EURO-DELIRI: € deve essere forte così incentiva turismo ed export

Scritto il alle 15:54 da Danilo DT

Il nuovo che avanza.
Largo ai giovani, gente che ha studiato e che sa.

Bene, fa piacere pensare che tutti vogliono il rinnovamento e noi lo troviamo in soggetti come questi, persone che addirittura fan fare bella figura a personaggi come Salvini che sono ampiamente discutibili dal punto di vista della cultura economica.
Ma tant’è, vorrà dire che ci meritiamo questo ed altro.

Dedicate qualche minuto del vostro stanco e piovoso venerdi per ascoltare le deliranti affermazioni di questo personaggio politico che risponde al nome di Dario Nardella.

Per chi no lo conosce, è il designato futuro sindaco di Firenze, il successore di Matteo Renzi.
In quest’intervista elogia l’Euro e ne esalta le qualità. Il che ci può anche stare. Peccato però che le motivazioni sono quantomeno deliranti. Secondo il buon Dario, un Euro forte contribuisce all’aumento delle esportazioni ed incentiva il turismo.

Ma ciccino caro, non è che forse hai bisogno di un ripassino in economia? E visto che sei il sindaco di Firenze, non è che per caso puoi anche studiare un po’ di più di tutto il resto?
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9 commenti Commenta
gilles27
Scritto il 4 Aprile 2014 at 16:29

Danilo che dire… dopo 20 anni di Berlusconi. ecco il nuovo che avanza.
( io sono di quelli che criticava la vecchia DC, poi durante l’ultimo 20ennio ho detto piu’ volte “rimpiango la vecchia DC”, adesso mi tocca dire… rimpiango Berlusconi!!)

….ecco cosa posta su FB ANDREA SCANZI dopo lo scontro con la Serrachiani ad 8emezzo su LA 7

L’eco dello “scontro” con Debora Serracchiani mi spinge a una riflessione. Vi ringrazio dei commenti, delle visualizzazioni, dei consensi record. E vi ringrazio anche delle critiche pertinenti (ahimè poche). Deliberatamente due sere fa ho alzato i toni, perché ogni tanto va fatto e perché le parole arroganti della Serracchiani nei confronti di Barca, Grasso e Rodotà sono semplicemente intollerabili. Sapevo bene che la grancassa di renziani in servizio permanente e a libro paga del Pd avrebbero fatto partire la mitraglia. Prima o poi rovisteranno nel mio passato e nel mio privato cercando chissà cosa (li porto avanti nel lavoro: non sono gay, non sono bisessuale. Sono divorziato, non ho figli, non ho fratelli e sorelle, ho una compagna e due cani. Feticista al 150%, un po’ di sadomaso quando serve, soprattutto se la Mistress è Rosario Dawson. Un po’ banale, vero? Ah già: ho fatto l’arbitro sei anni, credo come Renzi. Brrrr. Fine scheletri nell’armadio).

Per carità, in sé la mitraglia dialettica mi diverte molto. Può risultare stimolante. Se io attacco, merito e anzi desidero attacchi. Capisco poi benissimo che blogger ambiziosi e dirigenti arrembanti, pur di guadagnarsi un briciolo di notorietà, provino a sfruttare la notorietà di un giornalista che odiano – e mi odiano perché pagherebbero oro per avermi in trincea con loro: spiacenti, non amo mischiamenti e e piuttosto divento fan delle infradito. Li capisco, ci sono passato anch’io: è umano. Fa male non avere pubblico e guardare quei pochi che invece lo hanno: ci si sente frustrati, ci si sente direttori di Europa (che è poi la stessa cosa). Li capisco e sono loro vicino. Non è facile convivere con certe facce e stare sempre dentro un film chiamato “Being Antonio Polito” (Malkovich era altro mondo, dai). Oltretutto adoro quando i nipotini yesman di pigithepenguinbattista mi stroncano: è l’ennesimo segnale che la strada intrapresa è quella giusta. Purtroppo la stragrande maggioranza dei renzini scrive male e pensa peggio. Sono intellettualmente stimolanti come una zuppa di cicerchie: una rottura di palle inaudita. Alla terza riga ho già smesso di leggerli e sono tornato a Vonnegut. Neanche mezza critica sul merito e tante frignate del tipo “sai solo criticare”, “allora vacci tu al Governo”, “rosicone”, “invidioso” (di chi, a parte di me stesso?), “amico di Grillo” (che non vedo e sento da tre anni). Yeowwwnn.

I renzini – non tutti, per carità – non sono appassionati di politica: sono tifosi sfegatati, che hanno pure scelto uno degli idoli più fisicamente e intellettualmente improponibili del globo terracqueo – capisco essere fan di Johnny Depp, ma esserlo di Matteo Renzi è una perversione francamente incomprensibile. Purtroppo la deriva della politica a “tifo” appartiene a ogni sponda, renzini ortodossi e grillini talebani, e – lo dico a margine – questa categoria di tifosi ottusi e acritici è proprio la prima categoria che la moderazione di questa pagina ama bannare. Non voglio ultras che non ragionano tra le palle: non a casa mia.
Uno dei problemi del renzismo è che è un mix nefasto di arroganza e incompetenza. Renzi è un venditore di fumo, ma almeno sa venderlo. Non dice niente, e quando legge Zagor neanche lo capisce (la trama è troppo complessa), ma se fosse un semplice avventore del Bar Sport di paese farebbe anche ridere. Lo vedresti arrivare, lo sentiresti raccontare che “ho truccato il motorino”, “ho baciato quella lì”, “ho telefonato a Mandela” e gli diresti: “Sì, bravo Matteo. Ora però beviti la gazzosa e torna a casa, su, fai il bravino”. E’ un fanfarone, che non sa neanche cosa dice ma lo dice. Come bullo sfigatello di paese funzionerebbe anche, come Premier è purtroppo mediamente pericoloso. Peggio ancora sono i suoi apostoli e le sue groupies. Non sanno niente, trasudano pochezza e ignoranza (non tutti. I Delrio e Taddei sanno di cosa parlano, e certo potrei fare altri nomi). Ieri guardavo la Picierno a Servizio Pubblico: disastro tragicomico. Un’altra strepitosa sfollatrice di consensi. Come la De Micheli per Bersani e Letta. Ogni volta che la Picierno va in tivù, un neo di Renzi muore. E in tanti sono come lei. Tipo la Pinotti, Ministro della Difesa, quella che “gli F35 servono perché magari uno ci lancia un missile” e a quel punto – si presume – gli F35 si trasformano in Mazinga e rimbalzano il missile lontano nella ionosfera. Ecco: siamo in mano a questa gente. Pretendono di sventrare una Costituzione che non hanno letto e non conoscono. Promettono riforme che o non esistono o sono scritte oltremodo ad minchiam (e qui spiego perché: http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/03/le-riforme-di-renzi-ecco-perche-sono-una-schifezza/937513/). Quando glielo ricordi, frignano e reagiscono sempre così (http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/29/le-10-tavole-della-frignatina-renziana/930698/). Uno strazio.

Ci sarebbe da ridere, ma onestamente non rido. Non nego che questa situazione mi inquieti. Una mandria di dilettanti allo sbaraglio sta operando perché una democrazia occidentale diventi una dittatura del premier. Il rischio di deriva autoritaria è oltremodo evidente e non c’era bisogno di Zagrebelsky per scoprirlo. Da qui la mia preoccupazione, da qui il tono “forte” di due sere fa (che non diventerà la mia cifra, perché non sono Sgarbi e i cazzotti vanno centellinati: altrimenti non funzionano più). Se mi accontentassi della sfera privata, non potrei chiedere di meglio. Alla soglia dei 40 anni, ho già fatto più di quello che sognavo di fare in tre vite. Ma non c’è solo il privato e per la casa in collina di Pavese c’è tempo. Trovo che il momento attuale sia delicatissimo: o difendiamo le regole della democrazia, o ci troviamo immersi in un presidenzialismo deviato e piduista, promulgato da un condannato in via definitiva interdetto da tutto e da un pupazzo fanfarone tanto bugiardo quanto ambizioso. Trovo che un giornalista, un artista, un intellettuale abbia il dovere di non stare a guardare. Come trovo che ogni cittadino debba tenere vigile il cervello senza farsi abbindolare dalle sirene di una stampa quasi sempre pavida e asservita. Ieri ho visto perfino Giachetti, uno dei più bravi nel Pd, uomo e politico che stimo, tramutarsi in un Boldrini qualsiasi pur di silenziare l’opposizione, rea unicamente di avere nominato l’innominabile e santissimo Napolitano (https://www.youtube.com/watch?v=B6isAp48bt4&app=desktop). Che tristezza.

Siamo di fronte a una “garbata arroganza” perfettamente rappresentata dalle Karine Huff Boschi di regime: tanto educate in apparenza quanto efferate (politicamente) nella sostanza. Non contesto il decisionismo in sé, che in politica ci sta: contesto i depositari del decisionismo attuale. Puoi essere decisionista se sei Churchill, non se sei Boschi o Madia o Picierno. Con la scusa della rottamazione stanno concretizzando le riforme piduiste-berlusconiane: quelle per cui dieci anni fa la sinistra scendeva giustamente in piazza e oggi invece no, vuoi perché la sinistra italiana non esiste quasi più e vuoi perché adesso il dittatore dello stato libero di Rignano è uno che promette di essere quasi di sinistra.
Spero di esagerare, ma non credo. State attenti, non mollate e non spegnete il cervello: è quello che vogliono. Siate liberi, siate affamati e – più che folli – non siate servi.

P.S. Ieri ho chiamato Stefano Rodotà. Per quanto possa sembrare strano, non l’ho ancora mai incontrato di persona né ci avevo mai parlato prima al telefono. Non avevo particolari motivi per cercarlo. Solo uno: esprimergli la mia solidarietà, la mia riconoscenza, la mia stima. Gli ho anche detto – ma lo sapeva già – che sono uno dei tanti che avrebbe tanto voluto lui al Colle invece di quello lì. Mi è parsa esattamente la persona che speravo che fosse: pare impossibile, ma ogni tanto è ancora bello sentirsi italiani.

Vincent Vega
Scritto il 4 Aprile 2014 at 17:05

la giornalista che combatte al suo fianco è meravigliosa 😆

lucianom
Scritto il 4 Aprile 2014 at 17:45

OK,OK commenti codivisibili,ma ricordatevi che sono stati quelli che hanno governato prima a portarci in questa situazione, non dimentichiamolo mai e rammentiamolo sempre in tutti i nostrii commenti!!!!
Penso che abbiate visto in passato le “Iene”,se si, sapete bene a che livello intellettuale erano quelli ci hanno governato sino ad oggi, perciò anche se tireranno ad indovinare faranno meglio.
Pensate che la mia sia solo una sola provocazione?

gilles27
Scritto il 4 Aprile 2014 at 17:58

lucianom,

….OK, OK è vero che quelli che c’erano prima ci hanno portato in questa situazione, ma come già detto, non voglio sempre rimpiangere il passato, che pure mi sembrava abbastanza schifoso.
Vorrei per una volta che “nuovo il nuovo che avanza” sia perlomeno serio e non un raccontaballe seriale!!

…tanto per ricordare cosa ha detto e non mantenuto MATTEO RENZI:

15 dicembre 2013
“Tutto il Pd aiuterà Enrico (Letta, ndr) nel semestre europeo”

23 dicembre 2013
“Mi ricandido a sindaco per i prossimi 5 anni”

14 gennaio 2014
“Il rimpasto di governo non è all’ordine del giorno, l’idea che uno vinca il congresso e chieda posti di governo è quanto di più vecchio e stantio si possa immaginare”

9 febbraio 2014
“Non voglio andare al governo senza passare dal voto popolare. Sono tantissimi i nostri che dicono: ma perché dobbiamo andare? Ma chi ce lo fa fare?”

11 febbraio 2014
“Un rimpastino? A me continua a non interessare. Ma se insistono, allora sarebbe come fissare la data delle elezioni

Alcune frasi di MATTEO RENZI che subito si dimenticano perché è il nuovo che avanza e ad alcuni italiani piace il NUOVO….

Lukas
Scritto il 4 Aprile 2014 at 19:12

gilles27@finanza,

“Il guaio di un Paese sottosviluppato non sta tanto nella mancanza di capitale o nell’arretratezza delle conoscenze tecnologiche quanto nella povertà del suo fattore umano: un Paese sottosviluppato ha imprenditori che valgono poco, operai che valgono meno, professori incompetenti, studenti che studiano poco, governanti che non sanno governare e cittadini senza senso civico. Per questo il Paese resta sottosviluppato. La mancanza di capitali e l’arretratezza tecnologica e amministrativa sono più conseguenze che cause del fenomeno dell’arretratezza”.

Carlo Maria Cipolla, 15/8/1922-5/9/2000, storico dell’economia, 1974.

idleproc
Scritto il 4 Aprile 2014 at 21:50

Lukas,
Fui uno dei fortunati che lo lessero all’epoca.

“Una persona stupida è una persona che causa un danno ad un’altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé od addirittura subendo una perdita.”

http://www.giovis.com/cipolla.htm

idleproc
Scritto il 4 Aprile 2014 at 22:16

Il vero dramma è che qualcuno se lo è votato almeno a livello di partito per arrivare alla nomination.
L’altro aspetto che si nota è il “sostegno” della “giornalista”…
E gli ospiti in “studio”…?

Mi prendo la mia parte di responsabilità, anche per buonismo, cortesia, indifferenza abbiamo lasciato spazi a persone in ruoli che noi stessi avremmo avuto problemi a ricoprire non ritenenendoci all’altezza delle responsabilità più rilevanti come lo sono tutte quelle pubbliche.
Vanno castrati sempre, non gli si deve permettere di crescere.

Scritto il 4 Aprile 2014 at 22:49

DT & Friends,

di cosa Vi meravigliate!?! Dove vivete, Mi viene da pensare, prima, e scrivere, poi?!

Lui fa il Suo: “lavora”- nella Vita non potrebbe/saprebbe fare altro; è il sunto di chi è in “politica” in Italia oggigiorno e SOPRATTUTTO di chi “gira” intorno a quel “mondo-SOTTOBOSCO”; a cominciare, dai TANTISSIMI “pseudo-giornalisti”, un tempo PORTABORSE-LECCACULI, d’IGNOBILI PERSONAGGI, che gLi fanno le MARKETTE quotidiane.

D’altra parte, chi gioca alla “ruota della fortuna”, di chi potrebbe circondarsi!?!

Potrei scrivere molte cose, ma sarebbe tempo perso.

La colpa principale e di chi L’incensa e Li “porta” avanti; subito dopo:

1- COGLIONE

chi ha messo la “X” e la Sua firma, su questo IGNORANTE, per candidarLo a Sindaco di una Città;

2- COGLIONE

alla STRA-grandiSSima chi Lo voterà come Sindaco; avranno un’IGNORANTE.

Contenti Loro. CAZZI Loro, come si dice.

Non perdete tempo, pensate ad altro; è meglio.

GAME OVER!

サーファー © Surfer

idleproc
Scritto il 6 Aprile 2014 at 15:14

Vero. Battaglia persa.
Per la guerra, quelle, di norma, si perdono sempre.

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