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DISCRASIE: Uno per tutti, tutti contro tutti!
Col senno di poi sono piene le fosse. Meno male che prima della mia partenza per le agognate vacanze (stendiamo un velo pietoso) mi ero spesso concentrato nei miei post sulle stranezze del mercato e delle incongruenze tra macroeconomia e tendenza di borsa, senza mai dimenticare il periodo storico particolare (compreso quello stagionale).
Insomma, un bel mix di elementi che potevano portare ad una volatilità di breve che poi era arrivata. Ma ribadisco anche quanto ho già scritto. Occhio perché mai come oggi c’è una volontà di intenti comuni, con un elemento di disturbo (Trump) che però tende ad addolcirsi quando le cose si complicano. Il quale personaggio, non dimentichiamolo mai, non vuole assolutamente presentarsi alle future elezioni in recessione. E allora tutti pronti a fare carte false per gonfiare la crescita.
Il tutto si sposa con le politiche monetarie ultra accomodanti di BCE, FED e BOJ. Ovviamente la sto facendo molto semplice tralasciando molti dettagli (che troverete nei miei post precedenti).
Questa è la teoria. Ma poi nella pratica funziona veramente così? O forse in queste ultime settimane ci siamo resi conto che, nel momento della difficoltà, tutti cercano di difendere il loro orticello strafregandosene di qualsiasi accordo o principio?
Riprendo una cosa che ho scritto su Linkedin qualche giorno fa, sotto l’ombrellone, una cosa in cui credo fermamente e che potrebbe diventare un vero problema in futuro. Oltre alle dinamiche economiche e finanziarie, questo è chiaro.
** LEADERSHIP E MERCATI **
In questi giorni stiamo assistendo ad una serie di importanti spaccature di tipo sociale ed economico. Tra le tante motivazioni per me, la più importante è la mancanza di leadership. Ragionate. Non esistono più agende comuni, piani di sviluppo condivisi, visioni comuni. In ogni dove, ognuno guarda al suo orticello e nessuno ha la capacità (e la credibilità) per imporsi. Il risultato è sotto i nostri occhi. A Hong Kong, in Kashmir, in Italia, la trade war tra USA e Cina più molto altro ancora. Il mondo è sempre più indirizzato al neoprotezionismo o in forme di campanilismo che rasentano il ridicolo (vedi i commenti di alcuni nostri politici preoccupati da possibili nuove “invasioni barbariche”) . E tutto questo accade proprio quando le banche centrali si accordano per portare avanti un discorso di politica monetaria espansiva ampiamente condivisa da tutti. Ecco, questa potrebbe essere la discrasia che i mercati non considerano e che potrebbe tramutarsi in un mix esplosivo che rovina i piani di crescita economica che si cerca di portare avanti (fino quasi all’esasperazione). (Source)
Si faranno ancora tantissime parole, ma di certo le tensioni non scemeranno nel breve. Questa analisi ci porta ad una conclusione molto interessante. Vero che la “trade war” potrebbe avere un impatto meno invasivo di quanto si crede, e da questo grafico si evince che il top dell’impatto dovrebbe essere a fine 2021, ma non possiamo sottovalutare l’effetto “contagio” che comporta il fenomeno: i timori, le frenate, le tensioni. Guadate la Germania, già adesso rischia la recessione e, al momento, Trump non ha ancora indirizzato i suoi cannoni carichi di Dazi su Berlino.
Quindi siamo onesti e poniamoci una domanda: quanto pesa in realtà l’effetto “confusione” e la carenza di vere leadership a livello diplomatico?
STAY TUNED!
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vi ricordate il 1 giugno quando il governo giallo-verde si insedio’ , prometteva una crescita x il 2019 di piu’ del 1,5% annuo grazie a reddito di cittadinanza e quota 100 …guarda un po’ dove siamo finiti invece.
https://www.money.it/governo-M5s-Lega-5-miliardi-interessi-extra-su-debito-pubblico
GRAZIE razza di deficienti e adesso togliete il disturbo definitivamente, TOGLIETEVI DALLE PALLE NON SO SE RENDO L’IDEA
O DEVO ESSERE PIU’ ESPLICITO??? (e non provate a riciclarvi con governi giallo-rossi o verdi neri ecc FORA DAL BALL FOREVER !!!
Buon ritorno.
In cina la leadership c’è, loro fanno piani quinquennali e li seguono, se raggiungono tutti gli obiettvi è un altro discorso.
Hong Kong è la favoletta occidentale, stranamente dove fa comodo ci sono “combattenti per la libertà e i diritti” e dove da fastidio (Parigi gilet gialli) i soliti facinorosi.
Saluti a tutti.