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Banche: sempre alto lo short e Morgan Stanley va in tensione
Short selling su banche e finanziari: a livello globale è il settore più colpito. Analisi CDS (credit default swap) di Morgan Stanley
Continua a livello globale l’accanimento contro il settore finanziario e in primis contro le banche.
E non a caso. Come già detto, ci sono tanti motivi che giustificano questo scenario. Banche sotto patrimonializzate, sempre esposte a rischi enormi, con grandi incognite sul futuro.
Il coefficente medio di posizioni scoperte vede in testa sempre il settore finanziario, seguito dal settore dei consumi (ciclici e non ciclici) e poi l’industriale.
Grafico posizioni short sui mercati
Certo, noterete che non siamo ai livelli di maggio 2011, questo soprattutto grazie ai vari divieti sugli short selling che le varie borse hanno attuato negli ultimi mesi (divieti che poi le case d’affari hanno scoperto anche come aggirare con tecniche sopraffine, vedasi ad esempio il post sugli ETF di ieri…).
Tra queste banche, vorrei segnalarvi l’impennata dei CDS, i credit default swap, di Morgan Stanley , la banca d’affari Made in USA che oggi è il maggior “retail broker” al mondo. Ci stiamo avvicinando a quota 500, ovveri ai livelli del CDS italiano, il che sottolinea il momento di tensione degli operatori nei confronti della banca USA.
A quanto pare l’esposizione della banca su alcuni mercati, quello bancario francese in primis, sembra fare la differenza.
Credit Default Swap banche Estere (Morgan Stanley compresa)
Stay Tuned!
DT
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Be’ in Italia Banco Popolare, BPM, MPS ed altre hanno CDS 5y senior ben più alto.
Massima attenzione, comunque. E intanto in giro si trovano obbligazioni MS a capitale protetto con scadenza agosto 2012 che danno quasi il 6%.
C’è da fare un pensierino?