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Finanza caput mundi

Scritto il alle 00:17 da Danilo DT

Attacco globale coordinato contro l’Eurozona. La finanza domina, il mercato (e l’Europa) subisce

Diventa veramente difficile negare l’evidenza.
Quanto accade oggi è l’ennesima puntata di quella telenovela a cui ormai siamo abituati.

La finanza comanda. Il mondo subisce.

Non voglio arrivare a dire che c’è un complotto mondiale contro l’Euro. Voglio però dire che i mercati finanziari sono strutturati in modo tale che, grazie ad un permissivismo che ha trasformato talune organizzazioni in enti onnipotenti (metteteci anche il Bilderberg se volete), siamo dominati dalla finanza. Spesso speculativa.
Si, perché se provate a guardare i fatti, non potete certo negare l’evidenza.

Mario Monti secured agreement from Italy’s opposition politicians to form an emergency government – but rather than pacifying European markets as expected, Italy’s bond yields were pushed over 7pc while those of France, Spain, Belgium and Austria hit fresh highs.
Economists at Schroders warned that Rome’s borrowing costs were “unsustainable” even with the help of the European Central Bank (ECB). “With no solution to Italy’s problems in sight… we are heading for an almighty crash,” they said in a note. (Source) 

Spread Bund BTP di ieri

Quindi la colpa di quanto sta succedendo oggi sarebbe di Mario Monti? Oppure il mercato è triste perché non c’è più Berlusconi? Beh, forse chi è veramente triste per l’assenza di Silvio sono i cronisti, evidentemente in crisi i gossip, scoop e gaffes (previsto un aumento della disoccupazione nel ramo dell’editoria italiana).

No, nulla di tutto questo. Come era successo quanto Berlusconi non dava certezze al mercato, così oggi la finanza mette sotto scacco l’Eurozona intera, con il massimo delle tensioni sulla Tripla AAA della Francia oltre che sui soliti PIIGS.
Quando ci sono incertezze, basta poco. Fuga dal rischio, scattano le vendite e gli short sui bonds (a proposito, è allo studio un divieto per shortare i bonds, cosa che ritengo ben più importante e devastante, oggi dello short sull’equity) e l’effetto domino (o effetto contagio) fa il resto.

Spread Francia Germania 10yr

In un amen gli spread iniziano ad allargarsi. La finanza è materia di pecore. Tutti a seguire la massa e lo spread si allarga sempre più…e aumenta la paura…e aumenano le vendite…e si allargano gli spread… e la speculazione prende il largo e QUALCUNO senza dubbio si ingrassa (e a volte, ammettiamolo, ci rimette) alle spalle della povera gente.

Infatti non dimentichiamo che alla fine, questi scenari ricadono sui bilanci pubblici, incrementando il costo del debito e quindi, il tutto finisce a danno delle tasche dei cittadini. E a poco servono gli acquisti di bond da parte della BCE. Sono dosi di antidolorifico momentaneo che alleviano il dolore per qualche ora. Ma poi occorrono nuove dosi. Il che significa impiego di denaro. E la BCE, oggi, è già un enorme contenitore di titoli tossici o con volatilità elevata (dai,mettiamoci in questa categoria i BTP che non considero tossici).

Non è dunque corretto limitare la problematica all’area geografica del Bel Paese. Il problema oggi è innanzitutto europeo, con una BCE che non fornisce sufficienti garanzie (in quanto siamo sinceri, la BCE NON è la FED), e un fondo salva tutto EFSF che ancora oggi è in fase di discussione. E se devo dire la verità, convince sempre meno.
All’Eurozona poi manca una cosa, che sarebbe elemento cardine anche per come si è voluta chiamare. Manca l’Unione. Anche se si chiama Unione Europea.
Ci vuole poi maggiore unione politica, magari un parlamento centrale VERO e con potere legislativo. E poi, signori, sono stanco di dirlo, unione fiscale. Sennò non si va da nessuna parte. E il mercato troverà sempre una qualche falla dove poter entrare, colpire, devastare e scatenare l’ennesimo effetto domino. Insomma, si chiama Unione Europea ma non si vede neanche lo stralcio di un qualcosa che ci faccia pensare che sia vera Unione, se non per l’Euro.

Quindi un’Europa che DEVE cambiare subito nel suo midollo. Altrimenti qualsiasi mossa potrebbe essere superflua. Compresi i sacrifici italiani, in quanto le tensioni dell’Eurozona, magari su altri paesi, potrebbero magari comportare l’ennesimo allargamento degli spread sul Bund. La famosa “tempesta perfetta della finanza” una Caporetto che non solo ci porterebbe nel baratro, ma che trasformerebbe l’economia in una bussola impazzita, senza una direzione, senza una logica.
Ma questa al momento è utopia. E la realtà ahimè è fatta di finanza e spread che giocano a fare la fisarmonica, con borse e titoli di stato che fanno alti e bassi.
Siamo nati per soffrire. E sarà sempre peggio. Poi magari un giorno, andrà meglio. Ma il futuro lo si deve disegnare oggi, con riforme concrete e credibili. E non solo in Italia, ma anche in Europa. E il compito di Mario Draghi (ex GS) sarà estremamente determinante. Come altrettanto determinante sarà il ruolo di Mario Monti (ex GS).

E sia chiaro, GS non sono i supermercati…

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DT

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9 commenti Commenta
lampo
Scritto il 16 Novembre 2011 at 00:26

Concordo… anche se l’unica arma che abbiamo è aumentare la cultura finanziaria della gente, in maniera che capisca da sola… con la propria testa… da chi stare lontano.

alfio200
Scritto il 16 Novembre 2011 at 00:50

A mio avviso, la Germania sta germanizzando a forza tutta l’Europa con particolare riferimento ai paesi mediterranei (Francia compresa?) più recalcitranti a passare dallo stato di cicala a quello di formica. Per fare questo, usa il bastone della BCE che agisce sul debito pubblico comprando titoli di Stato dei suddetti paesi.

Una volta germanizzata l’Europa, avremo gli eurobond. Dopo di che, una politica comune europea (a guida tedesca, ovviamente). Dopo ancora, l’istituzione dei dazi da parte dell’Europa unita.

A questo punto, avremo un’Europa pronta a diventare superpotenza coniugando in base alla sua tradizione sviluppo e attenzione per il sociale (fasce più deboli).

Il che non sarebbe niente male…

lampo
Scritto il 16 Novembre 2011 at 01:05

alfio200@finanza,

Sono molto scettico… l’aumento dello spread sui principali paesi che hanno collegamenti con l’Italia non preannuncia niente di buono. Se colpiscono gli altri vuol dire che danno già per scontato che avremo seri problemi… ma non voglio neanche pensarci. 😥

Sarebbe interessante se DT mostrasse una schermata con i titoli più scambiati su Sigma X: non so… ma ho la sensazione di sapere già quali sono. 🙄

Scritto il 16 Novembre 2011 at 09:05

Secondo la mia opinione, sembra che piu’ che una manovra speculativa sia una “spinta” per creare Eurobonds prima di creare una europa fiscale unica, seguita da una eurodittatura… non sono particolarmente prono alle teorie complottistiche pero’… Tra l’altro altre misure del passato come i controlli negli aeroporti mi hanno lasciato estremamente perplesso, c’e’ una teoria che vuole che i questi siano stati amplificati per creare uno stato di obbedienza cieca nei controllori stessi per il bene della comunita, della sicurezza e della societa’, cio’ per indurre la popolazione ad accettare in seguito il resto dell’autoritarismo alle porte, mi sembrava una minchiata, ma alcuni particolare mi hanno fatto ricredere.
Primo alcuni incidenti aerei hanno dimostrato che le compagnie e gli stati se ne sbattono della vita dei viaggiatori, tanto sono assicurati.
Per abbattere un aereo basta mettersi fuori dall’aereoporto con un missile terra aria portatile (e dubito che i terroristi non abbiamo tali armi, vedi guerre in corso..)
I controlli sono assolutamente non sicuri, decine di scandali di vise dati passando un po’ di denaro a chi controllava.
Un amico ha viaggiato con un set di coltelli affilati nella borsa perche se li era dimenticati, pero’ gli hanno sequestrato il tagliaunghie.. ho molti casi del genere.
Il costo delle nuove misure e’ assolutamente sproporzionato agli effetti che si vogliono scongiurare in compenso creano il terrore nella popolazione alterando il livello da verde a rosso.
Come diceva Andreotti a pensare male e’ peccato ma spesso ci si azzecca..
La finanza e’ solo un tassello del piano di conquista in atto… Non credo ad illuminato o altre cose del genere, credo ad una tendenza dei vari stati a voler controllare tutto…. Un nonnismo burocratico…. Fanculo….

Scritto il 16 Novembre 2011 at 09:28

lampo,

Puoi aumentare la cultura finanziarianquanto vuoi, ma la gente ragionerà e prenderà sempre decisioni “di pancia”, masochisticamente.

idleproc
Scritto il 16 Novembre 2011 at 09:38

DT. Concordo in toto.

Non credo, a parte qualche sbavatura storico-culturale mediterranea e nell’ est-EU, che i Teutoni abbiano mire politiche imperialiste. Il problema sono i Galli Cedroni che sono entrati nel giochetto globale credendo di essere determinanti quando sono invece pedina destrutturante di un’unità politica europea. Sono sempre stato contraio all’europa e all’euro per come si è formata, è stata costruita sulla base della sola finanza, di interessi di alcune multinazionali e della sopravvivenza ed espansione di alcune caste come quella italiota. Quello di oggi è il risultato.
Solo un’unità politica ed uno Stato comune salverà l’euro. Non si potrà più parlare di euro se l’europa si frantumerà in due o più aree, sarà un’altra cosa.
Chi ha costruito questo euro e i problemi economico e sociali conseguenti non se ne prenderà mai la responsabilità… sono in attesa di sentirne le fregnagcce se salta.

paolo41
Scritto il 16 Novembre 2011 at 13:45

mariothegreat@finanza,

……un bocconcino appetitoso è già sul tavolo…..Finmeccanica… anche perchè su certe linee di prodotto dà noia a qualche grosso concorrente….
Ho postato, un paio di giorni fa, parlando della fiducia assolutamente necessaria, in questo momento, al nuovo governo, che dobbiamo fare attenzione a che non si verifichi un’altra fase di deindustrializzazione come negli anni 90…..

gainhunter
Scritto il 16 Novembre 2011 at 13:46

alfio200@finanza: A mio avviso, la Germania sta germanizzando a forza tutta l’Europa con particolare riferimento ai paesi mediterranei (Francia compresa?) più recalcitranti a passare dallo stato di cicala a quello di formica. Per fare questo, usa il bastone della BCE che agisce sul debito pubblico comprando titoli di Stato dei suddetti paesi.

Germania formica? 😯 😯 😯

Dream, non è che ci fai vedere un grafico dell’andamento del debito pubblico tedesco e del debito/pil? E magari anche quello francese.
Altrimenti parliamo per stereotipi…

lampo
Scritto il 16 Novembre 2011 at 15:13

percefal,

Lo so purtroppo… ma consideralo un “atto di resistenza”.

Almeno a posteriori… potrò dire di aver provato a cambiare il destino… e la mia coscienza sarà tranquilla (ovvero “ci ho provato!”).

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