Cannibalismo finanziario

Scritto il alle 12:45 da Danilo DT

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Tra i vari report che mi sono passati tra le mani, c’è un appuntamento quotidiano con uno degli economisti che più stimo, ovvero Gerard Minack di Morgan Stanley. Nel report di oggi inizia a ventilare l’ipotesi che la correzione di queste ultime sedute potrebbero essere diverse da quelle prese di beneficio a cui siamo stati abituati.

Effettivamente, dai minimi di marzo, la borsa ha inanellato una serie di sedute incredibili, con una performance eccellente se parametrata al tempo. In oto mesi abbiamo visto uno SP 500 a +67%, un Euro Stoxx 50 a +68%, un Topix (Giappone) a +41% e così via.
Le varie “correzioni” sono sempre state delle temporanee prese di beneficio che poi, però, hanno sempre visto una violenta ripresa delle quotazioni.
Ma questa volta potrebbe essere diverso.

Potrebbe.

 

Potrebbe perché abbiamo avuto modo di vedere che la speculazione regna sovrana e che le randi banche di matrice USA (in primis) hanno mezzi, potere e denaro per portare i listini un po’ dove vogliono.
Però, speculazione a parte, qualche segnalino interessante e degno di nota non possiamo sottovalutarlo.

1) Tanto per cominciare è assolutamente inequivocabile il rallentamento e l’appannamento di diversi dati macroeconomici. E oltre ai dati peggiori delle attese e, comunque meno “forti”rispetto a mesi fa, abbiamo anche avuto la conferma dei timori dello stesso Obama sull’effettiva prosecuzione della crescita economica (visto che il buon Barack mi va a parlare di “double dip”).

2) Inoltre non possiamo anche considerare un altro importante elemento, la rotazione settoriale.
Infatti, in ogni rally che si rispetti, i vari settori salgono generalmente in tempi diversi. E Così possiamo dire che nelle ultime sedute i finanziari e i tecnologici hanno rallentato la loro corsa, mentre sono andati molto meglio i telefonici e il settore della salute. Che sia finito il ciclo e sia matura la correzione?

3) inoltre alcuni settori iniziano a muoversi in modo bizzarro. Infatti, come segnalato anche in Compass, il comportamento del T Note ci vuol dire qualcosa. E non è un messaggio di serenità per i mercati.

4) infine c’è la vicenda Dubai. Per carità, non siamo a livelli di vero dramma finanziario, ma dal punto di vista psicologico può avere degli effetti importanti, visto che le banche più esposte già di per sé non godono di ottima salute. Fate conto, Barclays e RBS sono tra le più esposte. Ed un salvataggio di entrambe, per il governo britannico, non è assolutamente pensabile.

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Ma non facciamo il passo più lungo della gamba, non diventiamo matti su supposizioni ed elucubrazioni. Teniamo in considerazione il fatto che lo scenario sta vistosamente scricchiolando e che al speculazione, come ha montato un castello di carte, lo può anche smontare.

Trovo comunque difficile che, proprio in concomitanza con il fine anno, si tenda a smontare carry trade e speculazioni. Però tutto è possibile e se il mercato prende una piega, la corsa al “take profit” potrebbe diventare inesorabile per le grandi banche, che ormai vedo come grandi cannibali , animali che se ne fregano di tutto e di tutti ed hanno solo un obiettivo. Fare soldi. A scapito del sistema, dei cittadini, dei consumatori, dei poveri cristiani e di tutti gli esseri umani. Target: super bonus per i manager. E siccome questi super bonus vorranno essere difesi, la paura di un mercato che gira e va contro potrebbe portare a chiudere repentinamente posizioni e a scatenare un gran putiferio.

Certò, sono ipotesi, ma in questo mercato, ormai, non mi sorprendo più di nulla.

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