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CINA: IL FUTURO OLTRE LA CRISI
Il 2008, malgrado le brillanti prospettive di crescita economica testimoniate da un PIL sempre in grande spolvero, si sta dimostrando un anno “horribilis” anche per i listini asiatici.
E Hong Kong, con la compagna Shanghai, non è da meno.
Ormai le performance da inizio anno si aggirano sul -40 % / -50% circa.
Visto il crollo del mercato, mi sono giunte alcune email dei lettori (a questo proposito vi invito ad usare l’area F.A.Q. che trovate nella colonna destra del blog.) che mi hanno posto la fatidica domanda: ma è l’ora di entrare su questi mercati?
Sappiamo tutti benissimo che la Cina è un paese che sta godendo di una grande crescita economica, partita dal 1978, quando cioè si sono viste le prime riforme, per poi esplodere negli ultimi anni.
Il ceto medio, vero futuro del paese, si sta pian piano focalizzando sul terziario, a scapito delle esportazioni, che finora avevano fatto la parte del leone nello sviluppo dell’area.
Però , facciamo molta attenzione a questo aspetto. Le società quotate sul listino sono per la maggior parte orientate alle materie prime, infrastrutture, finanza e trasporti.
Personalmente ritengo che, questo “crollo” mondiale possa diventare col tempo ( e NON quindi da subito) una buona occasione per poter sfruttare le potenzialità di sviluppo che esprimerà l’area nei prossimi anni.
Se dovessi fare una scommessa, punterei soprattutto sulle società che puntano al WELLNESS. Se ci pensiamo un attimo, i cinesi stanno crescendo in modo quasi bovino. E ad un certo punto, nel processo di “occidentalizzazione”, vorranno stare anche meglio. E quindi migliorare la qualità della loro vita.
Ma ora è presto per pensarci. Scriviamolo in agenda e teniamolo in considerazione per il futuro.
Qui a fianco troverete il grafico di Hang Seng di Hong Kong e lo Shenzhen di Shanghai.
Dimenticavo… preferite sempre il primo al secondo…
STAY TUNED!