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ANALISI INTERMARKET: 19/03/2007

Scritto il alle 15:38 da Danilo DT
Rieccoci qui per fare il punto della situazione intermarket. Lo scenario non è cambiato di molto. Ma andiamo a vedere nello specifico.

1-EQUITY: La tendenza dei listini azionari continua ad essere correttiva. L’unico listino, come già detto in passato, che mantiene una forza quantomeno ammirevole per restare in trend è il Nikkey. Guardiamo ad esempio il solito S&P 500. Il trend ribassista non è stato ancora violato e quindi la tendenza è ancora da short. Discorso simile per il Nasdaq, dove però c’è un di più molto interessante. Guardate il grafico. Oltre ad essere ancora in downtrend (per il breve periodo, in quanto il trend di lungo continua ad essere positivo ) il listino è giunto a quota 2375, importante livello di supporto la cui violazione è stata già più volte tentata. Ovviamente una rottura di tale livello porterebbe negatività, e complicherebbe non poco le cose per i longhisti. Quindi al momento manteniamo la prudenza. L’eventuale rottura dei mini downtrend di breve porterà ovviamente nuova linfa rialzista. Vedremo…


2-BONDS
: Come già detto in passato, il fly-to-quality ha spostato denaro sui bonds, ripristinando una vecchia correlazione inversa che al momento è tornata valida. Basta guardare il grafico per rendersene conto. Ovviamente una rottura del mini trend rialzista, che coinciderebbe con la violazione della MM21, darà nuova negatività per i bonds. Secondo me comunque rimarrà valida ancora per un po’ questa correlazione inversa, anche se sull’inflazione ci sono segnali non proprio tranquillizzanti. Il grafico proposto è quello del Bund, il benchmark per l’aera Euro.


3-VALUTARIO
: Continua la correlazione, anche qui inversa, tra la forza dell’equity e la debolezza dello yen (più lo Yen è debole e più le borse recuperano) per via del più volte citato carry trade. Andiamo a vedere invece una vecchia conoscenza. Mi riferisco al grande classico, il cross Euro/Dollaro. Guardate il grafico. Il $ è sempre più debole ed ormai appare scontato il target posto a quota 1.3367 dove siamo arrivati a novembre 2006. Ovviamente tale livello sarà di grande importanze per capire la direzione che prenderà il $. Ad influenzare il tutto ci penserà la politica monetaria della FED. Un eventuale taglio dei tassi potrebbe arrese determinante per u indebolimento anche marcato della valuta americana. Ma è presto per sputare sentenze…

4-COMMODITIES: sull’oro ho già detto precedentemente. Sempre positività sul metallo giallo. Diventa interessante nuovamente il WTI. Guardate il grafico. Quota 56 $ è ormai alla portata, siamo già quasi all’ipervenduto e in ambito candlestick sembra ci sia la voglia di rimbalzo. La violazione della Trendline verde designerà l’inversione di tendenza (anche se l’amico “7voci” non sarà d’accordo).

Saluti a tutti

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