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Elezioni 2013: dove abita il realismo nei programmi elettorali?
I vari partiti si contendono i voti con una gara che sembra una mirata a premiare chi spara la bufala più grande. E con questo studio vi farete un’idea sui vari programmi e sulla loro potenziale affidabilità
Non posso negarvi un certo fastidio nel guardare la televisione e doversi sorbire ad ogni ora del giorno e della sera, tribune elettorali, confronti politici con i soliti noti che fanno la gara a chi la spara più grossa.
Ormai sembra diventata la caccia al guiness. Chi esagera più degli altri vince la competizione.
Certo, noi italiani dovremo essere ben coscienti di quanto sta accadendo e capire dove sta il realismo e quando invece inizia la “bufala”.
L’amico Pietro di Carpi mi segnala un eccellente link dove viene ripreso uno studio della Oxford Economics, che prova a fare quello che tutti, in realtà, cerchiamo di costruire mentalmente. Una classifica di chi è più credibile, più concreto e magari più aggressivo non solo nella campagna politica ma anche nel combattere la crisi.
Ma sia ben chiaro. Si tratta di un’indagine statistica e sicuramente discutibilissima, in quanto cerca di mettere su carta, in un’economia ipoteticamente stabile, la situazione attuale e proiettarla nel tempo e modificarla a seconda del programma politico adottato.
In parole semplici, si è presa la situazione italiana e, riprendendo ognuno dei programmi politici illustrati dalle varie fazioni in lotta per le elezioni, si è cercato di immaginare COME cambierebbero le cose se vinceva un certo partito sempre a condizione che quanto veniva detto, fosse poi mantenuto.
Per vedere il report, cliccate QUI.
Ed ecco in estrema sintesi quella tabella che riassume il lavoro fatto dalla Oxford Economics.
Come detto, tutto è opinabile e discutibile, come è innegabile il fatto che si siano omesse delle cose, ma come esercizio statistico per l’”uomo della strada” può risultare utile.
A prima vista sembra assolutamente vincente il modello del partito di Centro Destra. Addirittura con questo modello, il debito pubblico verrebbe abbattuto al 104% nel 2018. Meglio di un haircut! E poi la disoccupazioni in diminuzione, il miglioramento del settore immobiliare. Insomma, qui si parla di ripresa!
Quindi è questo il programma migliore? Si, a parole sembra il meglio. Peccato che poi dalla demagogia bisogna passare al realizzare tali idee. Infatti certe prese di posizione potrebbero compromettere in modo notevole i conti pubblici (mi riferisco ai generosi tagli delle imposte che in campagna elettorale fanno molto rumore e fanno prendere voti, ma poi sul campo non sono fattibili) che sono già decisamente in cattivo stato. E se il programma venisse realizzato, significherebbe SCONTRO DURO con l’Unione Europea e la Germania. Rischio di Uscita dall’Euro? E chi lo sa? Intanto però, se vince il Centro Destra, non credo che i mercati la prendano bene. E magari qualche Bund in portafoglio potrebbe tornare comodo…
Poi ci sono le valutazione del Centro Sinistra, dove però notiamo un certo senso di “incompiuto”. Programma abbastanza realistico ma su certi punti un po’ troppo “relativo”, nel senso che non si sa esattamente dove si potrebbe andare a parare.
Probabilmente, leggendo il report, mi rendo conto che la parola “realismo” si associa solo col programma di Monti (non odiatemi per questo) e di Giannino che però mi sembra troppo brillante sulle dismissioni in un momento storico economico molto difficile.
Morale: non voglio influenzare nessuno ma solo “rendervi edotti” di un modello che può tornarvi utile per capire chi è più credibile e chi meno.
Poi come detto, i programmi sono demagogia, la realtà è un’altra. Intanto però, una idea, ve la sarete fatta.
Credo che condividere questo post coi Vs contatti sia anche un atto di responsabilità nei confronti della Nostra Nazione che, mai come oggi, ha bisogno di concretezza e NON di fumo.
Buon voto a tutti.
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DT
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