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EVITARE UNA NUOVA CRISI BANCARIA! Ecco la priorità assoluta

Scritto il alle 06:45 da Danilo DT

SVB: rischio contagio limitato, ma ora occorre la mano “non proprio invisibile” della FED

Certo che i mondo è proprio matto e il “cigno nero” svolazza sempre quando meno te lo aspetti. Fino a qualche giorno fa si discuteva del comportamento della FED nel meeting di marzo dopo gli ultimi dati macro. Ed ecco che quando meno te lo aspetti, tutto cambia per un qualcosa che non era attesa ma che potrebbe NON essere (e questo è il grande problema) un caso isolato.

Su quanto è accaduto alla Silicon Valley Bank (SVB), banca californiana fondata circa quarant’anni fa, ormai è noto. Dopo Washington Mutual nel 2008 è il default bancario più importante nella recente storia USA.

I motivi del default di SVB

I motivi del fallimento? Beh, le cause sono molteplici. Innanzitutto SVB aveva in pancia troppi titoli di stato a lunga scadenza, comprati con la liquidità a disposizione. Peccato che poi i tassi sono saliti e questi bond sono crollati portando delle minus devastanti per la banca.

E quei soldi erano soprattutto depositi di start up della Silicon Valley che come è noto, bruciano cash in modo assurdo. Morale. SVB costretta a vendere bond per avere liquidità accumulando perdite enormi.
Questa situazione porta quindi il management a deliberare un aumento di capitale per tamponare la voragine. Che poi salterà successivamente. Ma la voce gira e inizia un “bank run”. Tutti a togliere altri soldi dai c/c di SVB e in poco tempo la banca resta a secco.

Quindi a quel punto nessuno è disposto a salvare SVB, l’aumento di capitale come detto salta. Arriva il panico, e anche altre piccole realtà che sembravano sicure, iniziano ad essere prese di mira.

E le altre banche?
Andiamo subito a smarcare una domanda che tutti si fanno. Ci sono altre SVB? Diciamo che tra i BIG (e SVB non era affatto piccola) la situazione di SVB era unica.


E’ chiaro che SVB al momento resta un caso potenzialmente isolato. Ma l’effetto contagio potrebbe essere in agguato perché il mercato può far saltare le banche quando arriva il panico. Ecco perché ci vuole un intervento dall’alto. Ovvero della FED. I mercati come i correntisti vorranno essere rassicurati, e quindi la stessa FED dovrà garantire un sostegno soprattutto in ambito di liquidità.

Più vigilanza? Ad essere sincero, dopo il 2008 c’è più vigilanza, ma proprio per le banche regionali hanno grandi esenzioni. Infatti questi scenari con le BIG banks non sarebbero accaduti.
Intanto però ora le tante start up che avevano i soldi in SVB andranno in crisi non solo per finanziare i loro progetti ma anche per le spese più ordinarie come bollette e stipendi. E quindi, è evidente il fatto che il fallimento di SVB avrà un impatto anche sull’area californiana.

Perdite non realizzate. E le altre?

Come ho illustrato prima in una slide, il problema delle perdite sul portafoglio titoli è comune a tutto il sistema bancario. E per fortuna non abbiamo altre BIG BANKS messe male come SVB. Ma se guardiamo bene…. BofA non è poi così ben messa.

Se ci fosse una fuga di capitali da Bank of America, ci sarebbe un caso analogo a SVB ma con impatti sistemici ben diversi. Ed ecco perché la FED domani comunicherà sicuramente un qualcosa a sostegno della liquidità del sistema bancario. Occhio, BofA ha delle riserve importanti che SVB non aveva il che ci tranquillizza, ma è indubbio che gli effetti sul mercato si farebbero sentire. Sia per il sentiment e sia per il restringimento di tutti i canali creditizi e di liquidità.

Un grafico che vi tranquillizza. Ciò che preoccupa quindi è la speculazione e l’effetto contagio. Se la FED mette in piedi un sostegno sui canali di liquidità sicuramente sarà un toccasana ma non solo…

(…) Il governo degli Stati Uniti esclude il salvataggio della banca ma vuole evitare il “contagio”, ha affermato poco dopo la segretaria al Tesoro, Janet Yellen. In un’intervista alla Cbs Yellen ha spiegato che il governo vuole scongiurare l’eventualità che il crollo della Silicon Valley abbia un effetto domino sul sistema bancario Usa. (…) La Fed e la Fdic – la Federal Deposit Insurance Corp – stanno ora valutando la possibilità di assicurare tutti i depositi, riporta la Cnbc citando alcune fonti. (…) Domani la Federal Reserve terrà, alle 11.30 di Washington, una riunione a porte chiuse del suo consiglio con procedure accelerate. (Source

Quindi forse le cose si sistemeranno in un modo o nell’altro. Resta un problema che non possiamo sottovalutare. Ovvero che il momento economico (rallentamento verso recessione) non potrà che enfatizzare la situazione e generare ulteriore debolezza. Ma poi magari la FED ci sorprende e ci regala qualche perla di sostegno che possono essere anche di tipo psicologico. Non ci resta che aspettare questa sera.

STAY TUNED!

Danilo DT

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