Bond Enel esaurito: Riparto, rendimento e considerazioni
Come previsto l’obbligazione ENEL ha fatto il tutto esaurito. Le due obbligazioni, una a tasso fisso e l’altra a tasso variabile (ISIN: Enel a tasso fisso: IT0004576978 – Enel a tasso variabile: IT0004576994) come scritto nel post dedicato sono state ben apprezzate dal mercato ed in una fase di “corsa al rendimento” Enel si è trovata con una richiesta ben oltre le 6 volte la quantità offerta inizialmente. Un grande successo che ha fatto aumentare il plafond disponibile, da 2 a 3 miliardi di euro, ed ha costretto gli operatori alla chiusura anticipata.
Criteri di riparto e rendimenti
E’ assolutamente scontato il riparto per chi ha sottoscritto le obbligazioni ENEL, sia tasso fisso che tasso variabile, anche se la richiesta è stata maggiore per quelle a tasso fisso (che quindi subiranno un riparto ancora più grande, e non si esclude addirittura l’ipotesi sorteggio).
In linea di massima si cercherà di frazionare il più possibile, cercando di accontentare il maggior numero di richiedente. E quindi la priorità sarà una: cercare di dare a tutti per lo meno il lotto minimo di 2.000 €.
“I criteri di riaprto sono identici per le due tranches: assegnato il lotto minimo, l’importo rimanente sarà assegnato ai singoli richeidenti in misura proporzionale alle obbligazioni richieste da ognuno di essi. L’importo sarà arrotondato per difetto e l’ulteriore importo residuo sarà sorteggiato.” (fonte: IlSole24Ore)
Purtroppo però, per avere rendimenti e importi consegnati, occorrerà attendere ancora qualche giorno. Infatti si saprà solo venerdì 26 febbraio.
Piccola meditazione…
L’enorme successo del collocamento ENEL, dedicato esclusivamente al mercato retail deve comunque far pensare.
Certo, ENEL è sicuramente un buon emittente corporate dal punto di vista qualitativo, o se preferite è molto meglio di tanti altri emittenti che buttano carta sul mercato.
Però occorre fare molta attenzione. Questo periodo (e questo è un semplice avvertimento) è sicuramente propizio per gli EMITTENTI per collocare obbligazioni a scadenze lunghe e a rendimenti storicamente ottimi (che chi le fa ma non per chi le compra).
A questo va ad aggiungersi la “fame di rendimento” del risparmiatore medio e la valanga di liquidità a disposizione che esce dai poco generosi titoli di Stato e che è alla disperata ricerca di un qualcosa di più remunerativo.
Quindi, cari lettori, state in guardia. Nei prossimi mesi ci saranno sicuramente altre emissioni, buona parte delle quali di qualità dubbia. Voi comunque non dimenticate mai un paio di cose:
1) al mondo, e tanto meno in finanza, nessuno regala nulla
2) quando aumentano le emissioni è segno che c’è forte convenienza degli emittenti ad emettere bonds.
3) difficilmente si fanno offerte promozionali dove il risparmiatore ci guadagnerà sempre. C’è per forza un rapporto rischio rendimento che rende logico il tutto.
4) In questa fase di mercato c’è tutta la convenienza di emettere obbligazioni a lunga duration. Costano molto meno dei finanziamenti bancari e le condizioni…le decidono gli emittenti.
5) In questa fase non c’è una corretta percezione del rischio finanziario. Anche un emissione apparentemente sicura può nascondere rischi inaspettati.
Quindi, come in tutte le cose, cercate di mettere da parte l’ingordigia e la fame di rendimento. E date maggior spazio alla razionalità ed al buon senso. Nel medio lungo periodo ne gioverete senza dubbio. A meno che vi fidiate della dea bendata…
STAY TUNED!
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