FED a sorpresa: taglio di mezzo punto

Scritto il alle 23:46 da Danilo DT

In una mossa inaspettata che ha colto di sorpresa molti osservatori economici, la Federal Reserve ha annunciato questa sera un taglio dei tassi di interesse di 50 punti base, portando il tasso di riferimento al 5%.

Questa decisione segna una svolta significativa nella politica monetaria degli Stati Uniti, segnalando un cambio di rotta rispetto alla precedente strategia di mantenimento di tassi elevati per contrastare l’inflazione.
Il taglio era atteso, ma forse non di 50 bp.

Il presidente della Fed, Jerome Powell, ha spiegato che questa decisione è stata presa in risposta ai recenti dati economici e alle prospettive di crescita. Sebbene l’inflazione rimanga una preoccupazione, la Fed sembra ora più concentrata sui rischi di un rallentamento economico e sulla necessità di sostenere la crescita. Ma potrebbe anche voler lanciare un segnale. Il rallentamento è maggiore delle attese.

Questo taglio dei tassi avrà probabilmente un impatto significativo su vari settori dell’economia. Per i consumatori, potrebbe tradursi in tassi più bassi sui mutui e sui prestiti personali, potenzialmente stimolando la spesa e gli investimenti. Le aziende potrebbero beneficiare di costi di finanziamento ridotti, che potrebbero incoraggiare nuovi investimenti e l’espansione delle attività.

Tuttavia, questa mossa non è priva di rischi. Alcuni economisti temono che un taglio dei tassi in questo momento possa riaccendere le pressioni inflazionistiche, vanificando i progressi fatti negli ultimi mesi nel contenimento dell’aumento dei prezzi. Altri vedono questa decisione come un segnale che l’economia potrebbe essere più debole di quanto precedentemente ritenuto.

Come vi dicevo in apertura, io stesso non mi aspettavo subito un taglio da 50bp. E visto che mi piace provocare, vi illustro una situazione particolare.
Lo sapete che è successo le ultime volte in cui la FED ha tagliato i tassi di 50 bp? Eccovi qui sotto uno schema che vuole essere provocatorio.

3 Gennaio 2001

– Lo SP500 perse circa il 39% nei successivi 3448 giorni
– La disoccupazione salì di un +2,1%
– Si andò in recessione

18 Settembre 2007

– Lo SP500 perse il 54% nel successivo anno
– La disoccupazione salì del 5,3%
– Si andò in recessione

OK, parliamo di due momenti storici molto particolari. Bolla internet e default Lehman. E sappiamo tutti benissimo che sono situazioni non replicabili oggi. Resta però il fatto che molto probabilmente la FED è intervenuta in questo modo proprio perché troppo preoccupata del rallentamento in corso. Ma questo lo capiremo solo col tempo.

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

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1 commento Commenta
pistarr
Scritto il 19 Settembre 2024 at 16:22

” Alcuni economisti temono che un taglio dei tassi in questo momento possa riaccendere le pressioni inflazionistiche,…….. Altri vedono questa decisione come un segnale che l’economia potrebbe essere più debole di quanto precedentemente ritenuto. ”

L’autore non si smentisce…. sia gli ALCUNI sia gli ALTRI (cioè secondo lui tutti… perchè gli alcuni e gli altri di solito vengono citati per comprendere tutti gli schieramenti) interpretano in modo negativo l’evento del taglio di 50 punti base..

Uno schieramento , moderato che potrebbe considerare un “soft landing” no eh? neanche per idea….
mal si concilierebbe col finale del post…. il solito tragico epilogo che l’autore maschera con un dolciastro ” OK, parliamo di due momenti storici molto particolari. Bolla internet e default Lehman. E sappiamo tutti benissimo che sono situazioni non replicabili oggi ”

Sarà una provocazione dice.. ma per quello che scrive e predice qui (da anni) sotto sotto forse è quello che si augura… la tempesta perfetta che ripagherebbe tutte le previsione errate, le sirene di allarme gli inviti alla consapevolezza mentre i mercati facevano esattamente l’opposto delle sue previsioni

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