Banche centrali unite contro la crisi
Malgrado tutto, le banche centrali continuano imperterrite a sostenere i mercati finanziari. E’ notizia di venerdì che la BOJ (Banca centrale giapponese)ha annunciato un ulteriore piano di sostegno.
(…) … the Bank of Japan today announcing a further ¥10 trillion expansion to ¥40 trillion in planned securities purchases, implying buying of ¥25 trillion – $310 billion – between now and mid-2013 (since the portfolio currently stands at ¥15 trillion).
The link between asset purchases and bank reserves (i.e. cash held by banks at the central bank) is looser in Japan than in the US and UK but it would be surprising if this buying failed to result in a further substantial injection of liquidity – reserves have risen by ¥8 trillion since the announcement on 14 February of an expansion in securities purchases from ¥20 trillion to ¥30 trillion. (Source)
Se proviamo ad aggregare le riserve delle 4 banche centrali “che contano” (BOJ, BCE; FED, BOE), otterreno un grafico che mette in chiara evidenza una tendenza che non tende assolutamente a mollare. Anzi: tutti uniti contro la crisi, ieri come oggi e probabilmente come domani. Ecco quindi spiegato il motivo per cui i mercati, malgrado una serie di rischi dichiarati ed evidenti, regge ancora.
Il salvagente al momento regge bene e non fa affogare i mercati, seppur in presenza di un mare in piena tempesta.
Ma siamo in mezzo all’oceano. E spesso il salvagente non è sufficiente. E di certo non lo può essere per il lungo termine se non accompagnato da qualche intervento un po’ più risolutivo. E solo usare il meccanismo della leva finanziaria, come ben sappiamo, non è certo un metodo risolutivo…
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DT