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BTP: banche in fuga. E il 2024 sarà un anno chiave

Scritto il alle 07:48 da Danilo DT

Non pensiate che voglio essere pessimista o peggio ancora catastrofista. Quello che cerco di essere è assolutamente REALISTA mettendo in chiaro alcuni aspetti che sfuggono ai più o che sono volutamente lasciate a parte.

Torniamo a parlare di Italia e debito pubblico, in merito anche alla nuova emissione di BTP Valore di cui tanto si parla e che sta avendo un ottimo successo di massa.
Ma come ho dimostrato nei post precedenti, non è proprio tutto oro quello che luccica e che fanno luccicare artificiosamente. Intanto una simpatica nota di colore. Ricordate il grafico che vi ho presentato in questo POST?

Le banche italiane figuravano venditrici del nostro debito, ma non era facile capire quanto. Ed ecco qui il dato che serviva. Nei primi otto mesi del 2023 le banche italiane hanno venduto BTP e similari per la bellezza di 9 miliardi di Euro. Questo grafico illustra bene la straordinarietà di un sell off che non si vedeva da 20 anni. Un passaggio di testimone che ha visto come protagonisti i singoli risparmiatori, il popolino che è tornato ad amare i titoli di stato, dopo anni di vendite accompagnate anche dall’esplosione del risparmio gestito.


E’ rimasto il sostegno della BCE come vedete dal grafico sopra, ma a parte questo? Poco direi anche perché, udite udite, l’anno prossimo sarà il momento delle grandi sfide. Guardando lo scadenziere dei TITOLI di STATO italiani, ecco che scopriamo una bella grana. L’anno prossimo ci toccherò rinegoziare (perché scadono) ben 368 miliardi di BTP. Cosa può significare doversi rifinanziare a QUESTE condizioni? E se poi lo spread è a 200 pb cosa comporta per le finanze pubbliche? Pensate che quando c’è stata la crisi del 2011 (ricordate Draghi e il suo whatever it takes di qualche mese dopo nel 2012?) bisognava rifinanziare la bellezza di…13 miliardi… In confronto sono briciole!

L’impatto per il nostro paese quindi non si può sottovalutare, si tratta di un onere devastante che ci dobbiamo accollare per i prossimi anni e che sicuramente porterà Bruxelles a chiedere lumi su cosa si vuole fare. Ma non basteranno le parole.

Danilo DT

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4 commenti Commenta
reragno
Scritto il 6 Ottobre 2023 at 08:16

Ciao Danilo, premetto che non mi fanno impazzire i Btp.
Ci sono da fare alcune precisazioni. Se la Banche hanno venduto titoli di stato sicuramente hanno incassato una bella perdita almeno che non li abbiano comprati in tempi immemorabili. Perchè incassare una perdita? Dove finisce la liquidità incassata? Forse è che bisogna restituire le valanghe di liquidità ricevuta a uffa dalla Bce con il TLTRO. ( forse ho sbagliato a scrivere) Figuriamoci se la banche, dopo aver ricevuto l’ennesimo favore dal governo che ha ritirato il provvedimento di tassazione degli extra profitti, fanno anche gli indiani sul debito pubblico. Le banche e lo stato sono legate a i doppio filo due entità parassitarie con utilità marginale pari a 0.

aiccor
Scritto il 6 Ottobre 2023 at 10:09

ma poi: non sarà una banca sola ad aver venduto, magari per necessità di liquidi? perchè non sembra una cifra enorme da fuga di massa
reragno@finanzaonline,

reragno
Scritto il 6 Ottobre 2023 at 10:32

esatto bisogna restituire i soldi alla Bce.
aiccor@finanza,

pistarr
Scritto il 6 Ottobre 2023 at 12:06

I rilievi qui sopra dei colleghi Reragno e Aiccor mi paiono molto pertinenti…..
Il problema è Danilo…..nonostante la piccola chiosa ” Non pensiate che voglio essere pessimista o peggio ancora catastrofista.”….. egli non si fermerà dal continuo seminar terrorismo, mascherato da Consapevolezza.
Il grafico del debito pubblico è in ascesa da anni anni… 9/10 volte su 12 ha saldo mensile negativo ma gli effetti sono stati quelli che ho illustrato nel precedente commento.
Chiaro che alla fine pioverà , ma quanto giornate di bel tempo, nettamente più numerose sono state perse?
Visti i dati illustrati, che sono a conoscenza di tutti, allora i mercati e gli operatori sono stati finora e magari saranno ancora così incoscienti da non tenere conto alcuno di queste terribili sirene (di allarme)

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