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BET about INFLATION: BoE pronta ad agire
Era normale aspettarsi prima o poi l’inversione di tendenza. E non parliamo solo dell’inversione di politica monetaria col tapering, ma anche di rialzo dei tassi di interesse.
Negli USA l’ipotesi è abbastanza remota, in UE ancora di più, ma in altri mercati la cosa dovrebbe essere più vicina di quanto si possa immaginare.
Parliamo di un paese che sta vivendo momenti difficili, anche legati alla questione Brexit. Ovviamente parliamo di UK.
LONDON, Oct 18 (Reuters) – Investors bet on Monday that the Bank of England plans back-to-back interest rate rises for its November and December meetings, with more to come next year, after BoE Governor Andrew Bailey signalled the BoE would act to curb inflation expectations. (…)
Quindi già si scommette su aumento dei tassi nei mesi di novembre e dicembre più altri rialzi nel 2022. Gli effetti dell’inflazione che… non doveva essere transitoria?
(…) While Britain shares its supply chain problems, soaring energy prices and labour shortages with many countries around the world, investors have singled it out as a country especially
prone to inflation and higher policy rates, with Brexit exacerbating the bottlenecks. (…) [Source]
Quindi sarà molto probabilmente la BOE la banca centrale che “romperà il ghiaccio”. Ma attenzione, questo avviene per l’enorme discrasia tra tassi di interesse e inflazione. Ma se andiamo a vedere, è uno scenario che accomuna molte banche centrali. E non solo la BOE.
Per esempio, guardate gli USA, il rapporto tra inflazione USA e tasso di riferimento FED è quasi imbarazzante. In Canada e UE la situazione è altrettanto complessa e solo dopo troviamo UK.
Quindi, si ha l’impressione che la BoE agisce e le altre banche centrali stanno bleffando cercando di ignorare il problema, e scommettendo su un rientro degli eccessi. Questa potrebbe essere una grossa scommessa. Che come tutte le scommesse, può avere effetti positivi o negativi, ma sempre enormemente enfatizzati.
STAY TUNED!
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Ciao Federico, innanzitutto parti malissimo dicendo di non voler fare il professore perchè…qui nessuno lo è! Anzi, ognuno dice quello che pensa e ci si confronta l’un l’altro. Scherzi a parte, non posso assolutamente contraddirti. Ma attenzione. Io parlo di deflazione da debito da una vita anche se ora vivremo ancora ossigeno grazie alla politica fiscale ed inflazione praticamente imposta dal sistema. Dove sta il problema? Sulla “transitorietà” dell’inflazione. Come dici giustamente, ora abbiamo l’agflazione e non solo ( non dimentichiamoil tipo di ripartenza che abbiamo visto) che però durerà più a lungo del previsto. Cosa faranno le banche centrali? Agiranno (come sembra voglia fare la BoE) oppure ignoreranno il problema, accettando la cosa e scommettendo sulla transitorietà senza fare grossi interventi, rischiando però che la situazione deragli?
Ovvio, magari non per un periodo lungo.
Il problema è di credibilità. Se le banche centrali la perdono, quale sarà la reazione del mercato?
Poi, se guardiamo avanti, vedremo se sarà deflazione da debito oppure avverrà il miracolo che il sistema vuole imporre. Accettare un po’ più di inflazione, tassi reali sempre fortemente negativi e rapporto Debito/PIL che rientra progressivamente. Un miracolo? Si, se avverrà, sarà un grande miracolo. Per il momento è impossibile fare previsioni anche perchè, come ho già detto, non ci sono precedenti.
A presto!
(PS: ovvio, anche questo, come tutto il resto, è il mio pensiero che sicuramente sarà fallace) 🙂
Non vorrei fare il professore, ma si fa presto a dire inflazione! O almeno quella che tipicamente si combatte con aumento dei tassi. l’aumento prolungato dei salari e un conseguente aumento della domanda di beni e servizi, quindi una situazione economica in salute, da luogo a inflazione e provvedimenti tipo aumento dei tassi. Il mondo sta sperimentando l’AGFLAZIONE, dovuta all’aumento delle materie prime (per pura speculazione, aggiungo io). Non vedo un gran boom economico, nè in Europa, nè in USA, nè in UK, inoltre i processi di automazione, robotizzazione, ecc. in grande accelerazione stanno abbattendo i costi di produzione e al contempo riducono il bisogno di manod’opera (meno salari pagati=meno domanda). All’orizzonte vedo solo un’onda di debito enorme che non può nemmeno lontanamente permettere un aumento di tassi. Forse un accenno tattico per poi abbassarli a segno negativo, ma niente di più. Il mondo vivrà una deflazione da debiti per molti anni, oppure fino al prossimo grande reset! Ma non date retta me!