CRIPTOVALUTE: dove e come comprare Bitcoin – Ultima Puntata

Scritto il alle 14:01 da Marco Dal Prà

Come si cambiano gli Euro in criptovalute ? E poi, una volta cambiati, si può fare l’operazione inversa ? Sono domande alle quali sto cercando di rispondere con questa serie di articoli. Quinta ed ultima puntata.

Quando navigo in rete o nei social netwok mi capita molto spesso di imbattermi in inserzioni pubblicitarie che richiamano le criptovalute in modo ingannevole o, nei casi peggiori, sono delle vere e proprie truffe. Mi rendo conto, quindi, come questo settore sia, per chi lo approccia oggi, un vera giungla. E’ il motivo per cui, anche grazie allo spazio che mi concede questo blog, cerco di fare divulgazione: è per diffondere maggior cultura e maggior consapevolezza su un qualcosa che può diventare il futuro di tutti.

 

Le puntate precedenti

Nelle precedenti quattro puntate ho fatto una lunga carrellata tra i vari sistemi che possiamo utilizzare per scambiare o tenere in deposito le criptovalute; in particolare abbiamo visto:

  • Come usare un Wallet per comprarle da un amico (Link Qui).
  • Cercare un ATM per comprare o vendere (Link Qui).
  • Rivolgersi ad un cambiavalute autorizzato in Italia (Link Qui)
  • Utilizzare gli exchange internazionali (Link Qui)

In particolare nella puntata precedente abbiamo visto alcune tra le più note e storiche piattaforme internazionali di scambio, che risultano anche nella lista dei più grandi detentori di Bitcoin; al contrario alcune piattaforme molto pubblicizzate in questa lista non ci sono…..forse perché non vogliono vendervi bitcoin, ma carta straccia.

Vediamo ora, in questa ultima puntata, quali sono le altre piattaforme che consentono la compravendita di Bitcoin e criptovalute.

 

Servizi di Custodia

Parlando di criptovalute non si può evitare di parlare dei gemelli Cameron e Tyler Winklevoss, famosi per causa milionaria intentata contro Mark Zukerberg nel 2008 per aver plagiato la loro idea con Facebook. Questa più che tecnologia è gossip, ma resta il fatto che i due sono molto noti nel mondo crypto per aver creato la società Gemini, fondata nel 2014 per la gestione di criptovalute.

Premetto che non ho avuto modo di provare questa piattaforma, quindi ad oggi non sono in grado di esprimere giudizi sul suo funzionamento. Resta il fatto che i gemelli Winklevoss sono restati a lungo tempo in primo piano tra le notizie del mondo crypto, sia per il loro lavoro per creare un servizio di custodia a lungo termine ad elevata sicurezza, sia per ottenere tutte le autorizzazioni dalle istituzioni americane per creare una loro stablecoin che si chiama Gemini Dollar (GUSD), peggata 1=1 con il dollaro.

Inoltre Gemini è anche un exchange, cioè ha una piattaforma per la compravendita di criptovalute anche se è limitata a Bitcoin, Bitcoin Cash, ZCash, Ethereum e Litecoin. Nulla se confrontato alle centinaia di criptovalute che scambiano i grandi exchange internazionali, ma è probabilmente una scelta voluta, per limitare i problemi appunto con gli enti di controllo quali la SEC e la CFTC.

Oltre a Gemini, altre aziende che si occupano di custodia a lungo termine di criptovalute sono ad esempio BitGo, e Xapo (molto famosa per la App di pagamento) ma poi ci sono quelle rivolte prevalentemente ai clienti istituzionali come  FidelityBakkt o Coinbase Custody .

Tutti questi portali sono in lingua inglese e sono da studiare attentamente a seconda delle proprie esigenze. Per un servizio di custodia in lingua italiana, mi risulta sia disponibile solamente Conio (ne abbiamo parlato nella seconda puntata), che ha come “pro” la semplicità della sua App ma che è limitata solamente a Bitcoin.

 

Servizi di Scambio “con Garante”

Un’ultima categoria di sistemi per scambiare criptovalute sono le piattaforme che agevolano lo scambio tra privati, delle quali ora vedremo le tre più famose. Si tratta di piattaforme di intermediazione che fanno da garante tra coloro che si scambiano crypto a distanza, senza incontrarsi.

I volumi che vengono scambiati su queste tre piattaforme sono di pubblico dominio; li potete trovare, divisi paese per paese, nel sito Coin Dance (Link qui), che è un ottimo indicatore per capire cosa sta succedendo nel mercato crypto.

 

Local Bitcoins

LocalBitcoins è una piattaforma nata nel 2012 che facilita lo scambio di bitcoin con valuta locale. L’azienda ha sede a Helsinki, in Finlandia, ma il sito c’è anche in lingua italiana. Gli utenti pubblicano annunci di vendita o di acquisto sul sito Web, dove indicano il rapporto di cambio e i metodi di pagamento che hanno scelto per l’operazione. Metodi di pagamento che possono essere i più vari: bonifico bancario, carta di credito, Postepay, ed altri sistemi, comprese criptovalute diverse da Bitcoin.

La piattaforma applica le ultime direttive europee antiriciclaggio pertanto i controlli sull’identità dei clienti sono molto rigorosi, forse anche troppo, tanto da provocare un evidente calo nei numero di clienti. In ogni caso si tratta della piattaforma più usata a livello mondiale, tanto che gli scambi, complessivamente si aggirano attorno ai 30 Milioni di dollari la settimana.

BISQ

Bisq è solamente un programma. Non è una piattaforma e nemmeno una azienda. E’ un software per lo scambio decentralizzato di criptovalute che mette in contatto le persone. Funziona senza alcun server o società di gestione, in modo simile alla rete Torrent. Una volta installato il programma potete cercare un venditore di bitcoin ed accordarvi sul metodo di pagamento (Bonifico bancario, Moneygram, Revoult, Perfect Money, N26, ecc).

A questo punto entra in gioco un arbitro, che tiene bloccati i bitcoin sul sistema Bisq fino a quando il pagamento non è andato a buon fine. A lui naturalmente andrà la commissione per aver fatto da “garante” nell’operazione (in pratica Bisq ha inventato una nuova professione).

Il sistema Bisq per certi versi costituisce una modo per eludere i controlli sull’identità dei clienti che applicano gli exchange con le normative AML e KYC. Il collegamento punto-punto (peer to peer) dei nodi che partecipano alla rete non è infatti filtrabile da nessuna autorità, così come accaduto con le piattaforme di File Sharing come Emule.

Gli utenti che usano questo software sono comunque molto pochi; stiamo parlando di un sistema che scambia, a livello globale, meno di un milione di Dollari la settimana; è quindi un software poco diffuso e che, pur funzionando correttamente, si trova ancora allo stadio embrionale.

 

Paxful

Paxful è una piattaforma americana, con sede nel Delaware. La piattaforma è praticamente un concorrente di LocalBitcoins, ma già a vista d’occhio si può notare che il sito è molto più curato ed ha funzioni molto più avanzate. Lo scopo è sempre quello: far incontrare la domanda e l’offerta di bitcoin tra privati.

Il portale mette a disposizione anche un wallet online, ma per una questione di sicurezza consiglio i sistemi che abbiamo visto nelle precedenti puntate.

La piattaforma è molto usata e gli scambi complessivi, intesi a livello mondiale, sono in crescita. In questo periodo si aggirano intorno ai 25 Milioni di dollari la settimana ed iniziano ad insediare il dominio di LocalBitcoins.

Conclusioni

Chi mi ha seguito per tutte le cinque puntate si sarà potuto rendere conto dell’ampiezza del fenomeno criptovalute, dei tanti argomenti, sfaccettature e della sua multidisciplinarietà. Cambiare i propri Euro in bitcoin o viceversa è possibile ed anche con una certa semplicità, ma bisogna conoscere i passi giusti da fare. E soprattutto si deve fare attenzione alle piattaforme “civetta” che portano i naviganti diritti verso gli scogli.

Per il prossimo articolo, torneremo a parlare di Criptovalute ed “Errori da non fare”.

 

Nota per i professionisti della finanza e per patiti del trading……

Viste le richieste che mi sono pervenute, sto pensando di svolgere dei seminari online, proprio sugli argomenti di queste ultime puntate (Elementi di base, funzionamento dei Crypto Exchange, Software ed Hardware Wallet, errori da non fare, truffe da evitare, ecc.). L’idea è di fare una decina di lezioni, partendo praticamente da zero; cadenza una volta la settimana, per non “saturare” la mente dei partecipanti con troppe nozioni e rischiare di dimenticare tutto.

La piattaforma di formazione online sarà in tutta probabilità Docety, che tra le tante discipline di Corsi e Seminari ha anche uno spazio sul tema criptovalute.

Partenza a breve. Gli argomenti sono molti ma c’è anche spazio per adattarli alle richieste che mi arriveranno strada facendo (per informazioni potete usare questo Link).

 

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