ASIA: segnali di ribasso
Nikkei e Shanghai: focus
La tendenza per i mercato europei ed americani al momento non si mette in discussione e le correzioni di questi giorni possono essere catalogate come semplici prese di beneficio di breve periodo.
Però se buttiamo un occhio all’Asia, che in passato ci ha già fornito dei segnali operativi anticipatori molto interessanti, le cose stanno un po’ diversamente.
L’attenzione ricade come sempre sui due listini che sono considerati benchmark per l’area asiatica, ovvero il giapponese Nikkei e lo Shanghai Composite Index, considerato sempre di secondo livello se paragonato all’Hang Seng di Hong Kong, benchmark per la Cina ma che sta assumendo sempre più un ruolo da protagonista. E se ormai lo Shanghai Composite Index macina un trend ribassista di breve, Nikkei si aggrappa ai 10.000 punti, con una quasi ovvia e normale rivalutazione dello yen, che grazie al reverse carry trade torna a prendere quota.
Grafico Nikkei (Tokyo)
Se c’è una cosa che mi piace sempre è commentare i grafici dove tutto sembra evidente. E questo grafico è uno di questi.
1) violazione media mobile 21 giorni
2) violazione emdiamobile 55 giorni
3) violazione canale rialzista
4) violazione supporto statico a 10165
5) candela nera ribassista evidente
6) divergenza chiara su MACD
7) divergenza chiara su RSI
Grafico Shanghai Composite Index
Idem come sopra. Il grafico dello Shanghai Composite Index è eloquente. Ed altrettanto evidente è la formazione di un canale ribassista nuovo di zecca.
Occorre commentare? Ovviamente il tutta va a contraddire quanto accade nel resto del mondo. Vedremo come va a finire…
STAY TUNED!
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Grafici by Bloomberg. Per ingrandirli basta cliccarci sopra.