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CPI e MINUTE FED: are you ready to rock?
Il dato in uscita oggi nel primo pomeriggio era temuto, perché dal tasso inflazione possono dipendere tantissime variabili La prima ovviamente ha a che fare con la politica monetaria, nella fattispecie tapering e possibili aumenti di tassi. Due incognite che poi andrebbero a condizionare tutto il resto del mondo finanziario.
Il dato in uscita è sicuramente altro, anzi, addirittura superiore delle attese ma non cambia di per se lo scenario.
(…) Su base mensile, il tasso d’inflazione è aumentato dello 0,4% dallo 0,3% previsto dagli analisti e registrato ad agosto, secondo quanto riportato dal Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti. Gli indici per cibo e alloggi, spiega l’ufficio statistico, “hanno contribuito per più della metà dell’aumento mensile dell’indice”, rispettivamente al +0,9% e +1,2%.
Annualmente, l’inflazione è accelerata al 5,4% rispetto al 5,3% del consenso e del mese precedente, con l’indice core – che esclude dal paniere cibo ed energia – che è aumentato del 4,0% negli ultimi 12 mesi, la stessa variazione di agosto. Qui, si registra un forte aumento della componente energetica (+24,8) e dell’indice alimentare (+4,6 percento). (…) [Source]
Che sia giunto il momento per il famoso tapering? James Bullard, FED St Louis, alla Cnbc ha dichiarato che la banca centrale “dovrebbe essere più aggressiva nel ridurre gli stimoli” qualora l’inflazione “dovesse rivelarsi un problema” e “richiedere aumenti dei tassi”. L’inflazione al momento non ce la fanno figurare come un problema. Anche se forse sarebbe giusto ragionarci sopra visto che i prezzi delle materie prime energetiche non stanno certo calando. Dite che non è inflazione core? Vero, ma possiamo ancora sottovalutarla?
Quello che è indiscutibile è lo sforzo della FED nel voler “tenere duro” anche quando la situazione tende a degenerare. Un grafico secondo me è illuminante. Mettiamo a confronto il CPI con il tasso FED.
Tasso FED Funds vs CPI USA
Il gap è imbarazzante. Dite che il tasso FED Funds conta come il due da picche? Può darsi , ma di certo è il segnale che il tapering dovrebbe già essere partito da un bel po’.
Quindi…occhio a stasera.
Quando ormai qui i mercati saranno chiusi, avremo la pubblicazione dei resoconti del meeting dello scorso 21-22 settembre. I verbali, che verranno diffusi alle 20 italiane, potrebbero offrire nuovi spunti sulle tempistiche e le modalità del disimpegno da parte dell’istituto centrale dalle misure di stimolo all’economia. Leggasi quindi TAPERING in primis.
Cosa potrebbe cambiare un po’ la situazione? Il fatto che i dati sugli occupati di settembre si siano rivelati decisamente al di sotto delle attese venerdì scorso. Ma il mercato come evidenzia il grafico, ha ormai la convinzione non del SE ma del QUANDO partirà il tapering.
La scommessa è su novembre con progressivo aumento a dicembre.
Il gioco può iniziare a diventare pesante. Are you ready to rock?
STAY TUNED!
Beh, forse proprio transitoria non è…