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Giapponesizzazione?
Il termine “giapponesizzazione” prendendo spunto dalla nobile Treccani definisce soprattutto la tendenza alla nippo-mania alimentare, con sushi e similari.
Ma ultimamente, visto il ritorno del forte tema della deflazione, il temine giapponesizzazione è utilizzato anche dagli economisti per illustrare il rischio a cui vanno incontro le economie europee ed americane, ovvero di ritrovarsi con anni ed anni di crescita anemica e borse con tendenza piatta e/o negativa.
Addirittura già nel 2001 il grande Paul Krugman parlava di giapponesizzazione dicendo:
“Anche in Europa si sta molto meglio rispetto a qualche tempo fa e questo induce ad essere complessivamente ottimisti”, prosegue Krugman. “E tuttavia dobbiamo stare attenti ad evitare una giapponesizzazione delle economie europea e statunitense. Mi spiego. Il Giappone aveva una situazione economica molto prospera. Poi ha improvvisamente rallentato la sua crescita, ha perso il passo e oggi, a distanza di alcuni anni, stenta ancora a ritrovarlo. E’ qualcosa che potrebbe capitare anche alle economie dei paesi occidentali. All’Italia soprattutto”.
Quindi capite che il concetto di giapponesizzazione non è certo stato coniato in questi ultimi mesi. Ma…tutto questo è effettivamente realistico se rapportato ai giorni nostri?
Il solito nodo: inflazione o deflazione?
Ovviamente per avere questa benedetta giapponesizzazione è necessaria la deflazione. Scenario che sulla carta sarebbe difficile vista l’immane quantità di liquidità creata in questi mesi con quantitative easing e quant’altro per scongiurare la crisi definita “del secolo” (e magicamente risolta, guardando i mercati falsi come Giuda, in pochi mesi).
Però è anche vero che negli ultimi mesi la stessa economia USA è caduta incredibilmente in deflazione. E il Giappone dei tempi d’oro, quello degli anni ’90, si è poi ritrovato con deflazione intervallata da modesta inflazione.
Ovviamente le due economie si trovano in contesti storici differenti e in situazioni economiche diverse (anche se in alcuni ambiti ci sono delle similitudini, vedasi ad esempio il lievitare del debito pubblico). Però vi propongo un grafico trovato su un sito che, secondo me, ci mette una bella pulce nell’orecchio.
Giappone 1990 vs. USA 2000
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Guardate questo grafico che mette a confronto la borsa USA e quella giapponese. I picchi rappresentano i relativi massimi storici. Per il Giappone, ovviamente, si va a prendere il prima citato “momento d’oro” degli anni 1990 (ovvero nel grafico il livello “zero”) con il relativo andamento 20 anni prima e 20 anni dopo (ovvero fino ad oggi).
Per gli USA invece il picco è quello della bolla internet del 2000 con i relativi anni precedenti (fino al 1980) e poi… i relativi 20 anni successivi ovvero fino al futuro 2020.
Sotto trovate l’andamento dell’inflazione in Giappone dal 1970 ad oggi.
Beh, è solo un grafico, è solo un ipotesi. Ma resta comunque un’ipotesi affascinante…
STAY TUNED!
Chart by: Dshort
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