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CROLLA il PETROLIO, e con il CORONAVIRUS porta i mercati al COLLASSO

Scritto il alle 00:29 da Danilo DT

Capisco che in questi momenti di massima emergenza diventi quasi blasfemo parlare anche di finanza e di mercati, ma questo resta pur sempre un blog di finanza e quindi qualcosa occorre dire soprattutto quando accadono situazioni come quelle attuali…
Non parlo solo del crollo dei mercati per colpa del Coronavirus. Quando le cose iniziano a girare in un certo modo, chissà come mai poi succede sempre qualcosa che peggiora drammaticamente le cose.
Cosa è accaduto nella fattispecie?
Innanzitutto i dati sui contagi globali, un peggioramento

Ma non solo questo. Anzi, per assurdo, per i mercati nell’immediato c’è di peggio.
Ricordate quanto è accaduto fine settimana scorso con il petrolio?

(…) L’Opec ha voluto giocare alla roulette russa. E ha perso. Mosca ha rifiutato di avallare il maxi-taglio di produzione che le era stato di fatto imposto. E a quel punto è crollato tutto: non solo il piano per ridurre ulteriormente l’offerta di petrolio in risposta al coronavirus, ma anche le quote produttive già in vigore – che verranno meno a fine mese – e forse persino l’Opec Plus, un’alleanza che ha appena tre anni di vita e che era stata formalizzata solo a luglio come organismo «permanente». (…) [Source

Quindi la conseguenza è stata netta. Un crollo delle quotazioni del greggio abbastanza vistoso. Ma aspettate che il peggio è venuto nelle ultime ore.

(…) Oil markets tumbled the most since the Gulf War in 1991 after the disintegration of the OPEC+ alliance triggered an all-out price-war among the world’s biggest producers. In one of the most dramatic bouts of selling ever, Brent futures sunk by 31% in a matter of seconds after the open of trading in Asia on Monday after already suffering their biggest loss since the global financial crisis at the end of last week. As Brent collapsed as low as $31 a barrel, Goldman Sachs Group Inc. warned prices could drop into the $20s. Hammered by a collapse in demand due to the coronavirus, the oil market sank deeper into chaos on the prospect of a supply free-for-all. Saudi Arabia over the weekend slashed its official prices by the most in at least 20 years and signaled to buyers it would ramp up output — an unambiguous declaration of intent to flood the market with crude. Russia said its companies were free to pump as much as they could. (…) [Source] 

In altri termini, gli arabi lanciano la sfida ai russi ed inondano il mercato di petrolio, visto che il loro livello di sussistenza non permette un petrolio a queste quotazioni. Saudi Aramco ha detto privatamente ad alcuni intermediari che prevede di aumentare la produzione ben oltre i 10 milioni di barili al giorno il mese prossimo e potrebbe persino raggiungere un record di 12 milioni di barili al giorno in più. Un fiume di petrolio sul mercato.
Non volevate tagliare la produzione perché volevate continuare a vendere gli stessi volumi? Perfetto, producete pure ma ora venderete alle nostre condizioni.

E quindi collassa il petrolio e conseguentemente i future su tutto il mercato.

Con conseguente decollo della volatilità e ulteriore crollo dei rendimenti per i Treasury USA.
Quindi sta accadendo di tutto e la cosa che più mi sorprende è la straordinaria rapidità di tutti gli eventi, oltre ogni aspettativa. Una rapidità che non ti lascia margine di azione. Anche se poi, la cosa giusta da fare, era proprio prendere posizione PRIMA che tutto questo grande caos capitasse, viste le anomalie che si stavano verificando e gli eccessi che, a prescindere da OPEC e Coronavirus, già analizzavamo da tempo.

STAY TUNED!

Danilo DT

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11 commenti Commenta
pdf79
Scritto il 9 Marzo 2020 at 09:20

Caro Danilo il mondo è cambiato, ma quando sarà finita l’emergenza bisognerà ridiscutere TUTTO, in Germania la coalizione di governo fa una riunione di 7 ore e decide un pacchetto di stimolo dell’ 0.1 % del pil per il 2021, lo 0.1 santo cielo.
Buona giornata ma non dimenticate.

Scritto il 9 Marzo 2020 at 10:11

Tranquilli, THIS TIME IS DIFFERENT, vero?
Citofonare Lehman, bolla internet, Torri gemelle etc etc

pdf79
Scritto il 9 Marzo 2020 at 11:43

Si io penso che stavolta è diverso, a meno di visioni complottistische con vaccini segreti, questa è una crisi sanitaria e poi economica, puoi tagliare tassi o immettere liquidità quanto vuoi ma il virus continuerà a fare il suo lavoro e gli effetti saranno sotto gli occhi di tutti per il tempo che vorrà lui, altro che trimestrali.
Il virus è democratico e il decorso individuale dipende più dalla fortuna che dal portafoglio.
Sarà diverso non so se in meglio o in peggio.
Poi per noi italiani il risultato economico è già quello di una guerra.
Saluti a tutti.

pdf79
Scritto il 9 Marzo 2020 at 12:02

Un po’ di gossip sul petrolio.

john_ludd
Scritto il 9 Marzo 2020 at 12:09

Chi siede ai vertici del potere mondiale è di solito privo di qualunque forma di empatia. Per alcuni questa è una grande occasione per una resa dei conti, per regolare un’aggressione finanziaria che è peraltro già fallita. Il punto debole degli Stati Uniti è il sistema finanziario, quello dell’Europa l’inconsistenza della struttura sovra nazionale. La Germania se mai agirà lo farà solo all’ultimo momento. Ha tutto lo spazio fiscale che vuole e potrebbe farsi finanziare qualsiasi piano con il denaro di ritorno dagli Stati Uniti come avvenuto con l’unificazione post 89. Qui c’è un grande regolamento di conti in corso, le sanzioni sul North Stream, le penali su WW e la continua ingerenza nella politica interna ed energetica. Questo ritarderà pure le azioni della FED e del tesoro americano che per ora sembrano preferire la battaglia geopolitica a quella verso la pandemia. Così fosse, temo si rivelerà uno tra i più colossali errori di ogni epoca. Forse questa gente non conosce la funzione esponenziale. Senza una massiva iniezione di liquidità nell’economia reale (da fare ieri) il crollo sarà verticale con cali del PIL a doppia cifra.

john_ludd
Scritto il 9 Marzo 2020 at 12:13

pdf79@finanza,

la storia è severa maestra. MAI MAI MAI fare la guerra ai russi.

john_ludd
Scritto il 9 Marzo 2020 at 12:22

pdf79@finanza,

no, immettere liquidità è l’unica azione da fare x l’economia ma non nei mercati finanziari dalla cui salute peraltro dipendono le entrate fiscali già minate dalla politica di Trump. Milioni di piccole aziende non hanno più entrate ma devono pagare gli stipendi dai quali dipende la sopravvivenza dell persone. L’americano medio non ha risparmi, deve avere introiti costanti e non è significativamente diverso in Europa. Hong Kong è un paese che dipende dai servizi più di ogni altro al mondo, il governo da un paio di settimane sta attuando un’azione mai provata prima, accredita valuta direttamente sui conti bancari dei cittadini. La mia opinione è che in questa fase il modello autocratico/autoritario orientale si stia dimostrando molto più efficiente e meno ideologico del modello pseudo/democratico/oligarchico americano ed europeo. Mi sembra una considerazione sconfortante.

pdf79
Scritto il 9 Marzo 2020 at 13:39

Be tanto per mettere un pò di carne al fuoco informo che gli USA dall’inizio di marzo stanno dispiegando 20.000 soldati aggiuntivi e relativi mezzi nell’europa nord-orientale, nel più grande dispiegamento di uomini e mezzi in europa da 25 anni a questa parte.
Sai una volta qui è un attimo a far un salutino a Berlino.
https://www.eur.army.mil/

john_ludd
Scritto il 9 Marzo 2020 at 14:07

pdf79@finanza,

gli Stati Uniti sono un paese enorme, la pandemia là si svolgerà con caratteristiche diverse che da noi, un paese densamente popolato, al rallentatore ma più prolungata nel tempo. Le autorità sanitarie locali descrivono esattamente questo scenario, una moltitudine di focolai che si accendono qui e là senza apparente correlazione tra gli stessi. Dato lo stato pietoso della loro sanità che è eccellente solo al piano più alto (*) e il livello minimo di confidenza nelle istituzioni da parte della popolazione (come da noi) l’unica organizzazione credibile è l’esercito. Dovesse mettersi male il dispiegamento sarà negli USA con il richiamo di parte delle truppe stazionate fuori. Inoltre il focolaio più pericoloso è in Iran, dunque in estensione a Iraq e limitrofi. I blindati turchi sorvegliano i confini insieme all’aviazione. Guarda che siamo solo all’inizio del’inizio, mi arrivano mail automatiche da siti finanziari dove scrivono mentecatti che sembra vivano su un altro paese. Ci vuole un virus selettivo.

(*) Per qualificare un sistema sanitario vengono usati due parametri, il numero di letti x 100.000 abitanti e il numero di unità di cura intensive x 100.000 abitanti. Nel primo caso gli Stati Uniti sono 31-esimi, un livello da pese sottosviluppato, nel secondo sono tra i primi tre. Evidente esempio di sanità ottimizzata su chi può pagarla.

pdf79
Scritto il 9 Marzo 2020 at 16:11

Il casino è servito.

john_ludd
Scritto il 9 Marzo 2020 at 17:11

pdf79@finanza,

mah, io spero che abbia ragione anche se è un cretino. Però se non ha ragione sarà paragonabile a un criminale di guerra e come tale dovrebbe andare sulla sedia elettrica.

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