FALLIMENTO LEHMAN BROTHERS?
Riprendo in mano il dossier “Lehman Brothers”. Non perché mi sia innamorato di questa banca americana, che è comunque la 4° investment bank a livello di importanza, ma perché ho ricevuto diverse email di lettori preoccupati delle prospettive dei possessori di obbligazioni emesse dalla stessa Lehman Brothers.
Molto è stato detto ieri, sia nel post dedicato e anche nei commenti degli eccellenti amici del blog. Vi darò in questa sede un parere personale sull’istituto americano e su come, secondo me si risolverà la cosa.Ovviamente, ribadisco, si tratta di pareri personali, discutibili e opinabili (e che diamine, siamo qui per questo, no?) e quindi non sono assolutamente “pura verità”.
Perdita record
Ieri sono stati forniti al mercato i dati del terzo trimestre. Una perdita per Lehman Bros. Pari a 3.9 miliardi di dollari, con ulteriori svalutazioni per 7.8 miliardi. Il grande boss, Richard Fuld al momento resta in cabina di regia e preannuncia operazioni atte a ristrutturare la società.La preoccupazione degli investitori, nelle ultime sedute è dovuta fondamentalmente a 2 fattori:
FATTORE UNO: la FED, a seguito del salvataggio di Fannie Mae e Freddie Mac, si è chiamata fuori dalla questione, dicendo che ciò che poteva fare lo ha fatto. Oltre non può impegnarsi (Come non darle ragione?)
FATTORE DUE: la KDB, ovvero la Korean Development Bank, interessata ad un ingresso corposo nel capitale, ha deciso di interrompere la trattativa.
Queste due cose hanno fatto calare il gelo su Lehman Brothers, tanto che in borsa ha ulteriormente dimezzato il suo valore, facendo temere il rischio default. Ma se poi andiamo a vedere a fondo la questione scopriamo che, ridendo e scherzando, Lehmam alla fine della fiera, taglia il dividendo da 68 a 5 centesimi e che ha comunque fior fiori di pretendenti. Private equity (KKR per esempio), banche inglesi, canadesi, giapponesi (Nomura). Insomma i pretendenti non mancano. E questo la FED lo ha capito e quindi lascia che sia il mercato a risolvere la questione. Lehman, malgrado il suo stato di difficoltà, ha ancora la possibilità di decidere il suo futuro, vendendo certo alcuni gioielli di famiglia, ma rifiutando situazioni che potrebbero diventare troppo invasive (vedi l’impegno coi coreani).
Ormai è una banchetta…
Una curiosità. Oggi in borsa Lehman Brothers capitalizza solo 4 miliardi di Euro. Se volete fare un paragone Unicredit capitalizza 50 miliardi e Intesa San Paolo un po’ meno. Oggi Lehman potrebbe essere “mangiata” da moltissimi pretendenti. Ma loro, al momento possono permettersi di dire al mercato: “cerchiamo sinergie industriali per remunerare al meglio gli azionisti”. Un segnale importante.E se tutto invece va male? Resta l’ipotesi peggiore per la banca: la perdita dell’indipendenza ed eventualmente un bello spezzatino. Sarebbe la fine della gloriosa banca USA come la conosciamo noi. Ma non necessariamente per gli obbligazionisti che hanno comprato dei bonds investment grade che stanno scendendo inesorabilmente sul mercato.
STAY TUNED!
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Grazie e buona lettura!DT