VOLATILITA’ a Wall Street: le motivazioni del drawdown
Il post di ieri sera ha sottolineato quello che è un “patto di ferro” tra Biden e Powell, quasi una storia scritta a tavolino, persin romanzata, e permettetemi perfin troppo perfetta per essere vera.
Ovvio, il progetto lo abbiamo descritto ampiamento e a livello “didattico” può anche essere realizzabile, ma perché possa essere realizzato, tutto dovrà andare per il verso giusto.
Presto per dirlo. Intanto però oggi il mercato, quasi nel più classico “sell on news” prende profitto su determinate asset class mosse anche da questo movimento, un po’ inatteso viste le parole di ieri di Powell.
Tasso T-Note 10y e Inflation Linked swap
Infatti in totale antitesi con quanto detto da Powell, ecco i tassi che continuano a salire e altrettanto fanno le previsioni di inflazione.
Ma attenzione, allo stesso tempo una delle asset class più influenti sul costo della vita, il petrolio, collassa dell’8%. Timori sulla domanda? E allora se scende il petrolio, causa anche raffreddamento della crescita ipotetico, scende l’inflazione giusto? Al momento non è così. Quindi la situazione mi sembra abbastanza confusa.
Ma cosa preoccupa? Ne leggerete di tutti i colori. Secondo me, oltre ad una “sana” presa di profitto, quello che potrebbe essere additata come CAUSA della correzione potrebbe essere questa. Un’ulteriore impennata dei tassi reali.
Questo è uno dei grafici che preferisco in assoluto sui tassi reali perché è molto completo.
TASSI REALI: nuovo aumento
Alla fine della fiera, i tassi reali ( in azurro)continuano a salire e progressivamente vanno verso lo ZERO. Ricordate, i tassi reali per il benessere dei mercati finanziari, devono essere negativi e possibilmente sotto il -1%.
Ora viaggiamo a -0,6% con un trend che sembra invertito e quindi preoccupa.
Tenetene conto.
STAY TUNED!
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