FRANCO SVIZZERO: il porto sicuro è affondato!

Scritto il alle 18:05 da Danilo DT

Tra i vari beni rifugio sul mercato, è ben noto il ruolo del metallo giallo ovvero dell’oro. Sappiamo tutti quanto i Bund tedeschi sono considerati “safe haven”. Fino a qualche mese fa anche il Dollaro USA era considerato un rifugio sicuro per il risparmiatore timoroso.
Ma poi tante cose sono cambiate. La svalutazione competitiva di Trump, il deficit collegato anche alla riforma fiscale, più una serie di altre motivazioni hanno portato un’ondata di debolezza sul biglietto verde, malgrado un evidente differenziale di rendimento che rende teoricamente molto appetibile il Dollaro USA rispetto all’Euro.
Ma poi c’è anche un altro porto sicuro che non ho citato, spesso pilotato dalla banca centrale locale ma fortemente comprato quando la situazione diventa complicata, quando c’è crisi diplomatica e ci sono tensioni internazionali. E questo porto sicuro è il Franco Svizzero.
Quindi, direte voi, è quasi matematico ritrovarsi oggi con un Franco Svizzero molto forte. Abbiamo l’incertezza internazionale, abbiamo la crisi diplomatica, abbiamo tutti gli elementi ce dovrebbero privilegiare il Franco Svizzero.
E questo, invece, è il risultato di quanto sta accadendo:

lo smacco, un mondo che va proprio all’incontrario. Come è possibile che in uno scenario del genere, dove c’è tantissima liquidità da investire e anche tanto bisogno di sicurezza, il Franco Svizzero si deprezzi raggiungendo la soglia fondamentale di 1.20?
Solo speculazione?
Non proprio. Ho parlato con alcuni contatti specializzati sul FOREX e mi hanno riferito una cos aun po’ sorprendente. Sembra infatti che anche in questo caso ci sia lo zampino di Trump.
Infatti, a conti fatti, il CHF ha perso circa il 30% dal 2015. E meno male che era un porto sicuro!
Ve lo ricordate a 0.85? Oggi siamo appunto tornati al livello di allarme della SNB ovvero 1.20.
Motivo? Sembra che questa volta sia una “fuga” di alcuni investitori di matrice russa che, a seguito delle note vicende diplomatiche USA – Russia e le tensioni siriane, oltre che le relative sanzioni legate a questa vicenda, hanno suggerito a molti miliardari russi a riportare il denaro in patria. Quindi grandi disinvestimenti, si vende CHF ed il risultato è quello che vedete. E poi la speculazione ha fatto il resto riportando il CHF a 1.20 contro EUR.

STAY TUNED!

Danilo DT

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3 commenti Commenta
john_ludd
Scritto il 19 Aprile 2018 at 00:14

cioè il sogno bagnato di Vladimir Putin, totalmente inottenibile sinora, ovvero il rientro in patria dei capitali degli oligarchi, riesce grazie a THE DONALD e ai suoi consiglieri neocon. Decine di miliardi che una volta in patria saranno “costretti” a trovare impiego nell’economia con il più basso livello di debito al mondo e la maggior quantità di capitale reale, dunque una tra le poche con possibilità di una sana e robusta reale espansione. Ben fatto yankees !

спасибо !

Владимир Владимирович Путин

john_ludd
Scritto il 19 Aprile 2018 at 00:17

e quale italiano non dovrebbe a questo punto aprire un conto di risparmio presso le poste svizzere, costo zero, mentre ad esempio intesa san paolo, banca del ca##o, ti fa pagare un mucchio di preziosi soldini solo per avere il privilegio di custodire i sudati risparmi ?

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