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Detroit chiede procedura di fallimento

Scritto il alle 09:31 da gremlin

Detroit, centro storico della produzione di autoveicoli, ha chiesto il Chapter 9 ovvero ha dichiarato la sua incapacità ad onorare i 18 miliardi $ di debito contratto nei confronti di sottoscrittori di municipal bond, dipendenti, pensionati e fornitori.
Nel 1950 erano quasi 2 milioni gli abitanti mentre oggi si sono ridotti a 750 mila. Nello stesso periodo i lavoratori del comparto auto sono scesi da 296 mila a 27 mila.
In realtà lo stato di degrado cittadino e di insolvenza non è di ieri ma da ieri si è ufficializzata l’insostenibilità della situazione in considerazione di scenari futuri peggiori.
Il debito verrà “ristrutturato” (eufemismo usato per dire che è venuto il momento di monetizzare il rischio che ti sei preso comprando dei bond spazzatura), le pensioni verranno pagate con ulteriori ritardi, aumento tasse, riduzione dei servizi sociali e gli accordi sindacali con le unions stravolti (il chapter 9 permette appunto tutto questo).

Alla faccia della ripresa economica USA.

(fonte: Bloomberg)

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Per maggiori informazioni: compassandmore@yahoo.it

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12 commenti Commenta
paolo41
Scritto il 19 Luglio 2013 at 10:31

con altre dimensioni, la stessa situazione si è verificata a Torino a seguito del tracollo di Fiat negli ultimi 20 anni ( ancora -6% fatturato a Maggio e-3,9% gli ordini). Aggiungendo le “eccellenti” gestioni di Madame Bresso e i suoi giochini con i derivati, credo che gli attuali “governatore” e sindaco abbiano grosse difficoltà a evitare una evoluzione simile a Detroit.

gremlin
Scritto il 19 Luglio 2013 at 10:50

paolo41,

capisco che di questi tempi l’ottimismo è cosa rara, praticamente una virtù…

lampo
Scritto il 19 Luglio 2013 at 11:06

gremlin,

Cosa dici, secondo te è sufficiente come notizia per lo shock di cui parlavo… oppure è necessaria qualche novità in Europa (tipo la sospensione dei pagamenti a Cipro dopo la visita… oppure l’improvvisa caduta di qualche governo europeo).
Poi non so se hai letto cosa hanno combinato con le assicurazioni:http://borsaitaliana.it.reuters.com/article/businessNews/idITMIE96I00920130719

@Paolo41
Stai tranquillo che chi governa il Piemonte per il momento non ha problemi con i derivati (pensano al ricorso per la causa recentemente persa a Londra che li costringe a pagare 36 miliardi alle banche)… il bubbone scoppierà più in là negli anni (2036), anche se nel frattempo dovranno alimentare uno swap per tentare di pagare tale scadenza.

lampo
Scritto il 19 Luglio 2013 at 11:11

Scusate nel commento precedente ovviamente erano 36 milioni… (a forza di parlare di miliardi nei post mi è scappato!)

gremlin
Scritto il 19 Luglio 2013 at 12:39

lampo,

no ci vuole ben altro per far scendere WS

lampo
Scritto il 19 Luglio 2013 at 13:31

gremlin,

Hai ragione… Dipende dalle decisioni dei banchieri di Dio! :mrgreen:

pinco14
Scritto il 19 Luglio 2013 at 13:45

gremlin,

lampo,

Ma cosa dite mai? La ripresa è solida, sì, procede a velocità moderata, ma è solida!
Talmente solida che l’andamento estremamente positivo dell’equity USA è infatti condizionato da: ripresa del mercato del lavoro, ripresa dei consumi, PIL che viaggia a due cifre, profitti aziendali stellari (le trimestrali di Google e Microsoft di ieri in altri tempi avrebbero fatto scalpore, oggi nessuno se le fila…)… :mrgreen:

La realtà purtroppo è un’altra: l’unico driver di mercato è l’interpretazione delle parole di Ben – conta più una mezza frase di Ben che tutte le trimestrali uscite in questa settimana
E vi pare siano le condizioni per un rialzo sostenibile e strutturato? 😐

Io credo che in questo momento non ci sia Cipro, Portogallo, Spagna, Cina…che possa fare un baffo a questi mercati ormai totalmente scorrelati dall’andamento economico reale

Ma è anche vero che una situazione del genere è appesa ad un filo e può volerci poco per spezzare il filo…Un mercato che si regge sulle parole e sulle future promesse (come quella dei tassi sottozero ad oltranza) lo reputo estremamente pericoloso

lampo
Scritto il 19 Luglio 2013 at 15:30

pinco14@finanza,

Certo ma dalle note dell’ultimo FOMC è palese che zio Ben sia sempre più solo e cerca a tutti i costi di impedire una correzione del mercato prima del termine del suo mandato.

Ricordo che oramai metà dei membri del FOMC vogliono il termine completo del QE entro la fine dell’anno (di cui qualcuno, mi pare quattro, addirittura già dallo scorso meeting).

Durante i precedenti quattro anni… ci sono stati pochi dissensi… mai a questi livelli.

Bernanke oramai mi ricorda molto Weidmann della Bundesbank.

Quindi quando i mercati inizieranno a pesare le parole degli altri componenti più di quelle di Bernanke… starei molto attento. Secondo me non manca molto…

paolo41
Scritto il 19 Luglio 2013 at 18:46

Obama vuole sostenere il mercato e…. l’economia e le lobbies soffiano in tale senso.
A mio avviso, chi sostituirà Bernanke sarà un altro sostenitore del QE….

idleproc
Scritto il 19 Luglio 2013 at 20:14

Non c’è dubbio, siete i migliori.
Si è orgogliosi di sentirsi Italiani avendo dei connazionali come voi.
Su questo ci sono ragioni fondate e razionali di non rinunciare e di essere ottimisti.
Sono le persone che fanno le cose e verrà il tempo…

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