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BTP-G (Buoni Tesoro Poliennali Giapponesizzati) e la grande bolla della liquidità

Scritto il alle 14:20 da Danilo DT

Quanto pesano le dinamiche di politica monetarie della BoJ sui prezzi delle asset class oggi più in voga, proprio come i nostri BTP? Molto, oltre a quanto possiate immaginare.

Questo grafico da solo basta ed avanza per spiegare tutte le dinamiche dei mercati finanziari e la conseguente bolla speculativa che ne deriva.
Un grafico che mette a confronto quattro diverse asset class, che potrebbero non avere correlazioni e che invece, come si suol dire, carta canta.

Confronto tra:

a) YEN Giapponese
b) Indice azionario Nikkei 225
c) Bilancio della Bank of Japan (BoJ)
d) Indice azionario Dow Jone I.A.

La chiave di tutto però è la linea verde, ovvero il bilancio BoJ. Continua imperterrito a salire, e più sale più gonfierà i mercati. Questa cose è stata già spiegata nei video di TRENDS e ve la riprendo in questa sede. La FED ha avuto un’importanza siderale negli ultimi anni per gonfiare il mercato. Ma progressivamente la banca centrale USA dovrà fare manovre di “dietro front” come da programma di tapering.

Il problema però, al momento, non esiste in quanto c’è chi la sostituisce. E quel qualcuno è proprio la BOJ. Sta gonfiando il mercato ed è sicuramente la protagonista numero uno, e quindi la causa, di questi flussi finanziari che si spostano da una parte all’altra del mondo, che comprano tutto quello che apparentemente ha margini di salita. Per poi “abbandonare” la preda a target raggiunto o nel momento in cui salta fuori una migliore opportunità, oppure quando arrivano nuovi rischi non preventivati. Perchè la protagonista sarà appunto la BoJ? Perchè come detto col tapering, la FED dinimuirà progressivamente il suo “impatto” sul mercato anche se, non dimentichiamolo, continuerà ad essere attiva (per il 2014 aumenterà la sua base monetairia di 800 miliardi di USD!) E il Giappone? Non sarà da meno. Signori, Tokyo contribuirà attivamente alla bolla per ben 900 miliardi di USD. Le sole FED + BOJ assicurano quindi almercato la cifra di 1.700 miliardi di dollari di denaro. Importo che potrebbe anche essere rivisto al rialzo se la FED “lima” il tapering.

Non credo sia necessario spiegarvi che questa è una bolla speculativa generata dalle banche centrali, alla ricerca di una crescita economica che non esiste.

Vi presento qui sotto i bilanci delle banche centrali principali, che per uniformità ho tradotto in USD, così vi rendete conto dello “spazio” che la BoJ ha ancora a disposizione. Impressionante…

Inutile dirlo che i BTP italici sono oggi i grandi protagonisti di questo scenario, che però fa MOLTO comodo a BCE e Governo italiano, in quanto contribuiscono a mantenere alto il tenore dei prezzi (evitandone la volatilità) e nello stesso tempo rendono meno oneroso il debito per le nuove emissioni.
Ma di questo e di altro parlerò nel nuovo video di TRENDS che verrà creato per gli amici lettori del blog nel week end.
Scusate il titolo un po’ bizzarro, ma secondo me ci poteva stare, sia nella logica del post e sia per i tassi, sempre più vicini alle logiche nipponiche. Se poi parliamo di debt deflation

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Danilo DT

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8 commenti Commenta
gilles27
Scritto il 7 Marzo 2014 at 14:46

…ma allora questa volta è diverso!
tutto salirà per sempre!!!
Corro a comprare! 😀 😀 😀

john_ludd
Scritto il 7 Marzo 2014 at 14:54

cosa c’è di più perfetto e di più bello del libero mercato ?

Scritto il 7 Marzo 2014 at 15:06

Nulla, se il mercato fosse veramente libero!

john_ludd
Scritto il 7 Marzo 2014 at 16:26

Danilo DT,

non esagerare DT, se anche fosse libero meglio del mercato resta quanto segue:

il mio cane
il vino buono
le tagliatelle della mamma
un trekking in himalaya
un giro in bici
la figa
salciccia e piadina
etc…

non necessariamente nell’ordine

idleproc
Scritto il 7 Marzo 2014 at 21:51

Concordo, tranne sull’ordine.
Come dice un mio amico, “cura tutto” specie quando c’è grossa crisi.

idleproc
Scritto il 8 Marzo 2014 at 09:14

Shale Oil & Gas: non una rivoluzione, ma una festa di pensionamento.

http://oilprice.com/Interviews/Shale-the-Last-Oil-and-Gas-Train-Interview-with-Arthur-Berman.html

gainhunter
Scritto il 8 Marzo 2014 at 11:55

Il secondo grafico sarebbe interessante vederlo in altri due modi: uno con la stessa scala (sempre in dollari), in modo da rendersi conto di quant’è l’entità della “potenza di fuoco” delle singole banche centrali e di conseguenza dell’impatto che possono avere sui mercati; l’altro in rapporto al pil del relativo paese (e magari aggiungendo anche la Svizzera).
Danilo, naturalmente sono solo spunti, se ritieni che possano essere indicazioni interessanti. Per me fai già fin troppo 🙂

ilcuculo
Scritto il 10 Marzo 2014 at 10:52

john_ludd@finanza,

Concordo completamente, per l’ordine ciascuno fa per se… una bella ciaspolada sotto al ghiacciaio dei Forni , terminata con pizzoccheri e Sassella…ieri mi ha messo particolarmente di buon umore.

Il tutto però andrebbe condito con un po’ di speranza per il futuro.

Si narra che durante l’affondamento del Titanic gli orchestrali suonassero particolarmente bene i più bei pezzi del loro repertorio… ma nessuno se li godeva.

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