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Dalla CINA con furore (e la borsa ringrazia)
Quando si parla di Cina, ci si trova sempre davanti ad una grane realtà che sta combattendo una guerra molto particolare.
La PBoC, la banca centrale cinese, si trova a voler “normalizzare” la crescita economica, cercando di tenerla sempre tonica e “raffreddarla” in modo progressivo e non traumatico. Ma è altrettanto indiscutibile il fatto che la PBoC stia utilizzando le sue armi di politica monetaria espansiva (e le sue armi sono tante) per finanziare anche i mercati finanziari… guardate qui sotto.
Guardando questo grafico, forse c’è da chiedersi fino a quando il grande rally con gli occhi a mandorla può reggere. I multipli sono ormai improponibili, da pura bolla speculativa. Probabilmente è solo questione di tempo. Poi chissà, magari ci saranno anche i nuovi massimi. Però in questo caso, la scuola “Nasdaq” di marzo 2000 dovrebbe far ricordare qualcosa.
Che la Cina, poi, stia rallentando, è un dato di fatto. Ovviamente si parla sempre di un tasso di crescita ancora sempre molto importante. Ma quello che deve saltare all’occhio è la perdita qualitativa della crescita cinese.
Domanda: basterà l’aggressiva politica monetaria espansiva a “guidare” una sana crescita economica? Quale sarà il futuro dello “shadow banking” cinese? Come si riuscirà a gestire il rischio bolla sui listini azionari di Pechino?
La Cina resta per me una terra di grandi misteri con tanti elementi che, molto probabilmente, sono volutamente tenuti oscuri o comunicati con riferimenti discutibili.
Ci mancherebbe, non investire in Cina potrebbe anche essere un errore. Ma io preferisco guardare altrove, cercando maggiore trasparenza ed equilibrio. Anche perchè, se poi andiamo a vedere il debito privato, è evidente che qualcosa non funziona…
Il debito privato è sei volte più grande rispetto al 2007, dopo aver raggiunto il 150% del PIL nel 2014 (grafico 3 sotto riportato). Le società e le banche cinesi hanno preso, secondo alcune stime, in prestito enormi quantità di dollari, accumulandone per un importo pari al 20% del PIL. E tutto questo sta avvenendo proprio mentre l’economia Cinese tende a rallentare…
Quindi, una cura che viene alimentata dalla PBoC e dalla leva finanziaria, una situazione già vista anche altrove, ma qui rappresentata all’ennesima potenza, con la sensazione che tutto possa scappare di mano. Chi vivrà, vedrà…
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STAY TUNED!
http://www.marketwatch.com/story/soros-sees-risk-of-another-world-war-2015-05-19
Il Tizio, che va letto rigorosamente a rovescio e che è uno dei rappresentanti delle criminalità finanziario-geopolitica neocon, ha fatto, nella sostanza, una dichiarazione di fallimento della geopolitica che hanno perseguito. Comunque ci riprova.
Percomelavedoio, se non giungeranno a qualche specie di accordo monetario-finanziario-risorse globale nessuno escluso, assisteremo alla tanto attesa “accelerazione” entro l’anno o giù di lì.
Il Problema è sempre spostato in avanti…
Come va con l’euro tendente alla carta da “pacco”?