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BREXIT: (finalmente) si parte!

Scritto il alle 09:24 da Danilo DT

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Se pensavate che la Brexit fosse già operativa in qualche modo, vi sbagliate di grosso. Ci sono state delle reazioni a livello di mercato, in primis nel mondo valutario. Ma in realtà la Brexit era e restava solo un “progetto” che doveva essere concretizzato, organizzato, studiato.
Ormai i tempi sono maturi. Tra 15 giorni Theresa May “invocherà” l’articolo 50 e partirà il negoziato ed i primi effetti saranno immediati. Secondo alcune testate giornalistiche inglesi, i primi effetti saranno proprio sula circolazione delle persone. Quindi, tra due settimane i cittadini dell’Unione Europea potrebbero perdere la libertà di emigrare nel Regno Unito. E, sempre fra due settimane, la Scozia potrebbe chiedere un referendum per la secessione dal Regno Unito.

Per carità, sul primo tassello nulla da dire: era quello che gli inglesi volevano e l’hanno ottenuto. Sul secondo invece qualche problemino potrebbe saltare fuori.
Intanto mi pongo qualche domanda nemmeno troppo astrusa.

Come ci si organizzerà per far entrare gli stranieri in UK? Sarà necessario avere (ridicolmente) un contratto di lavoro? E se sono un turista avrò un permesso limitato? E gli studenti europei potranno continuare a venire a studiare nelle scuole inglesi?

Sono delle belle grane che oggi non hanno soluzione. MA facciamo pure finta che il governo May dia delle direttive chiare sull’argomento, più o meno accettabili. il problema, come già scritto in QUESTO POST  , potrebbe essere ben un altro.
Con la partenza dell’iter della Brexit, la patata bollente potrebbe arrivare dalla Scozia che vuole indire un nuovo referendum sull’indipendenza. La premier May ha la possibilità di negare il referendum, ma una decisione di questo tipo rischia di provocare una vera e propria crisi costituzionale e anche lo sfaldamento di fatto del Regno Unito. E poi, chissà, possibile anche il turno dell’Irlanda…

Theresa May reportedly fears the Scottish government will call another independence referendum around the same time she triggers the formal Brexitprocess under Article 50 next month.
The Prime Minister is preparing for Nicola Sturgeon to use the start of the country’s exit from the European Union to call another vote on independence, The Sunday Times reported.
May could reject it and risk a constitutional crisis or accept it and potentially imperil the future of the United Kingdom. She has promised to trigger Article 50 by April and expects to be able to stick to the timetable, despite ongoing parliamentary wrangling over the process.
The report came as the Prime Minister urged voters in Scotland to use May’s council elections to make clear to First Minister Ms Sturgeon that they do not want to have another independence referendum.
Ever since the UK voted to leave the EU but Scotland voted to stay in, there has been speculation that the Scottish government will seek to hold another referendum. (HP) 

Aggiungiamo questo tassello all’incerto quadro politico del momento, dove la fiducia in Trump del mercato resta molto elevata, anche se poi il suo indice di gradimento è in ulteriore discesa (vedi qui).  senza poi dimenticare il topico momento che sarà STASERA dove Donald Trump condurrà il discorso dello “Stato dell’Unione” con contenuti estremamente incerti. Se poi aggiungiamo l’incertezza per le elezioni in Francia, l’instabilità politica italiana e tutto il resto ci sarebbero argomenti per un feroce aumento della volatilità. Ma non funziona più così. Fintanto che la barca va, occorre lasciarla andare ed evitare di remare contro corrente. Sarebbe fatica sprecata oltre che un potenziale veicolo di perdite economiche.

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Danilo DT

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4 commenti Commenta
atomictonto
Scritto il 28 Febbraio 2017 at 10:11

“la fiducia in Trump del mercato resta molto elevata,”….

La chiave di lettura di quello che sta per succedere sui Mercati sta tutta in questa frase, totalmente SURREALE.
Donald Trump non è un “self made man”, è nato ricco sfondato ereditando un impero immobiliare da 200 milioni di di dollari del 1978 (1 MLD circa attuali) e nonostante questo è riuscito a fallire 7 volte, ha messo in piedi svariate truffe tra cui la “Trump Steak” ed è stato più volte invischiato con personaggi e situazioni a dir poco dubbi da Don King alla mafia Italo-americana di Brooklyn.
E’ palesemente un semi-analfabeta che si esprime e reagisce come un ragazzino di 12-13 anni ed ha messo in piedi un governo composto per lo piu da “weirdos”…. estremisti vari che fino a 2 anni fa erano considerati delle macchiette.

conrad-johnson
Scritto il 28 Febbraio 2017 at 13:12

atomictonto@finanza,

E’ l’Ammeriga baby……. Evidentemente sentivano la necessità di un break nazionalista, lui si è proposto ed ha (quasi) vinto. Ha raccolto un bisogno, vedremo se e come lo soddisferà.

gainhunter
Scritto il 28 Febbraio 2017 at 13:37

“Come ci si organizzerà per far entrare gli stranieri in UK? Sarà necessario avere (ridicolmente) un contratto di lavoro? E se sono un turista avrò un permesso limitato? E gli studenti europei potranno continuare a venire a studiare nelle scuole inglesi?”

Esattamente come per gli USA o l’Australia. O no?

doge
Scritto il 28 Febbraio 2017 at 15:56

gainhunter,

Potrebbero applicare l’equazione Soldi:permesso=poveri:Calais un po’ come alla Svizzera. 🙂

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