BANCHE: si apre la nuova stagione dei GRANDI cambiamenti

Scritto il alle 13:46 da Danilo DT

Il ruolo delle banche all’interno del tessuto economico di un sistema è molto più che fondamentale. Le banche sono il motore che permettono all’economia di andare avanti, di crescere. Lasciamo da parte tutti quei discorsi, più o meno condivisibili, sull’eticità delle banche e cerchiamo piuttosto di capire cosa sta accadendo. Intanto un dato di fatto, dopo la botta subita con Lehman, il sistema bancario ha intrapreso un percorso che le ha rese più solide e patrimonializzate.

Di certo il quadro odierno dei tassi di interesse non aiuta la redditività, ed i rischi post-Covid non possono essere sottovalutati (ho sintetizzato tanto per fare un po’ di premessa). Tanto che si teme una nuova ondata di NPL che possano andare ad “intaccare” quella solidità che è stata creata con non pochi sacrifici.
L’Unione Europea è ben conscia del problema tanto che è disposta ad autorizzare delle “bad bank” locali. Fare tutto il possibile per evitare, insomma, una nuova crisi subprime.

(…) Una proposta per varare «bad bank» nazionali, finanziate dagli Stati — e anche un network di bad bank a livello europeo — per affrontare il problema dei futuri fallimenti causati dalla crisi da Covid-19 e quindi dei crediti deteriorati che ne conseguiranno. La Commissione Ue prova così a cambiare linea, di fronte alla prospettiva della recessione in arrivo e sopratutto della fine delle moratorie sui crediti — in Italia ne sono state concesse per 330 miliardi — che rischiano di rivelarsi inesigibili e apre alle «asset management company» (Amco), cioè le società controllate dagli Stati che acquistano sul mercato i crediti deteriorati (npl) dalle banche in crisi. (…) [Source

Dando per scontato che a Bruxelles leggono il blog IntermarketandMore, visto che proprio questi argomenti sono stati oggetto di diversi post (ovviamente scherzo, ci mancherebbe!), ora tutti hanno capito la criticità del momento, tanto che si corre ai ripari ma in anticipo, proprio perché bisogna essere pronti perché il domani potrebbe riservare non poche sorprese negative, tanto che addirittura potrebbe arrivare anche una modifica della famosa normativa sul Bail-In.
E quindi, aspettiamoci pure un nuovo periodo caldo per le banche. Ma non solo per il mondo NPL, ma anche per quello delle M&A.

Si torna a parlare del futuro di MPS, di Carige, delle popolari, insomma potrebbe ripartire una nuova stagione di fusioni ed acquisizioni nel mondo bancario nostrano. Il tutto per essere più grandi, per abbattere i costi, per aumentare la patrimonializzazione, per diventare più solidi.
La cosa curiosa? Che la redditività delle stesse è al lumicino e il rapporto tra prezzo e mezzi propri è, malgrado tutto, ai minimi storici.

Il grafico parla chiaro. L’indice MSCI Europe Banks tratta ad un rapporto P/BV (Price to Book Value) a 0,48 circa. Neanche la metà. Cosa significa? In realtà nulla perché il mercato potenzialmente sconta tutto. Però potrebbe anche essere un buon momento per fare qualche ragionamento in ottica di lungo termine. Tra valutazioni a buon mercato, eccessiva compressione dei multipli ed eventuali potenzialità di M&A, magari potrebbe anche essere un settore da non sottovalutare (chiaramente puntando tutto sulla qualità, visti i chiari di luna sugli NPL). In ottica di medio lungo termine perché gli utili e la redditività prospettica (che sono poi i due elementi principali che dovrebbero e ripeto DOVREBBERO muovere le borse) non possono che rimanere sotto pressione ancora per un po’.

STAY TUNED!

Danilo DT

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