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Ciò che il Census da, il Census toglie… piano piano!
Prima di procedere con il dato, che risulterebbe di difficile interpretazione, è meglio capire da cosa esso sia composto.
Innanzitutto ci sono i posti di lavoro sommati o sottratti dal famigerato modello nascite/morti. Per questo mese, tale modello ha aggiunto un numero di impieghi pari a 147000 unità (dato questo non aggiustato) che sono state sommate al dato non destagionalizzato. La destagionalizzazione viene effettuata solo in seguito, sul numero aggregato. Analogo discorso può essere fatto per il protagonista del mercato del lavoro degli ultimi tre mesi, ovvero per il Census. Sempre il BLS, comunica che il numero di persone che hanno smesso di lavorare per il censimento è stato di 225000. Anche questo dato ovviamente è non destagionalizzato.
Passiamo ora ai dati nudi e crudi.
Livello di impiegati nel settore NONFARM
Nel mese di giugno, il BLS ha comunicato la perdita di 125000 posti di lavoro, dato destagionalizzato. Ricordo che i NONFARM, che comunque rimane il dato più osservato del mercato, rappresentato circa il 92% di tutti i lavoratori negli States, e quindi differisce dal numero complessivo di lavoratori presenti sul suolo americano. La parte del leone la fanno gli impiegati nel settore divertimenti, scommesse, e attività ricreative, cresciuti di 28000 unità. Seguono a ruota gli impiegati temporanei con un + 21000.
Forza lavoro.
Come NON era prevedibile, la forza lavoro nel giugno 2010 è ulteriormente e provvidenzialmente per le statistiche diminuita. Affermo che non era prevedibile in quanto, al progressivo esaurimento dei vari sussidi, si dovrebbe man mano assistere all’aumento delle persone che tornano, pur non trovandolo, a cercare lavoro. Ovviamente, se la forza lavoro diminuisce, è “più facile” tenere sotto controllo il tasso di disoccupazione. In realtà anche qui si dovrebbe fare la solita distinzione tra dato stagionale e destagionalizzato, tuttavia, per convezione stupidamente accettata, vi propongo solo il dato destagionalizzato. La forza lavoro in USA è passata da 154.393 a 153.741 milioni di persone, mentre la percentuale di forza lavoro rispetto al totale della popolazione si è attestato al 64.7%, tra i livelli più bassi degli ultimi decenni.
Livello occupazione.
Questo dato rappresenta il numero complessivo di lavoratori negli Stati Uniti: governativi, FARM, NON FARM, tempo indeterminato, determinato, un ora al mese ma nella settimana giusta, aiuto papà a tenere pulita la stalla, porto fuori il nonno per avere la paghetta… .
Per il mese di giugno, il BLS comunica che il numero complessivo di impiegati è passato da 139.420 a 139.119 milioni di persone, mostrando quindi una contrazione complessiva di 301000 lavoratori. Questo rappresenta un decremento del 34% superiore al dato dei NONFARM, ma come tecnicamente si dice in questi casi, chissefrega!
Livello di disoccupazione.
Il numero di persone che nel mese di giugno hanno attivamente cercato lavoro senza tuttavia trovarlo, ma che hanno chiaramente espresso la volontà di lavorare, è stato di 14623 milioni di persone. Esso rappresenta un decremento di 350000 di unità rispetto al mese di maggio.
Tasso di disoccupazione e filtro U6 (tabella A-15 del BLS).
In base ai numeri precedenti, in particolare grazie alla provvidenziale scomparsa di forza lavoro, il tasso di disoccupazione in USA è sceso al 9.5%, dato destagionalizzato.
Esiste tuttavia un indicatore alternativo che il mercato solitamente non guarda, salvo poi tirarlo in ballo per spiegare eventuali crolli nei consumi… . Tale indicatore è il tasso di disoccupazione nel senso pi ampio possibile. Tecnicamente, non si può parlare di disoccupazione, tuttavia esso è composto da disoccupati, da persone marginalmente attaccate al mondo del lavoro, da persone che lavorano parttime senza volerlo, da persone scoraggiate che hanno volontariamente smesso di cercare lavoro. Nel mese di giungo, il 16.5%, dato destagionalizzato, della forza lavoro americana, risulta essere sottooccupata o disoccupata.