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FLASH: Il differenziale tra Brent e Wti ai minimi dal 2010

Scritto il alle 08:15 da Danilo DT

Le materie prime hanno subito una forte correzione nelle ultime settimane, petrolio compreso che ha perso circa il 10%. Ma tra i due protagonisti del mercato dell’oro nero, Brent e WTI, peggio è andata per il primo quotato a Londra. Dopo una fase correttiva profonda e successivo rimbalzo, possiamo notare che lo spread tra i due si è assottigliato sensibilmente, arrivando ai minimi da gennaio 2012.

Grafico: spread Brent WTI

Ma come mai il Brent ha così fortemente sottoperformato rispetto al WTI?

a) In Europa la recessione si continua a far sentire e la domanda di greggio è calata

b) In USA la domanda di petrolio è stata migliore, guidata da una miglior crescita del PIL

c) La produzione di petrolio è ai MASSIMI storici e nello stesso tempo proprio qualche settimana fa, le riserve di petrolio negli USA hanno raggiunto (anche loro) il massimo storico. Quindi il peggio per il WTI potrebbe essere passato

d) Non dimentichiamo mai che il Brent è il petrolio del Mare del nord, qualitativamente peggiore rispetto al WTI. Il che NON giustifica dal punto di vista qualitativo un valore del Wti inferiore al Brent

STAY TUNED!

DT

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6 commenti Commenta
candlestick
Scritto il 6 Maggio 2013 at 08:48

A fine anno quando si capurà che la crisi è ancora tutta li il petrolio costerà la metà e sara sui 40-50$

ilcuculo
Scritto il 6 Maggio 2013 at 09:22

candlestick@finanza,

Dubito che possa scendere così tanto sotto i costi di produzione

john_ludd
Scritto il 6 Maggio 2013 at 09:33

nessuna delle ragioni di cui sopra; sono tutte ragioni tecniche legate al mercato USA e al collo di bottiglia che si era creato al nodo di Cushing. Ne avevo letto estensivamente: chi ha scommesso sul restringimento dello spread BRENT / WTI aveva il 100% di vincere. Accade di rado ma nel settore energetico accadono cose davvero strane, essendo un mercato immenso che vale 3000 miliardi l’anno c’è un livello di finanziarizzazione smisurato. Denaro con leve pazzesche che falsa il prezzo a breve e crea possibilità di arbitraggi. Ricordiamo che nel 2009 il prezzo del barile scese del 40% sotto il costo di produzione !!! Il prossimo sarà nel 2015 quando il prezzo del petrolio inizierà la sua salita verso i 150-180$ a fine decennio, inevitabile come la morte e le tasse con tutto quello che ne conseguirà in termini di minore crescita e inflazione importata.

7voice
Scritto il 6 Maggio 2013 at 12:09

ilcuculo@finanza,

50$ sarebbero secondo la tua cavezza il costo di produzione ? e’ come state messi bene in fatti pregni di verita’ ! LAVATEVI LA FACCIA LA MATTINA SE NO ANDATE A SBATTERE !

7voice
Scritto il 6 Maggio 2013 at 12:12

john_ludd@finanza,

2015 ? che strano coincide con la fine del prezzo dei contratti cinesi in angola ?! IO INVECE DICO CHE DALL’ESTATE I PETROLIERI FINIRANNO A RACCOGLIERE CARTONI DA MACERO ! E’ LA PRIMA A FALLIRE SARA’ LA GAZPROM SOVIETICA !

john_ludd
Scritto il 6 Maggio 2013 at 12:55

I sondaggi di I&M

VEDO PREVEDO STRAVEDO tra 10 anni!

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