Cina e intermarket: analisi e conclusioni
Buongiorno a tutti!
La giornata di ieri si è dimostrata apparentemente tranquilla. Un po’ come in tutte le ennesime sedute. Incuriosisce sempre a Wall Street l’andamento pilotato del mercato. Ogni qual volta sembra sia giunta l’ora per il “deragliamento” dai canali ordinari, interviene una divinità suprema, la “mano invisibile” (Dark Pool? High Frequency Trading? PPT?) che prende in mano la situazione e dolcemente la fa tornare sui binari ordinari.
Tutto questo quindi porta lateralità, sempre con volumi scarni.
Ma è una lateralità strana. Ho come il sentori che potrebbe succedere qualcosa. Ma cosa? Già sapete delle mie interpretazioni ribassiste per il mercato, interpretazioni che al momento restano valide in quanto erano “anticipate” (credo sia più utile dirvi le cose che penso prima che dopo, quando ormai siano compiute, vi pare? E’ un modo di esporsi che, almeno, no dà spazio a contraddizioni e malintesi) e ancora non è concretamente successo nulla che ha generato il fatidico “stop & reverse”.
Ma tutto può capitare.
Il grafico intermarket intraday è esplicito.
Grafico Intermarket intraday
Super CINA e Baltic Index
La news di oggi che sorprende più di tutte (se vogliamo, possiamo chiamarla la news le giorno) è la straordinarietà della crescita cinese.
Quante volte abbiamo parlato dell’importanza dei paesi emergenti e del potenziale “passaggio” del testimone (progressivo nel tempo)? Quante volte abbiamo spiegato che a crescita vera è in quelle economie? Quante volte (soprattutto in Compass) abbiamo discusso dell’importanze delle valute dell’area Asiatica? Bene, il mercato ci sta dando ragione.
Ovviamente ora occorrerà capire se il motore della crescita cinese, iperalimentato, non rischi di sbiellare. Il grafico qui sotto illustra i dati sulla bilancia commerciale cinese. Certo, super export (+48%) ma anche super import (+44.7%) e super immobiliare. Ma come sempre sulla Cina aleggia un ombra di dubbio e di preoccupazione, oltre ad una necessaria interpretazione. E guarda caso, il Baltic Index accompagna questo trend.
Restano quindi alla fine 4 messaggi chiari:
1) abbiamo individuato il nuovo futuro motore della crescita mondiale (a dire il vero lo avevamo capito da tempo…)
2) abbiamo avuto conferma di un’economia che cresce molto più che altrove e quindi diventa necessario uno sganciamento della valuta cinese dal dollaro
3) ma attenzione, resta il rischio surriscaldamento. E qui sarà fondamentale il comportamento della classe dirigente cinese
4) e massima attenzione alla bolla immobiliare
Piccola nota
Uscira’ in giornata un post che metterà in chiaro la mia view di mercato, dove spiegherò perché…la coperta è corta. Come tutti gli altri post, è frutto di un duro lavoro di ricerca ed analisi che il sottoscritto, mosso da una insaziabile fame di sapere e gran voglia di capire cosa sta accadendo, vi regala letteralmente, nella speranza di darvi una visione il più possibile inerente alla realtà, con indipendenza assoluta, estraniandosi da tutto quello che l’ordinarietà vuole propinarci.
Sarebbe secondo me equo da parte vostra, un contributo all’immensa mole di lavoro che produco giornalmente.
E’ vero che si fa tutto con spirito di condivisione e di discussione, con obiettivo di migliorarci tutti dal punto di vista culturale, ma è anche vero che in giro c’è chi si fa pagare profumatamente per molto molto meno.
Soprattutto per dare un senso ed un po’ di dignità a quanto sto facendo, senza però elemosinare perché non voglio fare la figura del morto di fame, vi chiedo un sostegno all’iniziativa.
Ringrazio tutti quanti comprenderanno ed accetteranno positivamente questo mio piccolo appello, nella speranza di non aver urtato eccessivamente il vostro spirito critico.
STAY TUNED!
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