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CRIPTOCURRENCY REVOLUTION: the beginning

Scritto il alle 10:57 da Marco Dal Prà

Dodici mesi di Criptovalute – Prima Parte

Colgo molto volentieri l’invito di scrivere su intermarket and more per parlare di criptovalute perché’ mi sembra un buon momento per fare il punto sugli avvenimenti degli ultimi 12 mesi, un periodo che ha visto tantissime novità e l’ingresso di nuovi attori nell’ecosistema delle monete elettroniche decentrate.

Eccomi quindi a portare il punto di vista di un tecnico elettronico con la passione per le monete digitali per analizzare cos’è accaduto e quali sono a mio modo di vedere le notizie che possono fare da trampolino per i futuri cambiamenti tecnologici.

Ci sono infatti alcune novità in arrivo per il 2018 che, a mio modo di vedere, hanno tutte le carte in regola per avere effetti dirompenti non solo nella finanza, ma soprattutto nei vetusti sistemi bancari e statali.

Ma prima di analizzare le prospettive future, per le quali mi sono promesso di scrivere un prossimo articolo, vediamo dove siamo e da dove siamo arrivati.

Partiamo quindi dal quadro generale delle criptovalute che ci presenta al 31 Ottobre Coinmarketcap , il sito di riferimento nel quale potete trovare tutte le statistiche ed i valori aggiornati in tempo reale.

Il mese si chiude per le cripto con una capitalizzazione di mercato di 182 Miliardi di dollari. E’ una cifra ben superiore ai 100 Miliardi che avevo azzardato in primavera come proiezione per fine anno; se il trend prosegue sarà’ molto probabile che a breve si arrivi nell’intorno dei 200; sono ancora numeri molto piccoli nell’economia globale ma, come vedremo oltre, i semi per la crescita sono già piantati.

Sempre dal punto di vista quantitativo, a fine ottobre le criptovalute sono arrivate ad essere oltre 1200, un numero ragguardevole ma che deve essere preso con le pinze. Questi siti infatti seppure molto specializzati, mescolano le criptovalute (circa 900) con i token (circa 300).

E’ un sistema di catalogazione che non mi trova d’accodo : è come se il forex venisse mescolato con l’azionario. Si mischiano sistemi con fondamentali diversi e soprattutto rischi diversi. Per ora accontentiamoci : si tratta di siti che forniscono una miniera di informazioni senza chiedere nulla in cambio, e come si sa, a caval donato non si guarda in bocca.

Vediamo ora i momenti salienti del 2017

Dopo i primi quattro mesi dell’anno stabili attorno ai 20 Miliardi di dollari, la capitalizzazione delle cripto a giugno ha avuto una forte espansione fino ad arrivare a 100 Miliardi seguito da un periodo di apparente calma a metà luglio, nel quale si è assestato intorno agli 80, molto probabilmente a causa dei “molti” che sono andati all’incasso di quanto realizzato (qualcuno di noto ha anche postato nei social le foto delle vacanze…ma tant’è). Questi notevoli ed imprevedibili guadagni hanno scatenato dibattiti sui conseguenti problemi fiscali sia in Italia che all’estero, ma è un problema non ancora chiaramente risolto.

Ad agosto il trend ha ricominciato a crescere fino a raggiungere a settembre oltre 170 Miliardi di dollari di capitalizzazione complessiva, un trend talmente violento da mettere in agitazione i regolatori di più di qualche paese. Ecco quindi a metà settembre l’intervento di censura della Banca Centrale cinese che ha avuto come conseguenza un forte ridimensionamento di tutto il mercato delle criptovalute, precipitato a circa 100 Miliardi di dollari.

Il fenomeno è comunque stato temporaneo, il tempo per qualche operatore (gli Exchange) di spostarsi al di fuori della Cina, ed ecco il trend ascendente riprendere indisturbato. Tra l’altro, notizia da non sottovalutare, qualche Exchange ha pensato bene di realizzare una App per scambiare le proprie cripto senza farle passare per l’exchange, bypassando il problema, perchè i fondi restano sempre nello smartphone dei clienti. Una vera e propria piattaforma di trading “decentrata” e quindi non controllabile da nessun governo ! Le sorprese del mondo cripto non finiscono mai di stupire.

 

Per quanto riguarda Bitcoin, chiude ottobre oltre i 6300$, superando ogni più rosea attesa e confermandosi la regina del mercato cripto, occupandone il 58% della capitalizzazione, ma restando compresso nelle 250.000 transazioni al giorno dovute ai limiti del suo protocollo che stanno creando tante polemiche tra gli sviluppatori, sul modo in cui risolvere questo problema (il minacciato Fork, cioè la scissione dei software in due distinte monete, che ad esempio si è già vista il 1° Agosto con la creazione di Bitcoin Cash).

Se comunque negli ultimi mesi si sono viste uscire varie accuse di truffa o di bolla contro bitcoin, tra le quali la più nota è quella del CEO di JP Morgan Jamie Dimon, si sono viste anche molte dichiarazione a favore, come quella del cofondatore di Paypal, che lo ritiene un sostituto dell’oro.

Ethereum, la rivale inseguitrice, resta invece confinata a 30 Miliardi di capitalizzazione e con un valore nell’intervallo dei 300$, schiacciata da tanti progetti dei quali non si vedono ancora risultati; buono invece il trend di crescita delle operazioni giornaliere, che al 31 ottobre sono circa 500.000, un risultato che premia sicuramente il team di sviluppo capitanato da Vitalik Buterin, che a giugno tra l’altro si è incontrato con Vladimir Putin, mettendo i semi su quello che potrebbe succedere il prossimo anno.

Le cose da dire sarebbero ancora tantissime, vista la presenza di quasi 1000 criptovalute, ma Bitcoin ed Ethereum danno già la sensazione delle mutazioni in corso, quindi con questa prima parte ci fermiamo. Rimando al prossimo articolo un riepilogo sulle ICO e su altri interessanti avvenimenti degli ultimi 12 mesi.

Guest post by Marco Dal Prà

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