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BANCHE CENTRALI unite per spegnere l’incendio sui mercati

Scritto il alle 09:37 da Danilo DT

incendio-mercati-finanziari-bruciati-miliardi-euroIl mondo della finanza brucia miliardi di capitalizzazione. E allora le banche centrali si organizzano (esattamente come avevamo pensato) e da veri pompieri spegni crisi, inondano il mercato di liquidità per spegnere l’incendio.
E’ quello che ha fatto la banca centrale cinese, PBoC, è quello che NON ha fatto la FED ma almeno non ha detto che alza i tassi (anche se qualcuno parla di QE4 negli Usa anche se la evdo una scelta ardua, per lo meno per ora) e lo ha annunciato la BCE. Se sarà necessario anche la banca centrale europea aumenterà la sua gittata di liquidità. La cosa è stata preannunciata dal membro del Consiglio esecutivo della Bce, Peter Praet, che intervenendo ad un convegno, ha spiegato come Eurotower potrebbe dover ampliare la portata del suo programma di quantitative easing. La Bce è cosciente del difficile momento del mercato ed è pronta a dare un’ulteriore accellerata, dato che i rischi di mancare l’obiettivo di riportare l’inflazione vicino alla soglia del 2% non accennano a diminuire, anzi sono in aumento. Cosa che abbiamo visto ieri noi in anticipo.
Vi chiedo scusa, non voglio essere auto celebrativo ma sono cose che abbiamo già subodorato e percepito, magari un po’ prima degli altri. E questa è una mia piccola soddisfazione personale.

I motivi sono sempre gli stessi: Cina, frenata economica oltre le attese e disinflazione ancor più che deflazione. Ma signori, non dimentichiamo anche un’altra piccola problematica. La Grecia. Ricordate? L’avevamo lasciata con un quadro di mercato non bellissimo. Banche a corti di liquidità causa fuga di capitali. E poi è intervenuta la BCE ed il blocco dei prelievi. Questo è lo stato dell’arte a ieri sera.

Liquidità banche Grecia

liquidità-banche-grecia-2015Come vedete fino a giugno la situazione della liquidità nelle banche non è certo migliorata. Il trend continua ad essere evidente. Nel primo semestre dell’anno sono stati prelevati e ritirati dalle banche 40 miliardi di Euro, volati in porti più sicuri. Una cifra pari al 17% del PIL greco, facendo le dovute proporzioni è un’enormità. Oggi la BCE ci dirà se l’emorragia greca si sta fermando oppure se continua. Cipro ci ha messo un paio d’anni a sistemarsi. La questione Grecia, ancora con tanti punti interrogativi, rappresenta pur sempre un problema che il mercato, oggi, considera distrattamente in quanto condizionato da altri fattori. Ma deve sempre essere tenuta bene a mente.

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1 commento Commenta
Scritto il 27 Agosto 2015 at 10:18

COME VOLEVASI DIMOSTRARE CONTINUA LA FUGA DI CAPITALI ANCHE SE CON UN RITMO INFERIORE

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