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MACROECONOMIA ed ORO: ecco la nuova “bad bank”, è la BCE
GUEST POST: grafico oro che si avvicina al triplo minimo. Intanto la BCE inaugura la nuova stagione delle bolle speculative.
Continua la fase di difficoltà per l’oro che, malgrado un recupero settimanale sopra l’area $1.250,00, continua il suo “downtrend”, e rischi di finire in area $1.180,00 – $1.190,00, ovvero con prospettive di creazione di una figura di “triplo minimo”, e certamente le misure di Mario Draghi spingono e ci prospettano tale possibilità.
Infatti come è noto la BCE ha varato un pacchetto di soluzioni atte a contrastare la depressione e la stagnazione economica dell’Eurozona che Danilo DT ha ben illustrato in questo post.
La BCE è la nuova “bad bank” del sistema
A prima vista possiamo dire che molte prese di posizione sono palesi omaggi al sistema bancario, il quale ringrazia e si impegna a “rifilare” alla BCE la maggior parte dei prestiti “incagliati” che hanno in portafoglio, nonche’ a sbolognare vari titoli “spazzatura” (i “junk bonds” ovvero i titoli cartolarizzati); titoli ad alto rendimento e ad altissimo rischio d’insolvenza. Con questa mossa le banche “ripuliranno” i loro bilanci dal “marcio” derivante da prestiti azzardati a privati, concessi senza valutare appieno i rischi; dall’altro “alleggeriranno” i loro portafogli rigonfi di titoli obbligazionari speculativi, cedendoli alla BCE in cambio di titoli di stato a basso o nullo rischio d’insolvenza.
In altri termini, possiamo tranquillamente dire che la BCE e’ ufficialmente divenuta una “bad bank”. E’ probabile (non lo escludo), che queste iniezioni di liquidita’, il sistema finanziario europeo ricomincera’ a prestare denaro all’economia reale. Ma occorre tenere presente che il sistema finanziario attuale e’ completamente deregolamentato; in primo luogo perche’ le banche, in regime di “riserva frazionaria”, sono “sottopatrimonializzate” rispetto al livello di prestiti in leva finanziaria che concedono. Quindi, stante l’attuale sistema, il patrimonio bancario copre solo una “frazione” rispetto all’esposizione finanziaria della banca. In secondo luogo, come in passato, esse tendono a concedere prestiti “slegati” dalle dinamiche produttive ed economiche effettive,arrischiandosi eccessivamente a rischi d’insolvenza dei clienti (anche per il fatto che, in regime deregolamentato, esse possono “trasferire” il rischio a terzi, come nel caso della crisi mutui suprime). E’ molto probabile, come gia’ successo con le misure di espansione monetaria in USA, che l’attuale “quantitative easing” in salsa europea gonfiera’ nuovo bolle speculative, con gravi rischi per la stabilita’ globale del sistema.
Un’ultima annotazione. Il vero problema in Europa, come del resto in tutto l’Occidente, e’ l’alto livello di indebitamento pubblico e privato. Prestare denaro a tassi piu’ bassi, NON risolve questo problema. ANZI, lo aggrava, perche’ il sistema tende a contrarre di nuovo ulteriore debito per favorire “la crescita”, ma nessuna crescita fondata sull’indebitamento puo’ evitare il fallimento sistemico. Queste politiche monetarie possono inflazionare il debito, occultandone la reale portata, ma non risolvere questo problema. L’Euro si indebolira’ verso tutte le altre valute, ma sopratutto verso l’oro. Ne trarra’ giovamento l’export, forse, in parte l’occupazione, ma i risparmi saranno falcidiati. Non e’ possibile rendere omogenee le varie aree economiche dell’Europa tramite politiche espansionistiche. Come del resto, fu un errore da parte delle economie “deboli” del Sud Europa, volersi vincolare all’Euro, un sistema di cambi fissi che ne penalizza la produttivita’. LA MONETA RIFLETTE LA FORZA ECONOMICA DI UN PAESE; NON IL CONTRARIO. L’Europa non ha politica fiscale comune, debiti pubblici in comune; le aree economiche sono eterogenee cosi’ come i sistemi politici di ogni paese membro. Quanto i tassi d’interesse si avvieranno verso una fase rialzista, tutto questo debito accumulato nel tempo, tendera’ a esplodere inevitabilmente.
La strada dell’Europa e’ segnata. In futuro soffrira’ di ulteriore pressione fiscale, ristrutturazione dei debiti pubblici e svalutazione monetaria. E andremo incontro, a mio parere, al FALLIMENTO DELL’UNIONE MONETARIA.
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…ops scusa, non sei tu l’autore!
…concordo pienamente con l’autore!
Diciamo che io e l’autore in questo caso siamo in sintonia. Ma se leggi il post in uscita a breve… ALLEGRIA!
Forse non hai letto le ultime tre righe. Non molto tempo fa ( max 2 mesi ) ricordai le norme cac riguardo le emissioni statali e rispondesti che attualmente ( allora ) non se ne vedeva il caso di menzionarle. Hai cambiato idea grazie al 5 giugno? Ciao.
analisi un po’ impanicata che non tiene conto di alcune variabili ( che andavano collegate per avere un prospetto chiaro ), ma che weidmann conosce benissimo, per questo tace
draghi ha appena accettato di purgare le banche tedesche e comprare gli abs non sterilizzati della DB Bank e delle banche dei landers; questo comporta però che la BCE diventi, come tu dici, una bad bank di sistema;
ma attenzione, perché il drago è tutt’ altro che scemo: ha chiesto che gli abs siano coperti da ‘ asset reali’
che significa? La Buba mesi fa chiese il rientro del suo ORO agli USA ( i quali non ce l’ avevano, si veda il teatrino Bernanke quando Weidmann lo chiese… sono andati a prenderlo in Ucraina… la prima cosa che Yatseniuk fece fu di imbarcare l’ oro ucraino su un aereo per gli USA, una delle tante ladrate dello Zio Sam, come in Libia ).
Dunque quest’ oro in Germania è già rientratom assieme a quello che la Francia ha restituito subito
ma quest’ oro va tutto in BCE, dal Drago, il quale ‘ sì, cara Buba, io ti svuoto delle schifezze subprime che la California ti ha dato, ma uso il TUO oro come collaterale per ricoprirmi… quindi emetto un po’ di billions da dare ai francesi- in sofferenza pure loro- per ricapitalizzarsi, abbasso il prezzo dell’ oro, così quando l’ avrò incamerato, al momento di piccolo rialzo ( non una gran cosa… l’ oro sarà bear MOOOOOLTO a lungo ), avrò quei soldi giusti che mi permettono di non diventare bad bank. E salvo capra e cavoli.
il piccolo banchiere tedesco, pallido e conscio della schifezza che ha in casa sua, annuisce
nello stesso tempo, per aiutare l’ italia, il drago abbatte i tassi di interesse. Con una mossa prende tre piccioni: svuota la germania di abs ma si ricopre con l’ oro tedesco, ricapitalizza le banche francesi, non chiede interessi agli italiani ( sapendo che gli italiani non hanno problemi col loro debito pubblico, sono anche in avanzo primario, il problema all’ italia lo creano gli interessi dati dalla forbice spread ).
E intanto, costringe la germania a ‘ redistribuire’. E’ vera crescita questa? assolutamente no, è solo un ripareggiare le bilance. Alla fine the winner is BCE, e l’ euro starà tranquillamente a galla.
Digli scemo al mario.
ah, p.s: nel caso nessuno se ne sia accorto… questa è economia pianificata, con debita repressione finanziaria
altro che mercato deregolamentato… a dettare il passo di danza è la BCE
Che l’oro salga è chiaro..ma quando risalirà l’argento almeno alla quota di estrazione di 22$/oncia, possibile ci sia tutta questa disponibilità immediata..
Perché non consigliarlo pubblicamente..come investimento a lungo termine?
interessante analisi la tua. Potresti definire meglio il “moooltoa lungo” secondo la tua visione ? Grazie
saluti a tutti
…Danilo, oggi sei particolarmente ottimista!
…a parte le battute concordo pienamente quanto da te scritto.