BORSA USA: e adesso arriva la RESA dei conti

Scritto il alle 11:11 da Danilo DT

Dopo tante previsioni e tante analisi a volte molto fantasiose, arriva l’ora delle trimestrali USA. Tra dati e outlook si inizierà a capire qualcosa del reale impatto del Covid-19 sulle aziende americane, con un PIL USA da tutti visto in profondo ribasso.

Si continua a fantasticare, sapendo che si fanno i conti senza l’oste. E forse proprio in un clima da osteria, si sparano target e outlook più o meno strampalati.
Qui sotto trovate l’ultimo aggiornamento sulle previsioni PIL USA del secondo trimestre 2020. Ovvio, parliamo di USA e il secondo trimestre sarà di certo devastato dal Covid-19, ma stupisce come i vari analisti hanno le idee chiare. Tutti d’accordo che non sarà un buon trimestre (eufemismo) anche se il gap tra la miglior previsione (generata da Bloomberg a -9%) e la peggiore (fatta da Evercore a 50% ) è semplicemente imbarazzante e vi fa capire come si stia navigando a vista, o forse nel buio più assoluto.

Se non conoscete Evercore, prendete in esame i dati delle ben più note Capital Group e Morgan Stanley, che non sono comunque allegrissime.
Ma il PIL non è nient’altro che la conseguenza dell’andamento degli utili aziendali. E allora eccoci giunti al momento più importante (forse) dell’anno, ovvero la trimestrale sul Q1 che porterà anche l’outlook sul Q2, momento in cui i vari analisti si “divertiranno” a rimappare tutti i vari titoli, le prospettive, outlook e conseguentemente target price.

Qualche certezza in più ce l’abbiamo analizzando i numeri sulle dimensioni dei vari piani di salvataggio del sistema.

POLITICA FISCALE = 3% del PIL GLOBALE

POLITICA MONETARIA = 10% del PIL GLOBALE

Sono numeri impressionanti, che danno fiducia e che hanno contribuito a far salire le borse ed i mercati (pensate a quelli obbligazionari) nelle ultime settimane. Ma tutti ovviamente si chiedono se l’interventismo fiscale e monetario sia sufficiente. Non si parla nemmeno di un discorso dimensionale, perchè se necessario, le percentuali sopra esposte potranno anche essere riviste al rialzo. L’analisi deve essere ampliata ovviamente alle tempistiche per la ripartenza. Mediamente si stima che ogni settimana di lockdown costi lo 0.75% di PIL. E ogni settimana che passa il sistema ne esce fuori sempre più logorato.  Quindi torna difficile fare vere ed attendibili previsioni.

Morale, se fino ad ora si sono fatti discorsi da bar, se fino ad oggi l’andamento della borsa era legato a sentiment e curve di contagio, oltre che da impulsi di governi e banche centrali, da oggi le cose cambieranno con l’arrivo dell’attore più importante, quello che è la sentenza. Ovvero la resa dei conti.
Benvenuti nel periodo dedicato alle TRIMESTRALI USA.
E badate bene, si comincia subito col botto con aziende che sono talmente importanti che poi diventano benchmark per tutte le altre (spiegato meglio, se vanno male loro, allora si ipotizza che anche i relativi peers si siano comportati di conseguenza).

Protagoniste da oggi soprattutto le banche, oltre che un colosso come J&J. Le previsioni sulle trimestrali USA sono ovviamente negative. Ma qualcosa non torna, sopratutto se paragonato con quanto previsto in fatto di crollo di PIL prima analizzato.

Howard Silverblatt di S&P Dow Jones si aspetta un -14%, FactSet stima una frenata del 10% dei profitti nel primo trimestre 2020. Refinitiv ipotizza un calo dell’8,1%. Non trovate un po’ di incoerenza?
Non sottovalutate questo momento perché potrebbe essere la chiave di volta. Anche perché banche centrali e governi, se necessario, torneranno ad agire di conseguenza. Anche se già tanto hanno fatto.

IMPORTANTE

PS: se non lo avete ancora visto, vi consiglio a corredo di quanto detto sopra, di buttare un occhio al mio POST PRECEDENTE che vi spiegherà alcune criticità su FED, banche, High yield e dati macroeconomici non proprio brillantissimi.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

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1 commento Commenta
paolo41
Scritto il 14 Aprile 2020 at 21:17

vedendo i dati odierni della borsa, mi verrebbe voglia di dire ” don’t fight la FED” e “buy on the dips” ma i dati del coronavirus USA continuano a mettermi paura……

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