CHF VERSO NUOVE FRONTIERE
Il mondo sta veramente cambiando. Ed è affascinante quanto interessante vedere, giorno dopo giorno, l’evolversi della situazione.
Come ho scritto già innumerevoli volte, il mondo non finirà, ma uscirà “trasformato” da questa crisi: molti equilibri non saranno più tali. Abbiamo già più volte parlato del Dollaro USA, del Petrolio e di altri assets, che fino a qualche mese fa, godevano di particolari correlazioni che però, con l’evolversi della situazione, sono venute meno.
Ricorderete sicuramente il carry trade: venivano usate valute “poco care”, chieste appositamente a debito, e con il denaro ottenuto si acquistavano assets più volatili, rischiosi e remunerativi.
Ed è per questo che abbiamo assistito ad un progressivo indebolimento di valute con Yen, Franco Svizzero e Dollaro USA (JPY, CHF, USD).
Ma, guardate qui sotto. Anche qualcosa, sotto questo aspetto, sta cambiando.
CHF: si sgancia e fa vita a sé
Il grafico che vi propongo qui sotto lo trovo estremamente interessante.
Andiamo con ordine.
Nella parte superiore vedete l’andamento di 4 elementi:
a) CHF (vs. EUR)
b) JPY (vs. EUR)
c) USD (vs. EUR)
d) S&P 500
Direi che non si può nemmeno mettere in discussione un dato evidente. L’andamento di questi quattro elementi era assolutamente correlato. Infatti ci si indebitava in queste valute per comprare, per esempio, azioni. La discesa dell’equity, legata anche alla diminuzione della leva finanziaria e alla recessione, ha portato molti speculatori, Hedge Funds in primis, a chiudere posizioni sull’azionario e quindi, ad acquistare valuta per chiudere il finanziamento.
Morale: discesa dell’equity e rafforzamento delle 3 valute citate.
Tutto chiaro, fino ad un certo punto.
Il giorno è il 6 novembre. La SNB (Swiss National Bank) taglia nuovamente i tassi, cosa che farà ancora il 20 novembre. In un mese e mezzo in Svizzera i tassi sono scesi di 150bp.
Cosa significa questo? Che oggi la valuta Svizzera è sicuramente la più presa di mira in assoluto dal punto di vista speculativo. Per quale motivo? Perché è ancora meno cara rispetto al passato. Certo, anche altre banche centrali hanno tagliato i tassi. Probabilmente ha fatto la differenza il commento della stessa SNB: alimenterà il mercato monetario in franchi svizzeri in modo generoso e flessibile in modo da portare il Libor ad un livello vicino all’1%.
Resta però un dato di fatto: oggi il CHF è nuovamente partito verso un trend di indebolimento, mentre le altre valute restano fedelmente ancorate una con l’altra, a braccetto con gli indici azionari.
Nella parte sotto del grafico, invece, notate due charts: sembrano l’una la fotocopia dell’altra invertita. Sono ancora l’indice SP 500 e il Dollar Index.
Conclusioni
Il dato di fatto è che al momento il differenziale di tasso continua a fare la differenza tra i cross valutari. La cosa sorprende in modo particolare, in quanto fino a qualche tempo fa potevamo ritenere il Franco Svizzero come valuta rifugio. Invece anche sotto questo aspetto le cose stanno cambiando.
Invece al momento la correlazioni inversa Dollar Index/Equity continua ad essere validissima.
STAY TUNED!
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