BOE in action. E parte ufficialmente la BREXIT.
E’ forse la decisione della BOE più attesa degli ultimi anni. Oggi Carney dovrà decidere se fare quello che fino a qualche mese fa era impensabile.
Infatti non è assolutamente escluso che la BOE, a seguito del referendum BREXIT, torni a tagliare i tassi di interesse. Tassi che erano fermi ormai dal 2009, inchiodati in area 0.50%.
Una mossa che suonerebbe molto di propedeutico in vista di quella possibile freneta dovuta, appunto alla Brexit. Ricordate però che al momento non è assolutamente possibile quantificare gli effetti dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea.
BOE: il tasso di riferimento
Però gli indici PMI iniziano a perdere colpi. Per carità, non siamo ancora in area di pericolo (sotto i 50) però è evidente un peggioramento che è stato poi accelerato nel post referendum.
Indici PMI UK
Ma non è solo una questione di PMI. Carney sicuramente guarda con attenzione anche al mondo immobiliare. Avete letto nei giorni scorsi ed in questo post in particolare (FUGA DA LONDRA!) cosa è successo in certi prodotti che investono sul real estate prevalentemente commerciale. Ma non è solo in quest’area il problema, anzi. Quello che fa paura è sicuramente il residenziale. Guardate questo grafico. Rappresenta il prezzo delle case a Londra. Da tempo si parlava di “bolla immobiliare”, immaginatevi ora che c’è la Brexit… I prezzi sono praticamente raddoppiati, e ripeto RADDOPPIATI dal 2009 e quindi in 7 anni.
UK National House Price Index London
Quindi il problema non può essere sottovalutato anche perchè ricorderete che proprio in quel periodo (2008) fallì una banca a causa della bolla immobiliare. Era Lehman Brothers e la BOE dovrà tenerne conto anche perché i segnali in arrivo dalle statistiche sono pessimi.
RICS’s survey provides the first insight into the impact the decision to leave the EU is having on the housing market. It shows nationwide demand falling to its lowest level since the middle of 2008, while the number of properties put up for sale plunged to a record low. A gauge of sales expectations for the next three months was at its weakest in 28 years. (BMG)
Quindi, se già pensavamo di essrre in bolla, se il mercato immobiliare era a rischio di forte correzione prima della Brexit, che accadrà adesso?
RICS said a measure of near-term price expectations fell to minus 27, with all the 12 areas in England and Wales it tracks in negative territory. Its nationwide gauge of price expectations for the next year plunged to zero in June from 54. The survey was conducted between June 24 and last week.
Direi che è chiaro, è più che possibile una violenta correzione dei prezzi. Ma attenzione, non fate l’errore di “isolare” il problema al solo mondo immobiliare. Ragionate sugli effetti sui consumi e sui bilanci delle banche, più tutto quello che potrebbe generare in ambito di insolvenze e nuovi subprime.
Ecco perché l’intervento di oggi di Carney potrebbe essere “preventivo” ma necessario, anche se, temo, non sarà assolutamente sufficiente.
E comunque, dopo la formazione del nuovo governo guidato dalla “nuova Lady di Ferro” Theresa May, possiamo dire che siamo entrari ufficialmente nella Brexit. Anche se si tarda a considerare l’art. 50, gli effetti stanno iniziando a farsi sentire. Anche se i conti si faranno, se non alla fine, tra qualche anno, ma il mercato, come sempre si muove prima. Molto prima.
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Porta pazienza, ma volevo focalizzare l’attenzione sul fatto che un mercato che era in bolla già di suo, subirà ulteriore debolezza a causa della Brexit, visto che mezza City sarà svuotata.
Poi è evidente che tu sei favorevole alla Brexit. Però senza la Brexit probabilmente la bolla poteva addirittura gonfiarsi ancora.
Insomma, permettimi, CHISSENEFREGA della bolla immobiliare UK, cerco però di capire cosa sta accadendo e magari condividerlo, sperando di fare una cosa anche utile per qualcuno, anche se sono sempre pareri personali di un ignorante (probabilmente sempre di più) che ha la passione , oltre che essere forse, anche un’altra cosa che finisce sempre con “one”.
Ecco la “smentita” a tutto quanto scritto. La BOE non taglia i tassi e va avanti così. Non gioca insomma d’anticipo ed aspetta (come da tradizione) gli eventi che sono certi (Brexit) ma anche molto incerti (conseguenze).
A sorpresa la Banca centrale britannica non è intervenuta sul costo del denaro e le Borse hanno sbandato dimezzando i guadagni per poi ritornare ai livelli pre decisione della Boe, mentre la sterlina si è rafforzata. I membri del board hanno comunque detto che la BoE interverrà con misure di stimolo su diversi fronti il mese prossimo, quando avrà più dati e indicazioni sullo stato di salute dell’economia. Il mercato si aspettava una riduzione del costo del denaro – la prima in sette anni – al minimo storico dello 0,25% per far fronte alle conseguenze della prossima uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea, i tassi restano invece allo 0,50%. Lo yen perde terreno sulle attese di interventi di politica fiscale e monetaria per stimolare l’economia. In recupero il petrolio dopo lo scivolone della vigilia sull’aumento delle scorte Usa.
Danilo DT: Poi è evidente che tu sei favorevole alla Brexit.
No, non sono favorevole alla Brexit (né contrario), sono solo scettico di natura e quando sento certe affermazioni tipo “la Brexit porterà danni ecc ecc” cerco di usare la testa e verificare. Infatti nei miei commenti in merito ho sempre cercato di approfondire e di mettere in discussione (a scopo di verifica) il teorema “Brexit = perdite per UK e UE” piuttosto che prendere una posizione precisa a favore dell’una o dell’altra parte. Quindi a volte sembro (o sono) critico e stuzzichevole, ma lo scopo è dare spunti di verifica e riflessione (soprattutto per me e per cercare di stimolare le discussioni), a volte sono forzature appunto per spingere in questo senso.
E lungi da me darti dell’ignorante, anzi se sono qui da anni è perchè apprezzo la tua professionalità, correttezza, capacità di analisi. E della mia crescita sull’argomento economia e dintorni ringrazio te in particolare. Sappi inoltre che quando sono d’accordo con te non commento, che utilità avrebbe commentare “Bravo Danilo, concordo”? Per questo sembro sempre un bastian contrario (anche se nella vita spesso lo sono).
Ci mancherebbe, non volevo essere scortese.
Tutto chiaro, scusa per il “qui pro quo”
Figurati, quale scortese?
Poi è casa tua, e io ti vengo in casa a colazione, dopo pranzo, prima di cena e quando stai andando a letto, con le mie elucubrazioni mentali… hai tutte le ragioni di
quanto sento questo genere di affermazioni e altre simili da parte di premi nobel, analisti di banche internazionali, e simili, penso sempre che è possibile vi sia un’intenzione di condizionare l’opinione pubblica.
gainhunter: quando sento certe affermazioni tipo “la Brexit porterà danni ecc ecc” cerco di usare la testa e verificare
Beh, siamo pieni di questi giochini psicologici che vogliono inflilarti tante false verità…
E tu sei sempre il benvenuto! 🙂
Cioè GRAZIE alla Brexit si sgonfierà la bolla immobiliare, e questo sgonfiamento avrà effetto sugli altri settori dell’economia?
Allora devo dedurre che:
1. la libera circolazione di capitali prevista dall’UE crea le bolle e gli squilibri
2. il Bremain avrebbe rafforzato lo status quo, ovvero una situazione che favorisce bolle e squilibri
3. la Brexit è un evento positivo perchè elimina un elemento distorsivo (l’UE)
4. non si può essere contemporaneamente contrari alle bolle e alla Brexit
Sto forzando, lo so, ma se verrà una crisi da bolla immobiliare non sarà colpa della Brexit, sarà colpa della bolla immobiliare.