G20 a SEUL: La Cina vincerà contro tutti (Guest Post)

Scritto il alle 15:49 da Danilo DT

Se si vuol fare qualche previsione molto verosimile e attendibile di cosa si discuterà, su come si svolgerà esu come andrà a finire il prossimo G20, che si terrà prossimamente a Seul-Korea, non dovrebbero serviresfere di cristallo ad alto contenuto tecnologico. Azzardo quindi dei pronostici.

Alcune previsioni

Certamente si riaffermerà che gli accordi del WTO non dovranno assolutamente essere messi indiscussione. Guai a chi li tocca, si rischia la scomunica.
Certamente si riaffermerà che il sistema finanziario dei paesi occidentali un po’ traballante, anzi un po’ piùche traballante, non potrà andare in default e che quindi in ogni caso bisognerà, se necessario, risalvarlo atutti i costi. Che tradotto vuol dire che bisognerà salvare tutto ciò che è “Too big to fail” con i relativi capi eche gli altri si arrangino.
Certamente gli USA, in grosse difficoltà a mantenere il loro strapotere nell’attuale sistema finanziario globale, dovranno, per continuare a conservare questo privilegio, più o meno velatamente minacciare l’adozione di misure unilaterali forti e pericolose per tutti, oltre che per gli USA stessi.
Certamente l’UE, attraverso i suoi capi e capetti, in notevole disaccordo fra loro a causa dei diversi interessi da tutelare, darà l’ennesima dimostrazione di non poter essere, per gli altri, un interlocutore serio e da temere.
Certamente fra i paesi del BRIC, ancora in pieno boom, ci si comincerà a interrogare se la Cina, ovverola vera grande futura potenza economica globale, che appare abilissima a fare i propri interessi, non stia diventando troppo ingombrante, temibile e quindi pericolosa anche per loro.
Certamente il Giappone e le altre tigri asiatiche saranno assillate dal loro problema fondamentale che è di continuare a dare sbocchi commerciali al loro sistema industriale, strutturalmente troppo vocato all’esportazione e generatore da tempo di esagerati avanzi commerciali. Anch’essi tenteranno diconvincere gli altri che loro sono fatti così e che non è il caso di indebolirli.
Certamente i governanti cinesi, per l’ennesima volta, dovranno trovare il modo di convincere tutti gli altriche la Cina non potrà ridurre il suo export, anzi che dovrebbe ancora aumentarlo, per evitare che il suosistema sociale interno deflagri in chissà quale sommossa collettiva di immani proporzioni, visto che loro sono in più di 1.300.000.000.
Insomma si cercherà anche questa volta di tentare inutilmente di trovare un qualche aggiustamento dei diversi enormi disequilibri che ormai dominano lo scenario economico e finanziario globale.
Molto probabilmente qualche palliativo e accordo di breve termine verrà fuori ma sarà tale da aumentare ancora di più i citati disequilibri.

Ma chi ne uscirà vincitore?

Qui non ci dovrebbero essere dubbi. Ce ne sarà uno solo vero: LA CINA
La Cina, attraverso i suoi abili, astuti, preparati, tenaci e pazienti rappresentanti saprà far valere la sua forzacome mai accaduto prima.

Vediamo perché:

Gli accordi del WTO, così come stanno e come vengono interpretati da loro, stanno benissimo ai cinesi.Ma stanno benissimo anche alle oligarchie economiche occidentali, nonchè alle grandi multinazionali delladistribuzione che continueranno ad aver garantiti i lauti profitti che traggono comprando di tutto in Cina aprezzi irrisori per rivenderli in occidente con ricarichi vergognosamente alti.
Per la salvaguardia dell’attuale sistema finanziario occidentale, americano in primis, non si potrà pensaredi fare a meno del “generoso” contributo della Cina, per quanto riguarda l’acquisto di bond governativi americani ed europei. Trattasi di un suicidio a fuoco lento ma l’importante per il sistema finanziario attualee per l’elite che la gestisce è di poter comunque continuare a far festa ogni giorno un giorno di più, perchédel dopodomani non v’è certezza.
Gli USA sono fortemente inguaiati. Il loro sistema finanziario si regge su misure straordinarie che sono diventate la regola. Dove con queste potranno andare a parare non lo so bene ma, se dallafinanza ci spostiamo sull’economia reale le faccende non vanno certamente meglio. Gli USA hanno ormai smantellato ben bene una buona parte della loro industria manifatturiera, un tempo di assolutaavanguardia. In certi settori questa non esiste proprio più. Come possano recuperare, attraverso leesportazioni, le risorse per cominciare a pagare il loro enorme debito estero è una domanda in questo momento senza risposta.

L’UE, specie in questi ultimi 5 anni, ha fatto di tutto e di più per allinearsi alla situazione degli USA. Nonci siamo arrivati ancora ma non ci vorrà ancora molto, andando avanti così. Non solo in Italia ma un po’dappertutto nella UE, tante sono le aziende, oltre a quelle già chiuse, che non potranno sopravvivere allaconcorrenza cinese. Pare di capire che i governanti europei interpretino questo male comune come unmezzo gaudio e allora vai, che va bene lo stesso. Ciò fino a quando anche a questi comincerà a essereevidente che la torta da spartire si sta facendo sempre più piccola e che quindi ciò non va bene neppurea loro ma sarà troppo tardi per rimediare. Nel frattempo la beata incoscienza regna sovrana in quel di Strasburgo e capitali varie, quindi un utile suggerimento agli europei sarebbe : “Si salvi chi può”

Riguardo i paesi BRIC, senza la C, anche qui la serenità non dovrebbe regnare sovrana. L’India è un paese che vive prevalentemente per conto proprio conto e per questo motivo è sì minacciato dalla Cina ma meno di altri. La Russia ha come unica risorsa, anche se per sua fortuna rilevantissima, quella delle MP. Per lei la situazione attuale in fondo va bene, finchè le materie prime aumenteranno i russi si potranno profondere,non tutti però, in abbondanti libagioni a base di vodka, di qualità naturalmente. Il Brasile invece è molto più vulnerabile degli altri. In fondo è un paese abbastanza integrato con l’occidente e i malefici strumenti,che hanno messo nei guai le nostre economie, esistono e hanno effetti negativi anche su di loro. Infatti i brasiliani sono molto preoccupati dell’attuale parità monetaria che rischia di soffocarli.
Giappone & C stanno vivendo ora anche loro, chi più chi meno, gli incubi notturni che hanno caratterizzato i sonni di tanti imprenditori occidentali. Questi paesi hanno un male diventato endemico. Siccome lepopolazioni di questi paesi lavorano e risparmiano tanto, si trovano con un sistema economico sbilanciatoverso l’esportazione. Esportare sempre di più è il loro assillo quotidiano. Sono bravi, niente da dire su questo ma non si può continuare così. Inoltre oggi c’è la Cina, che come paese rivaleggia con lorosullo stesso terreno. Essendo poi geograficamente vicina, lascio immaginare come si sentano pocotranquilli questi, vista l’eterna accesissima rivalità che ha caratterizzato le loro relazioni da sempre.



Come andrà a finire?

Dulcis in fundo la Cina. Questo paese, pur con tutti i problemi che noi occidentali affannosamente tentiamo di considerare degni di destabilizzare questo enorme paese, in fondo ha:

1-Una classe dirigente lungimirante, coesa, preparata, e dotata di astuzia e pazienza cinese. Chi ha avuto a che fare con loro sa cosa vuol dire.


2-Un apparato industriale produttivo in grado, fra non molto tempo ancora, di soddisfare tutte le esigenze dicianfrusaglie e di cose più o meno utili di tutto il mondo.

Senza che prima di oggi i governanti occidentali e degli altri paesi se ne rendessero ben conto, è stata creata un’economia mondiale Cina dipendente, sia per quanto riguarda l’economia reale, come sopradetto, che quella finanziaria, grazie alle immense riserve valutarie accumulate e in costante forte incremento. Ai cinesi secca non poco che, quale effetto collaterale, essi in pratica non abbiano la possibilitàdi riavere indietro i loro soldi, investiti in bond qua e là in molti paesi occidentali. Sanno benissimo che,se e quando li riavranno indietro, saranno di molto svalutati ma, come ogni buon capitalista, la Cina se lagode ad avere in pugno il resto del mondo per gestirlo in futuro come meglio le farà comodo. Magari conun’intelligente politica del sorriso e del venirti in soccorso alla cinese. In fondo i cinesi sono tutt’altro checattivi, sanno tirare la corda fino dove è utile a loro e tenerla sempre in mano dalla parte giusta.

La speranza che i cinesi attuino una politica di progressiva rivalutazione della loro moneta è legata aquest’ultime considerazioni. Quindi sarà molto meno del necessario per gli altri ma meglio di niente.Certamente però non tale da risolvere alcunché.
Una eventuale guerra valutaria, se partirà, non vedrà la Cina soccombente semplicemente perché non la vuole. La Cina invece ha le armi per far male a tutti gli altri, se questa guerra verrà combattuta come fatto finora.
Secondo me, l’unica via d’uscita per l’occidente sarebbe la completa rimessa in discussione, con grande determinazione, degli accordi del WTO con la CINA. Credo però che invece non se ne parlerà proprio, grazieanche ai poteri forti dell’occidente, legati in questo alla Cina da un ”Patto d’acciaio” certamente più forte diquello di lontana memoria.
Per concludere esprimo un desiderio: spero di aver sbagliato tutto.

Gaolin

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3 commenti Commenta
andrea.mensa
Scritto il 18 Ottobre 2010 at 16:38

tra DT e gaolin, oggi vi siete sfogati mica male a colpi di gufate. (non dico fuori posto, anzi , più che giuste).
a leggere il tutto viene proprio da pensare “io , speriamo che me la cavo…” , perchè di buono c’è solo la voglia sempre più forte di scappare sulla luna !
grazie comunque, a voi tutti.
la verità a volte fa male, ma le illusioni finiscono di fare peggio !!! 😈 😈 😈 😈 😈

caposci
Scritto il 18 Ottobre 2010 at 16:46

Io è un pò che leggo tutti i tuoi bellissimi post, ma volevo dirti caro DT che qui noi parliamo di cose reali, mentre adesso con la crisi, loro in finanza parlano di aria fritta, tutte puttanate.
Scusa il linguaggio, ma è bello vedere come l’europa si scanna per vedere su chi puntare il dito invece di collaborare, ma facendo così, si farà affondare la barca su cui siamo tutti.

quindi spero che presto ci sia un pò di buon senso e rimettere le cose, un pò verosimilmente alla realtà.

hironibiki
Scritto il 18 Ottobre 2010 at 17:40

Io continuo a dubitare che possano in qualche modo rinsavire i governanti. AH altra notizia il buon Silvio ha comprato degli appartamenti all’estero (in un paradiso fiscale), non è che sanno già in anticipo che baracca e burattini salta e loro scappano là dove l’uomo medio non lo potrà mai raggiungere?? Bisognerebbe capire se stanno comprando tutti (i politici) casa all’estero, compreso TVEMONTI (pronunciato con la r moscia).
Voi che dite?

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