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BUND che anticipa
Dopo il bund che ci parla ecco un’altra puntata della saga. Il grafico è chiarissimo: canalone discendente di medio periodo iniziato il 31 agosto.
Ai tre bottom paritetici del 14, 15 e 16 dicembre si è innescata una forte correzione con target 126,7 e 127,5. Il contatto col bordo superiore del canale (se ci sarà) lo considero punto di svolta (inflection point): il rapido ritorno a cuccia farà propendere, almeno inizialmente, per una prosecuzione ribassista con nuovi minimi. Un taglio in crescendo o anche solo in laterale mi farà propendere, almeno inizialmente, per un scenario lateral rialzista.
L’obbligazionario è tendenzialmente correlato all’inverso con l’azionario: l’euforia (propensione al rischio) spinge a disfarsi dei bund abbassandone il prezzo ed aumentando i rendimenti, invece la paura (avversione al rischio) produce effetti opposti. Altri fattori fondamentali determinano movimenti di prezzo anche ampi di cui però non voglio trattare qui per non complicare troppo la vita dell’investitore.
L’investitore attivo dinamico, conoscendo questa correlazione “aurea”, dovrebbe essersi accorto che dal 16 dicembre il bund ha iniziato a crescere accompagnando il rally natalizio dell’azionario (decorrelazione).
Storicamente questo comportamento è da intendersi come anticipazione molto probabile di un imminente storno sull’azionario.
Tuttavia, rifacendomi al post bund/dax, occorre notare che l’intersezione non si è ancora verificata, c’è stato solo un primo contatto. Quindi al momento è obbligatorio considerare la decorrelazione bund/azionario solo come anticipazione di uno storno azionario modesto, cioè una classica presa di beneficio alimentata da qualche notizia/evento ad hoc.
Questa considerazione supporta in parte l’analisi di ieri su SP500.
Operativamente
Operare con le opzioni con scadenza 31 gennaio (contratto febbraio) è alquanto pericoloso e necessita di un piano di controllo del rischio chiaro e sperimentato. Sapendo che in caso di forte caduta dell’azionario potremmo avere sul bund spike rialzisti micidiali, mentre uno storno debole dell’azionario seguito da nuovi top riporterebbe il bund a testare il minimo di dicembre, non si può che concludere che tutte le posizioni iniziali scoperte che si aprono entro venerdì prossimo hanno probabilità bassa di non essere minacciate nelle prossime tre settimane. Io in questa situazione di rischio elevato preferisco prendere il bund per le corna e vendo subito call uno strike sopra lo spot sperando di essere portato profondamente itm perchè mi difenderò col future.
Un’operatività più tranquilla consiste nel comprare call atm (strategia direzionale rialzista): se continua a salire si lascia correre e poi si chiude in guadagno in trailing stop; se invece scende subito si converte senza esitare il long in spread (bull call spread) e poi si racimolano altri scoperti per recuperare i denari spesi per le call long.
il dato inatteso sull’occupazione ADP ha avuto come primo effetto il calo dei prezzi dell’obbligazionario (sentiment “ripresa economica” che si rafforza)
il dollaro si è rafforzato anche su euro (comunque è già da ieri in rafforzamento su alcune valute, qualcuno sapeva…) perchè non ci sarà più bisogno di QE3 e potrebbe far capolino l’ipotesi che i tassi non saranno più mantenuti bassi per un esteso periodo
l’oro perde perchè viene meno (momentanemante) la goduria del bene rifugio
le commodity van giù perchè sono in bolla e i grossi capitali si spostano ora sul dollaro
l’azionario s’è mosso secondo convenienza delle mani forti
colgo la tua sottilissima ironia e accetto la sfida
le correlazioni non sono un dogma immutabile nel tempo
un libro per quanto scritto da autore di indubbia competenza non può essere considerato bibbia buona per tutte le stagioni
i mercati sono dinamici, ci sono scostamenti dalle correlazioni classiche (con durata variabile) e definizione di nuove correlazioni
sovrapponendo i trend di asset class diverse degli ultimi dieci anni dovresti cogliere anche tu questa variabilità
alla domanda se l’AZIONARIO E’ CORRELATO POSITIVAMENTE AI PREZZI DELL’OBBLIGAZIONARIO rispondo che DIPENDE dalla fase di mercato ed economica in cui ci si trova. Da dicembre a oggi così è stato, da aprile ad agosto così NON è stato…
fondamentalmente le correlazioni si creano per motivi oggettivi (pensa alle variazioni dei tassi di interesse) e per ragioni legate al sentiment (mutevolissimo) degli operatori: se sono RISCHIO ON compro tutto ma se devo chiudere posizioni per racimolare liquidità vendo in primis l’obbligazionario su cui sono peraltro già in guadagno
APPROFONDIREMO QUESTO E ALTRO IN TRENDS STASERA… A DOPO!
max odierno a 126,52 vicino al primo target 126,7
spread max min di oltre 100 tik (bella botta)
ADP = cigno grigio topo
correlazione “aurea” intraday mantenuta solo per WS che conferma ulteriormente di non essere “libero mercato”
però non mi stupirei se il cigno avesse effetto effimero
@ Gremlin
La mia non voleva essere una “sottilissima ironia”, ma semplicemente una domanda, una richiesta di confronto. Condivido ciò che hai detto. La cosa assurda è che leggi certe cose (es. in merito alle correlazioni)….e poi il tempo….e il mercato dice la sua e anche il contrario.
W il confronto con professionisti come voi 😆
Mercì beaucoup ma socu saldu
confrontarmi con “Analisi Tecnica Intermarket” di J.J. Murphy mi mette molto in imbarazzo perchè il primo intermarkettaro del blog è solo il DREAM EX MACHINA
io sono un semplice peones che si abbevera alla sua fonte
il solo tentativo di confrontare le tesi di J.J. Murphy con le mie mi sembra talmente fantascientifico che sono obbligato a pensare ad una giusta e sana ironia
il tuo intervento oltre a gratificarmi mi spingerà sicuramente a frequentare con maggiore impegno la Dream Intermarket Accademy…
altra battuta: i manuali, per quanto autorevolissimi in prima edizione, se non vengono aggiornati scadono come il latte
limba789@finanza: @ gremlin
Ti vorrei chiedere:
– L’obbligazionario, inteso nel senso dei prezzi, è correlato positivamente con l’azionario?
e quindi
-L’obbligazionario, inteso in senso di rendimenti, è correlato negativamente con l’azionario?
Questo mi era parso di capire leggendo “Analisi Tecnica Intermarket” di J.J. Murphy, oppure adesso vale quello che affermi tu? (effettivamente con l’uptrend dello spoore di agosto si è verificato il downtrend del bund e del t-bond)
Non obbligatoriamente, dipenda dalla conformazione della curva dei tassi. Infatti un rialzo dei tassi comporterà un aumento dell’equity (arrivo della ripresa) ma poi AD UN CERTO PUNTO si arriverà ad una manovra restrittiva sui tassi con ripresa dei corsi obbligazionari e frenata dell’equity.
Un consiglio:
leggi questa pagina, ti sarà molto utile.
CIAO!
http://intermarketandmore.finanza.com/intermarket-analisi-correlazioni
@ Gremlin e DT
Ognuno è libero di credere ciò che vuole…. cmq la mia non era ironia, ma solo “sete di sapere, approfondire e migliorare”. detto questo, ho fatto riferimento a Murphy per il solo fatto …. che è uno dei libri che citano tutti quando si parla di intermarket. sono d’accordo sul fatto che niente è immutabile e ciò che vale oggi, domani può essere carta straccia. Ho letto anche Pring e lo rileggerò, ancora più attentamente, tramite il link. A prima vista sembra che la pensi un pò come Murphy sulle correlazioni, o sbaglio? Cmq…. adesso assistaimo ad un rialzo della parte lunga della curva, la pendenza è positiva con tassi a b.t.<ai tassi a l.t. Ciò segnala che il mercato sconta una crescita del ciclo e inflazione. Il raffronto tra lo yeld del decennale e il dividend Yeld delle stocks è uno dei parametri usati per capire quale asset class conviene in termini relativi. …. studierò bene…a presto 😉
dai primi di settembre al 4 novembre, prima su rumors puri e poi dalla formalizzazione di tali rumors col fomc del 21 settembre, il dollaro è stato venduto contro tutto trascinando al rialzo commodity, azionario e per un po’ di tempo anche il Tbond.
Questo tipo di correlazione fortissima ma di breve durata determinatasi a causa di un NON-EVENTO (potenza mediatica della Fed che manipola il sentiment globale sull’aspettativa di un aumento della massa monetaria) non è significativa per un investimento di medio/lungo ma è fondamentale per il trader multiday.
Questa cosa non la trovi scritta in nessun manuale perchè è NUOVA.
Il documento che ha segnalato Dream verrà aggiornato.
ciao Gremlin.
con il minimo a 123,8 operativamente come vedi:
short put 123.50/124.00
alert sulla rottura del minimo a 124,20 di fine dicembre e protezione con future
123.5 è ottimo scad. gennaio ma è obbligatorio sapere già ora come intendi proteggerti, l’allerta dipende molto dal tipo di strumento/tecnica che scegli per il controllo del rischio
@ gremlin
Ti vorrei chiedere:
– L’obbligazionario, inteso nel senso dei prezzi, è correlato positivamente con l’azionario?
e quindi
-L’obbligazionario, inteso in senso di rendimenti, è correlato negativamente con l’azionario?
Questo mi era parso di capire leggendo “Analisi Tecnica Intermarket” di J.J. Murphy, oppure adesso vale quello che affermi tu? (effettivamente con l’uptrend dello spoore di agosto si è verificato il downtrend del bund e del t-bond) 🙄