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CINA: i conti NON tornano ASSOLUTAMENTE!

Scritto il alle 11:07 da Danilo DT

crescita-economica-cina-frenata

Frenano i consumi di energia e non solo, ma vengono mantenute le previsioni di crescita da “paese emergente”, creando un quadro irrealistico, voluto forse per rendere sostenibile l’immane crescita del debito societario cinese?

Quando si parla di Cina, si finisce sempre su un terreno minato. Pechino rappresenta uno dei paesi con il maggior tasso di crescita del prodotto interno lordo, che rapportato al numero di abitanti, rappresenta una realtà di certo non trascurabile.
E’ un terreno minato perchè i dati in uscita dalle agenzie governative spesso e volentieri ci lasciano dei dubbi. Visto che le cose semplici, però, sono le più corrette, allora ho provato a fare una piccola ricerca, in quanto non sono affatto convinto che il tasso di crescita annuo dichiarato da Pechino, sia realistico.
Questo è quanto si prospetta: un PIL che continua a navigare sopra area 6.5%, un tasso di crescita che dovrebbe consentire al sistema di rendere quantomeno difendibile e forse sostenibile, l’enorme debito che si è generato negli ultimi anni, a livello corporate. Non voglio essere ripetitivo sull’argomento, se volete approfondire, CLICCATE QUI e troverete di tutto e di più.
Come riuscire però a trovare una “controprova” di tali calcoli?

China-GDP-Annual-Growth-Rate-1989-2016
Un’analisi NON di matrice cinese, redatta dalla BP, che potete scaricarvi CLICCANDO QUI, scopriamo un dato che mi destabilizza non poco. Secondo lo “Statistical Review of World Energy” la Cina ha visto un incremento di consumo di energia nel 2015 pari all’1,5%. E’ il tasso più BASSO dal 1998.

crescita-consumo-energia-cina-2015Problema: nel 1998 la Cina aveva un’economia che era 10 volte più piccola di quella attuale. Ve lo ripeto: 10 VOLTE. Quindi immaginatevi Pechino, Hong Kong, Shanghai di quei tempi. Consumavano energia come nel 2015, quando il PIL cresceva al 7%. Incoerente no? E anche a livello politico e consumistico, era tutto un altro universo!

Throughout China’s economic boom period, energy use and corresponding energy capacity skyrocketed. In 1999, China’s total energy consumption was 934.7 million tones oil equivalent (Mtoe). By 2014, this increased to 2,852.4 Mtoe. While total installed energy capacity grew from just 66 GW in 1980 to around 1,800 GW today. This was a pattern of growth that the country seemingly expected to continue, with predictions being cast just a couple of years ago positing that energy capacity would double by 2030 to meet ever-increasing demand. The wind, solar, hydro, and coal industries banked on China’s continuously growing thirst for more and more energy, and all rushed to pump out as much capacity as possible. (Forbes)

chini-power-generation-growth-demand-growth

E la stessa notizia poi l’ho trovata anche da una fonte direttamente cinese, il che la rende ancora più credibile.

BEIJING, July 7 (Xinhua)– China’s energy consumption last year grew at its slowest pace since 1998 and its carbon dioxide emissions also posted a first negative growth in 17 years, according to an industry report released on Thursday.

Chinese energy consumption only grew 1.5 percent in 2015 year on year, the lowest growth in 17 years, while remaining the world’s largest growth market for the 15th consecutive year, showed BP Statistical Review of World Energy, the global energy giant’s annual report. (Xinhua)

La logica vorrebbe che un aumento del prodotto interno lordo sia guidato da uno sviluppo industriale, economico e sociale che porta, per forza, ad un fabbisogno di energia direttamente proporzionale. Ed invece questi ultimi dati sembrano completamente incoerenti.

scheda-consumi-globali-2015-energia

Intanto però, il debito continua ad incrementarsi in modo esponenziale…debito-corporate-cina-incremento

 

Il che rende il giochino cinese sempre più insostenibile… Guardate quest’altra slide prodotta da CLSA su dati S&P.

incremento-debito-cina-corporate-da-2016-a-2020

Ok, dite che sono troppo pessimista sulla macroeconomia cinese? Questi miei dubbi ve li sto esprimendo con numeri e grafici, non sono pareri. Forse ricorderete anche che qualche tempo fa scrissi un POST sulla CINA che vi consiglio caldamente, dove ricordavo però che la Cina ha le spalle larghe.

Vero, lo confermo, questo però non toglie che i numeri che ci vengono comunicati possono NON essere realisti.Eccovi qualche altro grafico, se volete.

E con quest’ultimo grafico chiudiamo il cerchio. Secondo voi, tutto questo è coerente con una crescita vicina al 6.5%? E cosa potrebbe comportare sui mercati un eventuale “ammissione di colpa” con possibili ricalcoli?

I conti non tornano. Non aspetto altro che ci sia un qualcuno che possa contestare questi dati, detto sinceramente. Almeno così siamo tutti più tranquilli.

Riproduzione riservata

STAY TUNED!

Danilo DT

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6 commenti Commenta
gnutim
Scritto il 15 Settembre 2016 at 11:46

e soprattutto cosa potranno fare se i dati vanno in negativo sapendo già che gli interventi di politica monetaria ormai non producono una beata fava?

ob1KnoB
Scritto il 15 Settembre 2016 at 12:58

Tratto da wiki:identità keynesiana Y=C+G+I+(X-M)} Y=C+G+I+(X-M), dove Y è il PIL, C sono i consumi finali, G è la spesa dello Stato, I gli investimenti privati, X le esportazioni e M le importazioni; l’identità vale in quanto la quota del prodotto destinata alla vendita, ma non effettivamente venduta si traduce in un aumento delle scorte, che sono una componente degli investimenti;
‘Effetto ottico’ Attne! vale più per la Cina ma importante anche per il resto del mondo.
Dire pil 100 = c50+ g25+ i15 +(x20-m10) non è come 100= c60+g20+i10 + (x50-m40) anche se il risultato è il medesimo. Pil non equivale a fatturato e ai consumi elettrici. Un modello economico in salute dovrebbe riscontrare una crescita proporzionata tra i termini. Quando si falsa la naturale correlazione tra le componenti si creano casini ed errate valutazioni. Aumentare l’iva ad esempio aumenta c e probabilmente incide su x e m ma non necessariamente è positivo se non nei termini nominali. Sbragare sul debito sia privato che pubblico probabilmente porta ad un effimero aumento di c ma o si rinuncia all’esazione alla scadenza o c e g sono destinati a contrarsi già in termini naturali anche solo per effetto dell’ammortamento. Detto ciò volevo evidenziare come silentemente i grandi organismi internazionali sorvolino su cosa sta succedendo ai termini tra parentesi. E quelli si hanno una immediata e diretta correlazione prima con c e a seguire con g.

tbtcot
Scritto il 15 Settembre 2016 at 13:00

No ma loro consumano meno perchè sono più efficenti…. ahahah

doge
Scritto il 15 Settembre 2016 at 16:24

I conti tornano sempre, basta fare all’italiana:basta recuperare numeri da un po’ di droga (ipotetica), un po’ di prostituzione (ipotetica) un po’ di recupero dall’evasione fiscale (ipotetico al quadrato), ipotetica eredità dello zio Junker che pur beone gode di ottima salute, qualche derivato, qualche numero che si sposta da una colonna all’altra (tipo eurotassa, dove un conto di patrimonio vieni iscritto in un conto di reddito)..ecc et voilà i conti tornano, anzi rimane pure un bel tesoretto da sperperare alla caxxo.

john_ludd
Scritto il 15 Settembre 2016 at 16:39

Devi avere scritto un pò troppo in fretta …

“… Quindi immaginatevi Pechino, Hong Kong, Shanghai di quei tempi. Consumavano energia come nel 2015, quando il PIL cresceva al 7% …”

WHAT ? scritta così sembra che tu stia confondendo il livello dei consumi assoluti con il loro incremento. Un incremento dell’1,5% sui valori attuali dei consumi energetici cinesi sono più di quanto consuma un paese come la Svezia in un anno. Quelli assoluti cinesi sono cresciuti talmente tanto in questi 20 anni che ci vuole un super computer per tenerli in memoria. In un pianeta finito c’è ancora qualche gonzo che pensa si possa crescere tutto all’infinito a tassi del 5% o più a iniziare dai consumi energetici ? Bah !

Relativamente poi alla poca verosimiglianza dei dati cinesi è noto o dovrebbe esserlo che il ministero della verità cinese pubblica i dati dell’ultimo trimestre entro il mese successivo senza mai più rivederli. WHAT ? Il ministero della verità americano ci mette qualche settimana in più e li rivede tante volte persino in maniera sostanziale. Anche anni dopo.

Ma di ministeri della verità comunque si tratta, i dati statistici si prestano a tali e tante manipolazioni a iniziare dalla prima: ma voi avete una CAZZO di idea di che cosa c’è dentro il PIL e di come lo calcolano ? Se l’aveste mica perdereste il vostro tempo (il bene più prezioso in perenne deflazione !) a commentare giorno dopo giorno come va la spuma del mare !

Così per pedanteria …

    Scritto il 15 Settembre 2016 at 22:10

    Purtroppo il tempo è quello che è. Il lavoro mi tiene occupato tutto il giorno, poi ci sono i figli e nelle ore notturne ci scappa un po’ di tempo per il blog…. Capita di fare degli errori di digitazione, oppure di sottointendere qualcosa dandolo per scontato , spero comprendiate e mi perdonate.
    Su come CAZZO calcolano il PIL…. E’ verosimilmente il dato più assurdo, manipolabile e relativo di cui disponiamo secondo me…O sbaglio?

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