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Mercati sui massimi: falso segnale o continuazione di trend?
E così, ridendo e scherzando, il listino americano, che in molti davano per spacciato (ed io ero il primo!) cambia le carte in tavola e va a chiudere ai massimi dell’anno, soprendendo per reattività e positività. A nulla sono serviti i moniti sulla borsa cinese e gli aumenti fiscali sulle transazioni a Shanghai (da 0.1 a 0.3%, per carità…un’inezia…), il tutto condito dalla FED che ieri sera ha rasserenato gli animi sulla situazione tassi negli USA, tranquillizzando gli operatori sulla possibilità di un aumento dei tassi di interesse. E così facendo, lo S&P riprende a correre.
Ma la domanda sorge spontanea… Il trend continuerà, oppure è solamente una seduta che non significa nulla e si può definire il “canto del cigno”?
Tanto per cominciare non possimao negare l’importanza del movimento di ieri. Dal grafico (qui sotto) si vede chiaramente che la famosa MM21 già citata in passato (e quindi sempre più importante dal punto di vista operativo) è servita da trampolino di lancio.
I massimi sono stati superati come close, ma non nell’intraday (1532 il massimo da superare) e quindi… potrebbe non essere detta l’ultima parola. E a questo proposito propongo sempre l’RSI. Sempre chiara, al momento la divergenza. Mantengo la prudenza operativa, almento per il momento. Inoltre volevo farvi vedere un indice che in pochi conoscono ma che è abbastanza studiato dagli analisti del mercato, essendo un buon anticipatore. E’ il Baltic Index.
Il Baltic Dry Index (BDI), indice composto dalla media di 24 linee marittime internazionali, ha fatto una corsa notevole negli ultimi mesi, riflettendo lo sviluppo globale, particolarmente in Asia e in grado minore, in Europa. Il mercato dei noli marittimi può indicare le prospettive economiche future? Certamente e si possono vedere le prospettive di questo mercato anche attraverso il confronto del BDI con altri indici (Crb, S&P 500, Rame, Notes). È un “Leading Indicator” molto buono. I movimenti del Baltic tendono a precedere i movimenti nei mercati azionari globali ed a presagire tassi di interesse più alti. Quando più merci vengono spedite intorno al mondo, devono essere finanziate. Ciò genera una domanda di credito maggiore. Non solo, dall’andamento dei noli si può capire come stia andando il deficit commerciale di un paese. Detto questo quindi ho penasto di postarvi un grafico che mette a confronto il suddetto Baltic Index e l’indice S&P 500. La divergenza degli ultimi giorni è lampante.
Detto questo aspettiamo la seduta di oggi. Se l’indice USA va oltre i massimi precedenti e l’RSI rompe la divergenza, prepariamoci a ulteriori manifestazioni di forza. Viceversa, tutto come detto in precedenza.