DEBITO e REPRESSIONE FINANZIARIA: si accentua il new mood del mondo BOND

Scritto il alle 07:52 da Danilo DT

Repressione finanziaria. Non è certo un argomento che ci siamo inventati in questi giorni e tantomeno possiamo dire che ne sia il Covid-19 la causa. Perché ormai sono passati diversi anni da quando si è parlato per la prima volta di Financial Repression.
Cosa si intende per Financial Repression? Quando il risparmiatore è disposto ad investire in titoli governativi con rendimenti bassi se non addirittura negativi. Un fenomeno che come detto è antecedente al Covid-19 ma che, con l’evento pandemico, ha subìto una forte accelerazione. Ormai circa il 70% dei titoli di stato globale ha un rendimento inferiore all’1% e circa il 30% presenta rendimenti negativi.

Debiti pubblici che sono lievitati a dismisura ma allo stesso tempo i costi di rifinanziamento medi sono scesi ulteriormente. L’obiettivo è cercare di tenere sotto controllo questa montagna di debito. In che modo? Innanzitutto tenendo i tassi a zero, e poi evitando dei deficit “permanenti”. La chiave è che il tasso di rifinanziamento rimanga al di sotto del tasso di crescita. In questo modo, il rapporto debito PIL si riduce progressivamente.

Discorso che vale sicuramente per l’Italia ma non solo. Infatti avete una vaga idea come sia il rapporto debito PIL dei principali paesi dell’Eurozona?

Noi non siamo messi bene ma anche gli altri non stanno benissimo. Secondo il FMI, nel 2020 il rapporto tra debito pubblico e PIL nell’Eurozona aumenterà dall’84% al 97%, mentre il dato per gli Stati Uniti salirà dal 109% al 131%. Nei mercati emergenti la previsione è di un aumento di poco inferiore al 10% in media, dal 53% al 62%. Per quanto riguarda i paesi specifici, il Giappone continua ad essere in testa con un rapporto debito/PIL previsto per il 2020 pari al 251,9%, anche se notiamo che la Grecia, con il 200,8%, è destinata a colmare leggermente il divario. L’Italia è al terzo posto con il 155,5%. (Source)
Il mix di PIL in fase di crollo e debito pubblico in fase di decollo ha ovviamente drogato negativamente il rapporto debito PIL di tutti i paesi. E’ evidente che ci sarà un “rientro” ma attenzione, il compito più difficile sarà fare in modo che questo rientro non diventi casuale ma strutturale.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

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