbagliato: qui si discute h24 di apocalissi, catastofi, crush finanziari imminenti, guerre e quantaltro..il tutto x alimentare la solita impostazione “short-compro oro” degli autori…la grande soddisfazione è ke il mercato gli dà legnate da 4 anni, e per questo ke mi diverto con loro ogni tanto…quello ke dici tu è corretto, tra l’altro la Grecia già ora è piu’ competitiva dell’Italia…cosa ke nessuno dice, secondo la vulgata i greci sono in via di estinzione e se non fanno la guerra civile è perkè sono tutti allettati e moribondi per mancanza di farmaci…il giudizio sferzante sulla troika poi è del tutto risibile…cosa poteva fare una organizzazione di quel tipo in uno scenario come quello ke si presentava in Europa dal 2009 al 2011? supplire immediatamente a mancanze trentennali di governi e istituzioni locali e quasi decennale di un’istituzione sovranazionale (l’Europa) è una cosa semplice per voi? Ha fatto quel ke si poteva fare, proponendo l’unica ricetta possibile (in attesa di un organismo che possa immettere liquidita’ sul mercato europeo come avviene in tutti i paesi con valuta “forte” in casi di necessità), che non è l’austerity come dicono tutti, che è una espressione senza significato, bensì il pareggio di bilancio…ora il pareggio di bilancio lo si puo’ fare in due modi sostanzialmente: tagliando le uscite (che è quello che ha sempre proposto la troika, ricordate la letterina al governo Berlusconi?) o aumentando le entrate (cioè le tasse)…dove hanno attuato la prima (Grecia, Irlanda, Portogallo) i risultati si stanno iniziando a vedere, dove si preferisce la seconda (Spagna, Italia e Francia?) le cose non faranno che peggiorare, fin quando non saremo costretti a chiedere l’attivazione del bazooka della Bce e speriamo che x contropartita ci chiedano finalmente di tagliare lo scandaloso bilancio pubblico, che in Italia ricordo a tutti, vale piu’ di 800 miliardi di euro l’anno, a fronte di uno stock di debito pubblico di 2000, giusto x fare un po’ di rapporti…

tommy271
Scritto il 10 Giugno 2013 at 15:42

ihavenodream@finanza:
tommy271@finanza,

Guarda ke sei nel blog sbagliato: qui si discute h24 di apocalissi, catastofi, crush finanziari imminenti, guerre e quantaltro..il tutto x alimentare la solita impostazione “short-compro oro” degli autori…la grande soddisfazione è ke il mercato gli dà legnate da 4 anni, e per questo ke mi diverto con loro ogni tanto…quello ke dici tu è corretto, tra l’altro la Grecia già ora è piu’ competitiva dell’Italia…cosa ke nessuno dice, secondo la vulgata i greci sono in via di estinzione e se non fanno la guerra civile è perkè sono tutti allettati e moribondi per mancanza di farmaci…il giudizio sferzante sulla troika poi è del tutto risibile…cosa poteva fare una organizzazione di quel tipo in uno scenario come quello ke si presentava in Europa dal 2009 al 2011? supplire immediatamente a mancanze trentennali di governi e istituzioni locali e quasi decennale di un’istituzione sovranazionale (l’Europa) è una cosa semplice per voi? Ha fatto quel ke si poteva fare, proponendo l’unica ricetta possibile (in attesa di un organismo che possa immettere liquidita’ sul mercato europeo come avviene in tutti i paesi con valuta “forte” in casi di necessità), che non è l’austerity come dicono tutti, che è una espressione senza significato, bensì il pareggio di bilancio…ora il pareggio di bilancio lo si puo’ fare in due modi sostanzialmente: tagliando le uscite (che è quello che ha sempre proposto la troika, ricordate la letterina al governo Berlusconi?) o aumentando le entrate (cioè le tasse)…dove hanno attuato la prima (Grecia, Irlanda, Portogallo) i risultati si stanno iniziando a vedere, dove si preferisce la seconda (Spagna, Italia e Francia?) le cose non faranno che peggiorare, fin quando non saremo costretti a chiedere l’attivazione del bazooka della Bce e speriamo che x contropartita ci chiedano finalmente di tagliare lo scandaloso bilancio pubblico, che in Italia ricordo a tutti, vale piu’ di 800 miliardi di euro l’anno, a fronte di uno stock di debito pubblico di 2000, giusto x fare un po’ di rapporti…

Ho sbagliato posto? 😯

Gli errori della Troika sono infiniti, ma il problema è di trovare un riequilibrio all’interno della stessa Grecia.
E il riequilibrio non può essere un import dannatamente superiore all’export… specie in situazioni di costante debolezza strategica.

Ad Atene è stata proposta una ricetta molto dura, un taglio delle uscite con un aumento delle entrate.
Le entrate preventivate non sono aumentate, causa l’errore del calcolo sul moltiplicatore degli effetti recessivi, mentre i tagli hanno dato buoni frutti.

Ora ci troviamo con l’economia da ricostruire, lo stato non sarà più il creatore assoluto del PIL (con i costi della corruzione) ma un regolatore delle diverse istanze che provengono dalla società.

Forse tutto questo rientra nel mondo dei sogni, ma il vecchio sistema non funzionava più.
L’Euro l’ha messo a nudo.

Inoltre vorrei chiedere dove può andare la Grecia con la Dracma, con la Turchia che preme per avere spazio.

ihavenodream
Scritto il 10 Giugno 2013 at 15:58

tommy271@finanza,

gli errori li faciamo tutti x carità, pero’ se quel ke dici tu dopo è vero, ed io sono del tutto concorde, non vedo questa grossa responsabilità della troika…il vecchio sistema non funzionava piu’ (forse non ha mai funzionato realmente), la troika ha detto: noi vi sosteniamo finanziariamente ma la ricreazione è finita: dovete tagliare la spesa pubblica e cambiare i paradigmi sballati su cui si fonda la vostra economia…d’altronde qual’ era l’alternativa per i Greci, come osservi tu? Poi rido pure quando sento quelli ke dicono: bisognava lasciar andar via la Grecia…come se qualcuno puo’ costringere una nazione sovrana a stare in una comunità se non vuola, o aderire ad un’unione monetaria se non vuole….ognuno è libero di fare cio’ ke vuole, sempre stato…ci ha provato Cipro a parlare con Putin ed intavolare una soluzione per scavalcare l’euro…i colloqui sono durati 10 minuti scarsi…la verità è che solo la Germania e qualche paese limitrofo posono permettersi di uscire unilateralmente dall’euro qualora volessero, per tutti gli altri sarebbe un disastro senza precedenti, altro che austerity…

Scritto il 10 Giugno 2013 at 16:01

ihavenodream@finanza,

Non credo che tommy sia nel posto sbagliato. Come non è corretto dire che noi siamo tutti “short e compro oro”… Da qui si vede come conosci li blog.
Inoltre vorrei ricordarti che la Grecia UNILATERALEMNTE ha deciso di NON uscire dall’Euro. Forse si sono fatti anche due conti loro e hanno capito cosa significava tornare alla Dracma.
Poi certo, un po’ di pressione c’è cmq stata anhce perchè si voleva evitare il caso scuola che poi gli altri potevano usare in futuro…

tommy271
Scritto il 10 Giugno 2013 at 16:57

ihavenodream@finanza:
tommy271@finanza,

gli errori li faciamo tutti x carità, pero’ se quel ke dici tu dopo è vero, ed io sono del tutto concorde, non vedo questa grossa responsabilità della troika…il vecchio sistema non funzionava piu’ (forse non ha mai funzionato realmente), la troika ha detto: noi vi sosteniamo finanziariamente ma la ricreazione è finita: dovete tagliare la spesa pubblica e cambiare i paradigmi sballati su cui si fonda la vostra economia…d’altronde qual’ era l’alternativa per i Greci, come osservi tu? Poi rido pure quando sento quelli ke dicono: bisognava lasciar andar via la Grecia…come se qualcuno puo’ costringere una nazione sovrana a stare in una comunità se non vuola, o aderire ad un’unione monetaria se non vuole….ognuno è libero di fare cio’ ke vuole, sempre stato…ci ha provato Cipro a parlare con Putin ed intavolare una soluzione per scavalcare l’euro…i colloqui sono durati 10 minuti scarsi…la verità è che solo la Germania e qualche paese limitrofo posono permettersi di uscire unilateralmente dall’euro qualora volessero, per tutti gli altri sarebbe un disastro senza precedenti, altro che austerity…

Hai riportato, giustamente, quel che avvenne a Cipro tra il primo voto del Parlamento di Nicosia che rigettò l’accordo con la Troika e poi l’accoglimento del secondo accordo (a mio avviso più penalizzante).

Il Ministro delle Finanze volò a Mosca, dove si trattenne per due giorni, credendo di poter agire di sponda con Putin.
Tra l’altro credendo di gestire la faccenda del gas della ZEE in tutta autonomia …

Ma la realpolitik è più dura di quel che non si creda, i russi non si accollarono i debiti di Cipro e non vollero creare frizioni con l’Eurozona. Oltre a tenersi a distanza nella prossima diatriba che creerà tensioni tra Grecia, Cipro e Israele da una parte e Turchia dall’altra.

Si addossa sempre alla Germania un’anima “nera”, però quando si trattò di portare nei bancomat di Cipro il liquido … chi stampò gli euro e si prese la briga di portare il tutto nelle casse delle disastrate banche cipriote? Chi portò la “solidarietà” europea?
La BCE? L’insieme delle varie banche centrali europee?
No, fu la Bundesbank che allargò il portafoglio …

E’ vero, l’unica nazione che può uscire dalla moneta unica senza troppi drammi è la Germania. Forse insieme a Finlandia e Austria. Già l’Olanda la vedo male … non parliamo della Francia.
Ma credo che la prospettiva non è questa.
L’Euro è una moneta stabile, ci vorrà del tempo ma tutte le politiche attuali vanno verso un maggiore sforzo di coesione e politiche unitarie.

Percorso difficile, ma non vedo altre strade … nè scorciatoie.

ihavenodream
Scritto il 10 Giugno 2013 at 17:46

tommy271@finanza,

Esatto…per tacer della recente fesseria di Francia e Italia sui dazi sui pannelli cinesi, i tedeschi li avevano avvertiti…vorrei poi sapere cosa sarebbe l’Euro senza Germania, Finlandia e Austria…altro ke sovranità limitata, io preferisco essere governato da gente seria anche se non hanno la mia stessa cittadinanza, piuttosto ke da miei compaesani cialtroni…

paolo41
Scritto il 10 Giugno 2013 at 18:50

ihavenodream@finanza,

non credo che lo scrivere in questo blog dià la benedizione di distinguersi dai “compaesani cialtroni”. Non ci sono quelli bravi e quelli somari, facciamo tutti parte di un unico popolo che, pur con tutte le sue carenze, non ha senso disprezzare.

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