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CRISI? MA IL BALTIC INDEX….
Riprendiamo in mano una vecchia nostra conoscenza, quell’indice che è sempre stato un “anticipatore” della crescita. Si tratta del Baltic Index di cui ho parlato già molte volte. Per avere una spiegazione di cosa è esattamente il Baltic Index vi invito a leggere il post dedicato cliccando qui sotto.
Ma torniamo al discorso originario. Come ben sapete ovunque si parla di rallentamento, recessione, depressione economica. E quindi tutti ci si potrebbe aspettare, fuorché un Baltic Index sfavillante. Ed invece, udite udite, ci stiamo di nuovo avvicinando ai massimi periodali. Cosa sta succedendo?
Il colpevole è sempre lui: il petrolio
Come ben sapete stiamo vivendo una fase speculativa per il petrolio. E questa fase speculativa ha “infettato” anche il Baltic Index.
E proprio ieri, nel frattempo, il WTI ha macinato nuovi top sfiorando i 127 $/bar. Il tutto malgrado un AIE abbastanza chiara sulle previsioni di rallentamento di domanda di greggio. Il tutto malgrado un Bush che è stato bocciato clamorosamente dal Senato in merito alla sua volontà di rimpinguare le riserve. Il tutto malgrado u na situazione in Nigeria che va normalizzandosi.
Ormai la speculazione domina su tutto. E il Baltic in questo che c’entra?
Per farla breve i noli sono nuovamente aumentati perché è lievitata la domanda. E il grafico qui a fianco ce lo dimostra.
Guardate il confronto tra il WTI e il Baltic Index. Cosa notate? Che all’aumentare dei prezzi del petrolio, aumenta anche il valore del Baltic Index. La prova qual è? Che diversi produttori, approfittando della crisi dei prezzi, hanno caricato le navi, per poter vendere appena possibile il petrolio ai corsi attuali. E inoltre, sempre in merito agli aumenti, essendo aumentata la materia prima trasportata, sono aumentati anche i costi (tra cui l’assicurazione). Morale: tutto fa brodo. E quindi Baltic Index drogato come il WTI.
Ed è questo il motivo per cui ultimamente lo guardo poco. Operativamente è abbastanza fuorviante. Preferisco basarmi su altri elementi.
No ho parlato di altri trasporti, perché in questo momento il petrolio la fa assolutamente da padrone.