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FED: cambio in cabina di regia? Cosa potrebbe succedere?
Ancora tasso inflazione. Soliti discorsi e soliti ragionamenti. Leggendo i vari flash news, si percepisce che i responsabili delle politiche della Federal Reserve stanno valutando la possibilità di rialzi dei tassi di interesse anticipati rispetto a quanto si pensava necessario solo pochi mesi fa, mentre l’inflazione continua ad essere sostenuta.
Ritengo sempre difficile che la FED prenda posizione prima del necessario, perché potrebbe risultare destabilizzante per i mercati finanziari. Se vado a vedere la situazione, oggi onestamente parlando non sto notando sui mercati grossissimi cambiamenti, confermando la logica di (prolungata) transitorietà del tasso inflazione.
E’ vero che al momento i parametri dell’inflazione sono fuori dalle logiche…
…ma è altrettanto vero che il mercato, analizzando i tassi forward 2y2y e 5y5y non mi sta dando indicazioni particolarmente forti su quanto l’inflazione è vista cosi forte per il futuro.
Quindi in realtà tutto sembra tranquillo. Ma c’è un elemento di disturbo nuovo. Oggi è il D-DAY dove il presidente Joe Biden deciderà se mantenere Jerome Powell come presidente della Fed per un altro mandato o elevare invece il governatore Lael Brainard a capo della FED.
In realtà sia Powell che Brainard hanno affermato di ritenere che l’attuale aumento dell’inflazione diminuirà il prossimo anno man mano che le catene di approvvigionamento verranno ripristinate ed entrambi sono favorevoli ad una FED che si dirige verso un mantenimento dei tassi di interesse ai minimi storici, stimolando il più possibile l’economia, andando quindi a “comprare tempo” al fine di dare ulteriori occasioni ai milioni di americani che hanno perso il lavoro o hanno lasciato la forza lavoro durante la pandemia per trovare una nuova occupazione.
Lael Brainard: a new era?
Però cambiando il direttore d’orchestra, la FED continuerà lo stesso concerto in “toto”, con lo stesso stile? Ricordate l’impatto violento che ha avuto l’arrivo di Powell alla FED con qualche suo commento “fuori luogo”? Già molto presidenti delle FED locali si stanno dirigendo verso un atteggiamento più aggressivo. Alcuni sono favorevoli quindi ad un anticipo del rialzo dei tassi. Quindi si va oltre al solo tapering.
Ma se devo dirla tutto, non mi preoccupa nemmeno troppo il rischio di un possibile rialzo. Ciò che potrebbe creare problemi è appunto una questione di comunicazione. Ormai sappiamo benissimo che le banche centrali devono lavorare soprattutto di “forward guidance”. Una parola può avere effetti più importanti di un fatto concreto. E su questo, un eventuale arrivo di Brainard non ci dà grandi certezze. Obiettivo BASE è continuare a mantenere la volatilità BASSA. Altrimenti potremmo avere un problema. Proprio come nel dicembre 2019.
PS: a scanso di equivoci, il mercato sconta a 6 mesi la possibilità di un rialzo dei tassi USA al 31%.
STAY TUNED!